L’ iniziativa dell’Agenzia del Demanio con l’asta che riguarda 24 lotti di terreno in vendita e 15 lotti in locazione in Basilicata e Puglia è solo un parziale provvedimento finalizzato a favorire il ricambio generazionale in agricoltura che comunque non può prescindere oltre alla proprietà dal credito per acquistare i terreni e realizzare primi investimenti. E’ il commento di RudyMarranchelli, presidente Agia-Cia Basilicata sottolineando che l’impossibilità ad acquisire terreni o aziende agricole che non siano già di famiglia e di ottenere aiuti bancari sono sempre le maggiori barriere d’entrata nel settore, autentici ostacoli alla possibilità ai giovani di tornare sui campi, portando nuova occupazione e sviluppo”. “E’ necessario garantire ai giovani adeguati strumenti economici di ingresso e di competitività e misure di semplificazione – spiega il presidente Agia-Cia. In questo senso, la previsione di crediti dedicati da parte della Bei (Banca europea per gli investimenti) è fondamentale. Uno strumento molto utile, visto che ad oggi ben 4 imprese agricole “young” su 5 denunciano difficoltà enormi nell’accesso ai finanziamenti”. Ovviamente “è altresì importante favorire l’accesso dei giovani al capitale fondiario – sottolinea – anche se, accanto alla vendita, tra le misure possibili, va fortemente sostenuto anche l’affitto, modalità più “soft” per un giovane start-upper”. In tal senso siamo fiduciosi dell’impegno assunto dall’assessore Braia che ha accolto il nostro invito a firmare, come ha già fatto la Regione Calabria, una convenzione con Ismea e il Mipaaf per l’attivazione degli strumenti finanziari nazionali nei Psr 2014/2020 e l’utilizzo sinergico delle misure a favore dei giovani agricoltori. Un’iniziativa rivolta ai giovani agricoltori under 40 che Ismea e Bei stanno definendo congiuntamente per finanziare i piani di sviluppo di società agricole già esistenti, start-up, microimprese. Un progetto, che si inserisce nel contesto più ampio delle politiche rivolte ai giovani imprenditori agricoli attuate con “Campo libero” e che consentirà di attivare sinergie con gli attuali strumenti gestiti da Ismea, quale il Primo insediamento e “mutui a tasso zero” per i giovani.Per il presidente dell’Agia lucana “la nuova programmazione del PSR , oltre a favorire il ricambio generazionale, deve mettere a sistema altre politiche e interventi rivolti ad aiutare processi di subentro, ma soprattutto capaci di agire sulle condizioni di contesto nazionale che determinano la competitività del sistema paese Italia”. In particolare “crediamo che l’accesso ai fattori di produzione possa essere agevolato con l’istituzione della Banca della Terra”, mentre per agevolare l’accesso al credito “bisogna rendere efficaci i diversi strumenti di garanzia già esistenti e che a oggi non riescono a sortire i risultati attesi”.E ancora: “occorre accompagnare il giovane nella definizione e nella realizzazione della sua idea imprenditoriale, fornendo ‘consulenza’ continuativa di alta professionalità”, costruendo al contempo “un nuovo sistema relazionale e di mercato che lo supporti nel superare quelle che sono le principali barriere di accesso” come appunto la terra, il credito, la formazione e l’informazione”.