Venerdì 10 luglio 2015 alle ore 17 nell’abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso l’artista Claudio Vino inaugura la mostra “Il nulla lucente”. La mostra resterà aperta fino al 18 luglio 2015.
Il”nulla lucente” è un evento artistico che nasce dall’urgenza di Claudio Vino di rendere un tributo a Pier Paolo Pasolini, l’intellettuale più coraggioso ed irregolare del Novecento e, insieme, ricordare sua figlia Ilaria, scomparsa prematuramente,
che dell’opera di Pasolini era profondamente innamorata.
Non una celebrazione né un ricordo lacrimoso, ma un dibattito-laboratorio sull’universo pasoliniano aperto alla città, che si avvale del contributo di studiosi e artisti impegnati ad animare eventi e tavole rotonde nella bellissima cornice dell’Abbazia di Montescaglioso.
Un’iniziativa frutto della grande passione di Claudio Vino, che nei suoi quadri e nelle sue installazioni dialoga in maniera personalissima ed originale con l’opera di Pasolini.
Credo che niente di meglio dei versi di Ezra Pound, che Pasolini lesse nella sua memorabile intervista all’autore americano, rendano il senso di questo evento: Quello che veramente ami, non ti sarà strappato /quello che veramente ami, è la tua vera eredità. Sono certo che i Lucani parteciperanno con interesse e curiosità
agli appuntamenti de “Il nulla lucente”.
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano
Questo evento vuole essere un duplice tributo a Pier Paolo Pasolini, figura fondamentale della mia formazione culturale, e a mia figlia Ilaria, scomparsa nell’ottobre del 2010.
Ad accomunarli, l’esame di letteratura italiana sull’opera pasoliniana, brillantemente superato da Ilaria che avevo personalmente seguito durante il suo percorso di studio.
Avevamo cosi messo a confronto punti di osservazione differenti, ma allo stesso tempo convergenti sul poeta friulano.
Ilaria attenta ad un approccio più filologico, mentre io interessato prevalentemente all’aspetto artistico-creativo. La costante di questa splendida avventura intellettuale ed umana (spezzata solo dalla sua morte improvvisa) è stata il suo pressante incita-
mento affinché concentrassi le mie energie nella realizzazione di una mostra, che desse corpo a quell’eterna passione da me coltivata per il poeta di Casarsa e la sua opera. Adesso che mia figlia non c’è più, il ricordarli insieme, la studentessa e il poeta, l’allieva e il pedagogo, entrambi avvolti nel gelo dal “nulla lucente” della
morte è per me una necessità esistenziale imprescindibile.
“Papà, devi fare qualcosa di importante dedicato a Pasolini. E troppo grande l’amore che provi per questo autore.”La sua esortazione è un’epigrafe impressa nella mia coscienza ed ha un solo sbocco: realizzare un evento che si faccia crogiolo di
affetto e passione culturale, un’alchemica illusione che finga di ingannare la morte.
Claudio Vino