Pietro Sanchirico, coordinatore Italia Unica: “La norma di sconti fiscali bloccherà fuga dei cervelli?”.
La nuova norma del Governo Renzi che introduce sconti fiscali per i cervelli che rientrano in Italia sarà sufficiente ad invertire la tendenza della fuga di tanti nostri ragazzi? In attesa di prime verifiche sul campo, nessuna retorica sul fenomeno che la Svimez qualche tempo fa quantificò in circa 200mila giovani che dal Sud si sposteranno al Nord aumentando problemi all’area meridionale nel suo complesso, accrescendo il tasso di invecchiamento e diminuendo quello di crescita. Il problema va affrontato nella sua complessità: ogni anno la Basilicata produce circa 3500 laureati, segnando un tasso di alta scolarizzazione superiore ad altre realtà, ma non riesce a produrre un pari numero di opportunità di lavoro per questi profili. Solo uno sviluppo basato su ricerca e innovazione può dare qualche beneficio immediato. Un paese che non riesce a tutelare i propri “cervelli” è un paese che non riesce a esaminare bene quanta bellezza possiede. Se solo si facesse un passo in più, attraverso le immense potenzialità che l’Italia possiede, molti giovani non dovrebbero più fuggire, ma produrrebbero molto all’interno del proprio luogo d’origine: perché è certo che mettere in atto i propri studi, le proprie competenze all’interno dei propri luoghi, delle proprie città, è molto più gratificante che farlo altrove. E se il Sud costituisce una risorsa immensa per l’Italia e per l’Europa è arrivato il momento di realizzare azioni radicali che portino a risolverne davvero le problematiche di fondo, storicizzate e incancrenite, eliminando quell’approccio assistenzialista rivelatosi fino ad oggi fallimentare. La soluzione ai problemi del Sud potrà venire da modelli di sviluppo economico disegnati intorno alle forze – tante – che le regioni del Sud possono mettere in campo e dimenticandosi i tragici errori di modelli importati e insostenibili. Un esempio: si può far diventare il Sud protagonista nel turismo mondiale, ma solo se in ciascuna categoria di turismo si saprà mettere a punto e gestire una offerta turistica di qualità internazionale: oggi, in troppi casi, non è così. Ancora, il Sud ha un grande spazio di valorizzazione di mestieri tradizionali unici e di artigianati preziosi che oltre ad essere sinergici con il tema del turismo hanno oggi a disposizione strumenti di collocazione nel mondo inimmaginabili solo pochi anni fa: a partire dall’e-commerce. Su questo tessuto si può innestare una politica che punti a fare del Sud una terra di startup. E’ evidente però che contestualmente a favorire il rientro dei ‘cervelli’ dobbiamo adoperarci per far restare le giovani eccellenze che sono rimaste a scommettere su questa regione.