Una comunicazione del Presidente Pittella o dell’Assessore alla Salute Franconi sulle attività messe in campo, sotto il profilo amministrativo e di controllo per quel che compete all’istituzione regionale, su quel che è accaduto con i due decessi registrati all’Ospedale San Carlo, vicende che hanno fatto grande clamore agli occhi dell’opinione pubblica., è stata sollecitata oggi dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli, in apertura di seduta del Consiglio.
Nel sottolineare che il nosocomio potentino non è purtroppo nuovo a questi eventi, Napoli ha aggiunto che “per rasserenare tutti e quindi consentire a tutti di avere un quadro completo di quanto accaduto in questi giorni, credo sia doveroso, da parte dell’istituzione regionale e da parte del Presidente della Giunta, che è il primo dei cittadini lucani, rappresentare quelli che sono i passi compiuti dalla Pubblica Amministrazione con riferimento a due episodi di gravità. Abbiamo letto tanto sulla stampa. Abbiamo letto anche di accuse che sono state mosse in ordine all’efficienza del servizio che è stato reso in occasione di questi due decessi, proprio per evitare di alimentare polemiche e di evitare strumentalizzazioni su vicende così gravi che colpiscono direttamente i sentimenti delle famiglie dei diretti interessati, chiedo che il Presidente riferisca in Aula, nell’immediatezza, proprio perché è un tema di grande importanza agli occhi dell’opinione pubblica. Comprendo – ha detto ancora Napoli – la necessità di acquisire, da parte del Direttore Generale ogni notizia in merito, suggerirei anche di appurare le eventuali inefficienze che si sono registrate nell’occasione dei due decessi, al di là dell’evento delittuoso di per sé, cosa realmente è accaduto quel giorno, perché mi pare di aver letto dalla stampa, che il decesso, almeno da parte di uno dei due degenti morti, sia stato in qualche maniera anche frutto di una serie di, chiamiamoli così, disguidi, all’interno di diversi reparti. Si trattava, ad esempio, di un paziente affetto da leucemia, che era stato già oggetto di trapianto del midollo osseo e che era stato portato, direi in maniera così impropria, presso il reparto infettivo. Così come è necessario appurare se risulta veritiero che siano stati addirittura sollecitati i familiari di una delle vittime a recarsi presso l’UTIC per recuperare uno strumento che doveva essere utilizzato per verificare le condizioni del paziente. I familiari sono stati sollecitati ad andare presso il reparto UTIC e lì questo macchinario era chiuso a chiave. Siamo nel 2015, nel più grande ospedale della regione Basilicata. Credo che al di là della vicenda delittuosa, sulla quale naturalmente farà anche luce l’autorità giudiziaria, che è prontamente intervenuta, sarebbe il caso di avviare un’indagine, come credo abbia fatto il direttore generale, perché si appuri in ogni minimo dettaglio ciò che è accaduto. Ne va naturalmente della credibilità del sistema sanitario regionale, ne va del nome dell’Ospedale San Carlo e credo sia anche doveroso e rispettoso delle esigenze dei familiari delle vittime”.