Sostenere gli investimenti selvicolturali, l’animazione dei boschi e il turismo verde. Con questo obiettivo, il governo regionale ha stanziato 1 milione e 512mila euro a favore di 12 Comuni e un’Unione di Comuni. Si tratta di Pietrapertosa, Castelmezzano, Satriano di Lucania, Atella, Latronico, Ripacandida, Rionero in Vulture, Francavilla sul Sinni, Tito, Pignola, Pietragalla, Missanello e dell’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano (con sede ad Acerenza).
Lo comunica l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, che, nei giorni scorsi, ha consegnato i decreti agli enti interessati. Il finanziamento si aggiunge ai 4,9 milioni già concessi di recente ad altri 34 soggetti pubblici e privati.
Il provvedimento rientra nel bando di Misura 227 “Sostegno agli investimenti non produttivi – terreni forestali” del Programma di sviluppo rurale 2007/2013, approvato con determina dirigenziale del 30 giugno scorso dall’Ufficio Produzioni Vegetali e Silvicoltura Produttiva.
La Misura (suddivisa in due Azioni) concerne gli investimenti non produttivi in territori boscati nei quali è prevalente la funzione pubblica e nei quali gli investimenti sono indirizzati all’ambiente senza ritorni economici sia per i proprietari sia per i gestori. L’Azione 1, riguardante i boschi non produttivi, è rivolta a realizzare investimenti con obiettivi ambientali. L’Azione 2, invece, interessa investimenti selvicolturali finalizzati ad accrescere la fruizione pubblica delle aree forestali.
Braia ha sottolineato che “la Regione Basilicata intende sostenere sempre di più la green economy fornendo servizi a soggetti pubblici e privati in un nuovo rapporto di riequilibrio tra natura e settore primario in una visione di agricoltura multifunzionale e di tutela dell’ambiente. In tal senso occorre perseguire obiettivi tesi al miglioramento della qualità ambientale, della valorizzazione del paesaggio rurale e della biodiversità, della promozione della qualità della vita delle aree rurali contemperandole con l’incremento delle potenzialità che devono divenire occasioni di sviluppo e per i comuni e per i privati”.