Nel corso dell’incontro l’assessore alle Politiche agricole, Luca Braia, ha illustrato agli operatori le novità dello strumento di programmazione che si avvia ad essere approvato in sede comunitaria, ascoltando proposte e suggerimenti in vista di un passaggio conclusivo in programma a fine mese a Bruxelles. Nuovi contributi potranno essere inviati in Dipartimento non oltre giovedì prossimo.
Una riunione del tavolo del partenariato regionale per un confronto sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 si è tenuta oggi a Potenza in vista dell’incontro bilaterale in programma a fine mese con i servizi della Commissione Europea: nel corso dell’iniziativa, presieduta dall’assessore della Basilicata alle Politiche agricole, Luca Braia si è fatto il punto sullo stato di avanzamento del documento. Ai numerosi partecipanti intervenuti in rappresentanza del partenariato e quindi dell’intero comparto agricolo regionale sono stati chiesti ulteriori suggerimenti, dopo che il dirigente regionale Vittorio Restaino, dell’ufficio Autorità di gestione del Psr, ha illustrato in dettaglio il piano e le ultime raccomandazioni recuperate nell’incontro tenutosi a Bruxelles il 30 giugno scorso. “E’ necessario – ha detto l’assessore Luca Braia – riprendere un dialogo costruttivo con tutti ed utilizzare queste prossime settimane per mettere in efficienza la macchina amministrativa pubblica e condividere le priorità da affrontare appena il prossimo Psr sarà approvato. Le tante aspettative che il settore riversa sulla nuova programmazione non possono essere disattese, ma per essere molto più efficaci di come siamo stati sino ad oggi è indispensabile sentirsi tutti corresponsabili. Le criticità ereditate che stanno emergendo in questa fase conclusiva della vecchia programmazione e che con il Dipartimento stiamo affrontando con determinazione, non solo per il potenziale disimpegno, non devono ripetersi più in futuro. Le sei Priorità in cui si sintetizza il nuovo, danno una grande e rinnovata chance alla nostra agricoltura ed ai nostri agricoltori, che intendiamo accompagnare con attenzione, efficacia e determinazione nella sfida dell’aggregazione dell’offerta, in una integrazione efficiente e funzionale con la ricerca applicata, interpretando al meglio il binomio sempre più inscindibile con le tematiche ambientali a difesa e valorizzazione della biodiversità e quindi del patrimonio agro-forestale in chiave non solo protettiva ma soprattutto produttiva, esaltando il nuovo ruolo multifunzionale dell’agricoltore non solo come produttore di beni alimentari ma anche di servizi come quelli legati alla manutenzione del territorio, agli aspetti sociali e a quelli legati alla frontiera dell’energia sostenibile a tutela dell’ambiente. Questo nuovo strumento di programmazione garantisce quindi opportunità diverse che vanno comprese e che dovremo saper meglio comunicare al territorio in maniera chiara, semplice e capillare. Ci sono – ha ribadito l’assessore – molti problemi da risolvere come l’accesso al credito, l’eccessiva burocratizzazione del sistema, che si possono affrontare e risolvere con una diversa organizzazione della filiera istituzionale e con modelli di bando da rendere semplici, aperti, che richiamano procedure standardizzate, e questa versione ultima del Psr le rende possibili. L’idea che recupera il confronto sul territorio e con il partenariato, è quella di perseguire il filone già inaugurato dell’agricoltura di qualità, da comunicare in maniera connessa al territorio. Non si tratta solo di recepire le direttive comunitarie ma anche pensare in ottica di multifunzionalità e diversificazione dell’agricoltura in Basilicata recuperando il protagonismo che merita. Entro giovedì aspettiamo i nuovi contributi al Psr dai componenti del tavolo, e poi considereremo chiusa la sessione”.
Sei le priorità individuate dalle direttive comunitarie per il Psr: trasferimento delle conoscenze; competitività; miglioramento dell’organizzazione di filiera; miglioramento degli ecosistemi dipendenti; economia a bassa emissione di carbonio; sviluppo occupazionale e crescita economica. “In quest’ottica – ha spiegato il dirigente Restaino – le parole chiave del Psr 2014-2020 sono: capitale umano, reti, innovazione, ricerca; diversificazione, ricambio generazionale; qualità, filiera corta, gestione del rischio; biodiversità, paesaggio, acqua, suolo; uso dell’acqua, energie rinnovabili; diversificazione, inclusione sociale, sviluppo”.