E’ l’ennesima interrogazione che viene presentata dal Movimento 5 Stelle per chiedere chiarimenti e risposte precise all’Assessore all’Ambiente in merito a fatti che destano grande sconcerto e preoccupazione e che dimostrano tutta la pericolosità delle attività estrattive che vengono compiute nella nostra Regione.
Questa volta l’attenzione si concentra su quanto accaduto a Corleto Perticara e all’azione della compagnia francese Total.
E’ infatti dei giorni scorsi la notizia del ritrovamento in un terreno di alcuni contenitori di plastica con tanto di etichetta “drilling fluids & services” per il contenimento di sostanze tossiche.
Nello stesso terreno, situato nei pressi di Tempa Rossa, il giorno prima erano state rinvenuti alcuni ovini morti e del fatto era stata data notizia immediata all’ASP competente a compiere i rilievi del caso.
Si tratta con tutta evidenza di un episodio inquietante che getta numerose ombre sulla situazione che si vive nella zona di Tempa Rossa, sui controlli e la vigilanza sul materiale tossico prodotto dalle compagnie petrolifere.
Con l’interrogazione presentata oggi, il consigliere del Movimento 5 Stelle – Gianni Leggieri – chiede all’Assessore regionale chiarimenti su quanto accaduto, al fine di comprendere di che sostanze erano contenute all’interno dei fusti ritrovati, se è plausibile pensare che vi sia stato un loro sversamento nei terreni della zona e se la moria di animali è direttamente riconducibile alla presenza di tali fusti.
“Si tratta di un episodio grave, che spero venga ridimensionato dalle indagini degli organismi competenti – dice Leggieri – in ogni caso quanto accaduto riapre il dibattito sulla grave crisi ambientale presente nella nostra Regione, sulla pericolosità delle estrazioni petrolifere e sul sistema dei controlli”. Proprio in questi giorni, è in discussione in commissione la riforma dell’Arpab, una riforma che non ci convince, nonostante proprio ieri sia stato approvato un emendamento da me presentato con il quale si riconoscono poteri di polizia giudiziaria anche ai dipendenti Arpab. Purtroppo la strada per una giusta riforma è ancora molto lunga e soprattutto la strada per una reale tutela del territorio è ancora tutta in salita”.