Da oggi 29 luglio e sino al prossimo 15 settembre sarà possibile presentare presso gli sportelli Caaf convenzionati, le domande per ottenere il sostegno al reddito nell’ambito della misura adottata dalla Regione. Il “reddito minimo di inserimento” nasce con l’intento di dare un aiuto importante alle persone che vivono in una condizione di particolare svantaggio. L’obiettivo non è quello di erogare un assegno mensile, che mediamente si aggira intorno alle 450 euro, bensì dare opportunità ai beneficiari di cogliere questo momento come un’occasione di inserirsi, o meglio reinserirsi, nel circuito lavorativo perché il percettore della misura presterà una normale attività lavorativa, il cui inizio rappresenta l’occasione per poter proseguire le prestazioni anche dopo il termine dell’erogazione del contributo.
“La Regione Basilicata – ha detto il presidente Marcello Pittella – ha inteso istituire il reddito minimo di inserimento per aiutare le ”fasce deboli” non per fare della mera assistenza ma per favorire l’integrazione e affrontare in maniera strutturata ed organica il problema della povertà e del disagio sociale”.
Per realizzare questa misura la Regione ha stanziato 7,7 milioni euro.
I bandi sono rivolti a due precise categorie di disoccupati: chi il lavoro lo aveva e lo ha perso, e chi, invece, non lo mai avuto.
Nella categoria “A” rientrano i fuoriusciti dalla platea della mobilità in deroga e coloro che hanno perso il beneficio degli ammortizzatori sociali per effetto del decreto Poletti . Tra le condizioni richieste essere maggiorenni, residenti in Basilicata e avere un ISEE inferiore a 15 mila e 500 euro.
Nella categoria B, oltre alla maggiore età e alla residenza in Basilicata, da almeno due anni bisogna avere uno stato di disoccupazione e inoccupazione anche qui da non meno di 24 mesi e disoccupati ed inoccupati da almeno 12 mesi che abbiamo almeno uno dei seguenti criteri: non essere in possesso di un diploma di scuola superiore, aver più di cinquant’anni e appartenere ad un nucleo familiare monoreddito . In ogni caso l’ISEE deve essere inferiore a 9000 euro.
Ai beneficiari sarà garantita oltre all’indennità monetaria mensile di circa 450 euro, anche un eventuale rimborso per le spese di viaggio sostenute.
Gli ambiti di intervento previsti per la realizzazione delle attività di pubblica utilità e di politica attiva sono i seguenti: Valorizzazione di beni culturali ed artistici; Custodia e vigilanza; Attività ausiliare di tipo sociale a carattere temporaneo; Piccoli lavori di messa in sicurezza del territorio e di manutenzione del verde pubblico, dei monumenti o della viabilità; Raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani; Altre attività di interesse generale individuate dai Soggetti Proponenti.
Maggiori informazioni sono visionabili consultando l’Avviso pubblico sul Bur della Regione Basilicata e sul sito istituzionale www.regione.basilicata.it