In data odierna il Movimento 5 Stelle di Matera ha consegnato all’indirizzo PEC del Comune di Matera la seguente interrogazione:
Interrogazione a risposta scritta:(articolo 58 del regolamento del consiglio comunale) su “Ponte in ferro – vico Commercio – vico Lombardi.
Premesso che:
Matera con i suoi quartieri antichi, i Sassi, è una delle città più antiche del mondo;
con una struttura urbana straordinaria che affonda le sue origini nella preistoria, e
che è rimasta nella sostanza inalterata sino al giorno d’oggi;
I Sassi di Matera sono stati nel 1993 dichiarati dall’UNESCO «patrimonio mondiale
dell’umanità», e la Città è stata recentemente insignita del titolo di “Capitale Europea
della Cultura 2019”;
L’articolo 9 della Costituzione italiana richiama alla tutela del paesaggio e del
patrimonio storico e artistico della Nazione ed alla loro salvaguardia;
Il Comune di Matera opera nei Sassi in virtù di concessionario grazie alla legge n.
771 del 1986, che concede all’amministrazione locale la facoltà di intervenire per
effettuare lavori di riqualificazione dei Sassi, con specifici criteri volti al rispetto della
bellezza artistica e del patrimonio storico della collettività;
Il comune di Matera – utilizzando fondi strutturali 2000/2006 – ha ripristinato un
percorso pedonale nei Sassi, dopo un crollo avvenuto negli anni sessanta tra Vico
Commercio e Vico Lombardi, nel Sasso Barisano; avvalendosi di un concorso di idee
pubblico per il recupero dell’area interessata;
Il progetto vincitore del concorso – come annunciato il 9 aprile 2008 – è stato quello
dell’ingegnere materano Antonello Pagliuca, che prevedeva la costruzione di un
«ponte» di collegamento nell’area interessata. Citando un comunicato del 2008
redatto dello staff dell’allora Sindaco: «la proposta è apparsa alla giuria come la più
rispondente alle finalità del concorso, […] con l’inserimento di manufatti di nuovaconcezione in maniera discreta e defilata, armonizzandosi e integrandosi per
materiali, forme e funzioni, al contesto del paesaggistico tutelato dei rioni Sassi»;
Considerato che
Una volta terminata, la struttura ha provocato tra i cittadini un vero e proprio moto di rigetto. Il 9 ottobre 2012 l’ingegner Emanuele Lamacchia Acito, in un documento
dell’Ufficio Tecnico del Comune di Matera inviato alla regione Basilicata
(Dipartimento di presidenza della giunta e Dipartimento delle infrastrutture), ha
dichiarato il collaudo e l’entrata in funzione dell’opera;
Il 5 novembre 2012 si è svolta a Matera la conferenza di servizi in cui l’architetto
Francesco Bonanata, in rappresentanza della Regione, ha prescritto alcune
raccomandazioni (tra cui pavimentazione con appositi elementi, rimozione del
parapetto in tufo, tinteggiatura), volte a migliorare l’estetica e la sicurezza del ponte:
in quell’occasione tali prescrizioni furono accolte favorevolmente anche dalla
rappresentanza della Soprintendenza regionale; ma nulla di fatto ad oggi è mai stato
posto in atto;
Il 15 dicembre 2012 Pio Abiusi, membro dell’associazione Ambiente e Legalità di
Matera, indirizzava una lettera al Direttore Regionale per i beni culturali e
paesaggistici (l’ingegner Attilio Maurano) e al Soprintendente per i beni architettonici
e paesaggistici della Basilicata (l’architetto Francesco Canestrini), all’interno della
quale denunciava la non conformità dell’intervento rispetto alle norme di tutela,
conservazione e innovazione compatibili al Sito Unesco; e l’incongruenza rispetto
alle direttive di tutela che regolamentano il recupero del rione Sassi, supportando tale
denuncia con materiale fotografico;
Il 25 giugno 2013, Pio Abiusi ha scritto anche al Sottosegretario per i beni culturali,
ed ha sottolineato che il Soprintendente Canestrini aveva per iscritto sollecitato il
