Nei giorni scorsi, ed in date differenti, l’Associazione ALPIA ha chiesto ed ottenuto di incontrare gli Onorevoli Maria
Nei giorni scorsi, ed in date differenti, l’Associazione ALPIA ha chiesto ed ottenuto di incontrare gli Onorevoli Maria Antezza, Cosimo Latronico e Mirella Liuzzi per illustrare Loro gli emendamenti che si vorrebbero proporre al DDL n° 1678 in discussione nella Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.
Il Disegno di Legge Delega in questione detterà, in pratica, le linee generali e gli indirizzi per l’emanazione del decreto legislativo che costituirà il nuovo Codice degli Appalti.
ALPIA si era già attivata, con la proposta di emendamenti, già nella fase di discussione del DDL nel Senato interessando, anche in questo caso, i rappresentanti Parlamentari del territorio. Purtroppo, tranne alcuni enunciati di carattere generale, gli emendamenti non sono stati recepiti. Non per questo ci si è fermati e sono stati riproposti nel testo approvato dal Senato.
Agli Onorevoli Antezza, Latronico e Liuzzi, non soltanto sono stati illustrati gli emendamenti, ma si sono esternate anche tutte le difficoltà ed i disagi che i Liberi Professionisti vivono quotidianamente.
Una situazione drammatica che ha determinato una diffusa disoccupazione che è massima tra i giovani Professionisti.
I motivi sono tanti e complessi ed investono diverse situazioni tra le principali:
- il ruolo e le funzioni degli uffici tecnici pubblici;
- la diversa condizione lavorativa dei Tecnici iscritti tutti però, più o meno, legittimati a progettare e dirigere opere pubbliche;
- meccanismi perversi, ancor più di quanto stabiliscono le Leggi in vigore, per l’affidamento degli incarichi.
Si ritiene che gli emendamenti predisposti da ALPIA vadano nella direzione di dare un contributo alla risoluzione delle criticità della Categoria.
Gli Onorevoli Antezza, Latronico e Liuzzi non solo hanno dato, tutti, la più ampia disponibilità, ma hanno manifestato anche grande sensibilità ai disagi e mortificazioni che i Liberi Professionisti oggi accusano.
Tutti si sono riservati – in primo luogo – di valutare gli emendamenti e, in caso di condivisione, di sostenerli nella discussione che sarà avviata, in prima battuta nella Commissione e, successivamente, in Aula.
Tutti hanno concordato sul dato che i disagi rappresentati hanno conseguenze, non solo dirette sui singoli Professionisti, ma anche sull’intera Collettività che ha, invece, il diritto di usufruire di servizi di qualità e certezza di risultatI della spesa pubblica.
ALPIA ha ribadito, con forza, che non arretrerà di fronte agli ostacoli e le resistenze che – inevitabilmente – ci saranno, ma l’intento è di restituire la dignità ed il ruolo a queste libere Professioni che la storia, da sempre, ha riconosciuto e celebrato.
, Cosimo Latronico e Mirella Liuzzi per illustrare Loro gli emendamenti che si vorrebbero proporre al DDL n° 1678 in discussione nella Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.
Il Disegno di Legge Delega in questione detterà, in pratica, le linee generali e gli indirizzi per l’emanazione del decreto legislativo che costituirà il nuovo Codice degli Appalti.
ALPIA si era già attivata, con la proposta di emendamenti, già nella fase di discussione del DDL nel Senato interessando, anche in questo caso, i rappresentanti Parlamentari del territorio. Purtroppo, tranne alcuni enunciati di carattere generale, gli emendamenti non sono stati recepiti. Non per questo ci si è fermati e sono stati riproposti nel testo approvato dal Senato.
Agli Onorevoli Antezza, Latronico e Liuzzi, non soltanto sono stati illustrati gli emendamenti, ma si sono esternate anche tutte le difficoltà ed i disagi che i Liberi Professionisti vivono quotidianamente.
Una situazione drammatica che ha determinato una diffusa disoccupazione che è massima tra i giovani Professionisti.
I motivi sono tanti e complessi ed investono diverse situazioni tra le principali:
- il ruolo e le funzioni degli uffici tecnici pubblici;
- la diversa condizione lavorativa dei Tecnici iscritti tutti però, più o meno, legittimati a progettare e dirigere opere pubbliche;
- meccanismi perversi, ancor più di quanto stabiliscono le Leggi in vigore, per l’affidamento degli incarichi.
Si ritiene che gli emendamenti predisposti da ALPIA vadano nella direzione di dare un contributo alla risoluzione delle criticità della Categoria.
Gli Onorevoli Antezza, Latronico e Liuzzi non solo hanno dato, tutti, la più ampia disponibilità, ma hanno manifestato anche grande sensibilità ai disagi e mortificazioni che i Liberi Professionisti oggi accusano.
Tutti si sono riservati – in primo luogo – di valutare gli emendamenti e, in caso di condivisione, di sostenerli nella discussione che sarà avviata, in prima battuta nella Commissione e, successivamente, in Aula.
Tutti hanno concordato sul dato che i disagi rappresentati hanno conseguenze, non solo dirette sui singoli Professionisti, ma anche sull’intera Collettività che ha, invece, il diritto di usufruire di servizi di qualità e certezza di risultatI della spesa pubblica.
ALPIA ha ribadito, con forza, che non arretrerà di fronte agli ostacoli e le resistenze che – inevitabilmente – ci saranno, ma l’intento è di restituire la dignità ed il ruolo a queste libere Professioni che la storia, da sempre, ha riconosciuto e celebrato.