Picchia ripetutamente la madre e la sorella e aggredisce gli Agenti intervenuti.
È accaduto nel pomeriggio di giovedì 16 luglio, a seguito di una richiesta intervento, pervenuta al numero di emergenza 113: immediatamente sul posto gli uomini delle volanti del Commissariato di Pisticci diretto dal Dott. Gianni Albano sono stati avvicinati dalla richiedente, una ragazza, preoccupatissima perché suo fratello minore, in escandescenze, stava picchiando brutalmente la madre, aggiungendo di essere riuscita a sottrarsi all’ira del fratello solo per aver trovato rifugio presso un vicino di casa. Entrati nell’appartamento gli Agenti hanno ascoltato il racconto della madre: visibilmente provata da quanto accaduto e con il sangue che le fuoriusciva dalle labbra, diversi lividi sugli arti inferiori ed escoriazioni sul volto, ha raccontato ai poliziotti di essere stata ripetutamente colpita dal figlio con calci, pugni e schiaffi di inaudita violenza perché lo stesso poco prima le aveva chiesto 20 euro ma la donna, non avendone degli altri, gli aveva consegnato “solo” 10 euro, con ciò scatenando l’estrema collera del figlio.
Ciò che ha sconcertato gli operatori è stata la reazione del ragazzo, diciassettenne: precisamente la noncuranza di quanto stesse accadendo, inveendo anzi contro di loro, profferendo frasi irriguardose e minacciose nei loro confronti, sino tentare ancora di malmenare le donne e addirittura scagliando il primo oggetto alla sua portata contro il volto di uno dei due poliziotti.
Una volta in Commissariato, in sede di denuncia, sia la madre che la figlia, hanno raccontato che le vessazioni e i maltrattamenti, sia fisici che psichici, ormai andavano avanti da più di 2 anni e che le richieste di danaro da parte del ragazzo erano costanti così come lo erano le percosse, le minacce e gli atti di efferata violenza. La madre ha riferito inoltre che alla base delle ripetute, quotidiane, richieste di liquidità, la dipendenza, sempre più cronica, del ragazzo dalla tossicodipendenza.
Tutto quanto ricostruito dagli uomini del Commissariato pisticcese, è stato messo a disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica per i Minorenni di Potenza che, condividendo a pieno le risultanze investigative conseguite, ha disposto l’allontanato del ragazzo dalla casa familiare ed un quanto mai opportuno avvio verso un percorso di recupero sociale, disponendo quindi la sua traduzione presso il Centro di Prima Accoglienza minorile di Potenza.