Comune di Matera affinché provvedesse ad attivare interventi di mitigazione per il
ponte; richiesta alla quale non è seguita nessuna risposta concreta;
L’architetto Canestrini ha inoltre presentato un progetto alternativo di collegamento
Vico Commercio – Vico Lombardi, condiviso dal Sottosegretario per i beni culturali,
l’onorevole Ilaria Borletti Buitoni (ad oggi riconfermata dal Governo Renzi nello
stesso ruolo); progetto dal quale si evince come si sarebbe potuta e dovuta
realizzare la passerella lateralmente, a ridosso del costolone tufaceo esistente, per
non rovinarne l’impatto visivo
Il 24 luglio 2013, Pio Abiusi ha ottenuto risposta dal Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo nella persona dell’onorevole Buitoni: nella replica il
Sottosegretario chiedeva l’invio di ulteriore materiale fotografico, specificando che«l’importanza storica e culturale dei Sassi è tale che è necessario usare tutte le
cautele a riguardo». Pio Abiusi ha risposto il 26 agosto 2013 con l’invio dell’ulteriore
documentazione richiesta;
Nel mese di luglio dello stesso anno, il sindaco di Matera allora in carica Salvatore
Adduce, in un’ennesima conferenza stampa, ha annunciato di voler riprogettare tuttol’intervento del ponte avvalendosi del parere di esperti;
Il 19 novembre 2013 il Sottosegretario ha risposto nuovamente ad Abiusi,
condividendo quanto sostenuto da quest’ultimo: si legge infatti che «a seguito della
Sua segnalazione, e della documentazione da Lei inviatami, ho potuto verificare che
la passerella di collegamento realizzata dal Comune nel Rione Sassi risulta, allo
stato attuale, dissonante nell’ambito del caratteristico paesaggio storico del sito
materano.». Inoltre, l’onorevole Buitoni asseriva di aver ricevuto rassicurazioni sulla
volontà di mimetizzare l’opera, confermando le decisioni prese nella conferenza di
servizio del 2012 direttamente dalla soprintendenza locale dall’architetto Canestrini;
Il 14 aprile 2014, Abiusi torna a scrivere al Sottosegretario denunciando il totale stallodell’amministrazione; a dispetto degli annunci mediatici e di un incontro con
l’assessore Macaione, mostratosi concorde con il parere – quello di mimetizzare o
eventualmente rimuovere il ponte – manifestato sia dal comitato che dalla
soprintendenza;
Il 2 gennaio 2015, l’Associazione Ambiente e Legalità di Matera invia una lettera al
Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo per ribadire il problema del
ponte in ferro nei Sassi, e denunciare il totale immobilismo dell’amministrazione
locale;
Considerato inoltre che:
Matera è destinata a veder amplificati esponenzialmente i flussi turistici e l’attenzionemediatica per via dell’illustre titolo del quale è recentemente stata insignita;
Il ponte in ferro è attualmente aperto alla fruizione di cittadini e turisti nonostante sia palesemente incompiuto, manchevole di pavimentazione e sistemi di canalizzazione delle acque piovane, sprovvisto di qualsiasi segnaletica o recinzione atte a delimitarne l’area di cantiere in corso;
Si interroga il Sindaco:
Sulla regolarità di tutti gli adempimenti burocratici e normativi relativi alla
realizzazione di tale opera;
Sulle iniziative che si intendono intraprendere nel prossimo futuro per portare a
compimento l’opera; per renderla fruibile a cittadini e turisti, oltre che esteticamentepiù gradevole e compatibile con il contesto storico e paesaggistico estremamente caratteristico dei Sassi di Matera.
Matera, 21/07/2015
Antonio Materdomini – Consigliere Comunale M5S
Lug 21
Solo ora ti decidi a evidenziare analiticamente tutta la bruttura che è stata creata con la connivenza di quelli che contano e che capiscono
Speriamo che con un po’ di soldi che andremo ancora a spendere si risani il tutto. Grazie adduce.