Venerdì 31 luglio alle ore 21 presso Casa Cava nei Sassi di Matera è in programma il Canto del pane, uno spettacolo di teatro contemporaneo in prima esecuzione organizzato da ARTErìa Associazione d’Arte e Cultura – Matera nell’ambito del Festival dei Paesaggi del Grano in partenariato con: Studio Risorse srl –
Matera; Apposta di Paolicelli Francesco Piero M. – Lecce;Agribiotecnica Vivai Dichio dei F.lli Dichio – Matera;Le Troisieme Pole – Parigi; Foundation Freedom From Fears – Sofia.
“Il Festival dei Paesaggi del Grano” è un progetto di ARTErìa Associazione d’Arte e Cultura , in partenariato con: Studio Risorse srl – Matera; Apposta di Paolicelli Francesco Piero M. – Lecce; Agribiotecnica Vivai
Dichio dei F.lli Dichio – Matera;Le Troisieme Pole – Parigi; Foundation Freedom From Fears – Sofia, ed è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma Operativo FSE Basilicata 2007-2013,
nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Progetti Innovativi per l’avvio e valorizzazione della rete dei Centri per la Creatività giovanile. Il Festival dei Paesaggi del Grano è strutturato su tre azioni che prevedono la coprogettazione, sviluppo e produzione di tre prodotti creativi: “Il canto del pane” uno spettacolo di teatro contemporaneo; “ExtraUrban” Una residenza artistica dal tema “Dalla riforma agraria ai raccoglitori extracomunitari”; “Casa fatta in casa” laboratori di progettazione ed autocostruzione con tufo e paglia.
Context
Se il paesaggio lo si intende come luogo di vita e di cultura in cui interpretare il senso del “fare umano”, altrettanto il paesaggio registra le conseguenze della gestione politica, economica ed ecologica dei luoghi.
Le grandi devastazioni non solo ambientali ma anche dei valori civili e culturali di interi territori, che hanno investito il paesaggio nel corso del secolo scorso, hanno tolto il diritto al cittadino di vivere luoghi salubri,
significativi, armoniosi, relazionali. Parlare di paesaggio vuol significare in primo luogo parlare di responsabilità, di buon governo e di democrazia anche alla luce dei contenuti della Convenzione Europea del Paesaggio del 2000 che salvaguardano la singolarità dei luoghi ed una loro gestione condivisa e partecipata nel rispetto della diversità e della alterità. I concetti di decrescita, bioarchitettura, permacultura e
geofilosofia concordano unanimemente sulla necessità di utilizzare fonti energetiche alternative, di orientarsi fermamente sul risparmio energetico e sull’utilizzo di nuove forme e tecniche di agricoltura ecocompatibili.
Il “Festival dei Paesaggi del Grano” si pone, quindi, come officina di idee e di progettualità per una ridefinizione del rapporto uomo-territorio e di pratiche utili ad ottenere risultati innovativi, reali e concreti su cosa deve essere il paesaggio e dello scambio che l’uomo deve consapevolmente e responsabilmente
attivare con i luoghi. La Basilicata, anticamente conosciuta come “Lucania”, è una regione storicamente basata sulla cultura del grano e dell’agricoltura. In antichità la Basilicata era interamente ricoperta da boschi
e nel corso dei secoli ha subito delle radicali trasformazioni dovute all’agricoltura ed alla monocoltura a grano che ha indotto a disboscare buona parte del territorio, in particolare l’area della collina Materana.
Questa trasformazione, oltre a definire l’identità storica di questi luoghi, va intesa come una ciclopica opera d’arte, ovvero, come una grande scultura antropologica, realizzata a mano, con zappe e rudimentali aratri, dalla comunità che la abitava. L’intero quotidiano era riversato in attività inerenti la coltivazione e
trasformazione del grano condizionandone in buona parte usi e costumi della cultura locale ma anche occidentale europea.Il Festival dei Paesaggi del Grano vuole raccogliere, decifrare e reinventare i segni, condensati nel patrimonio paesaggistico e culturale, per mezzo di un’architettura narrativa che segua
percorsi ipertestuali ed analogici in Basilicata.La maggiore prospettiva è costruire, sul principio della cocreazione, la sinergica operatività di una rete territoriale ed europea di giovani studenti e di addetti ai lavori che si occupano di agricoltura, antropologia, archeologia, architettura, cinema, food, geofilosofia, geografia, musica, permacultura, arte visiva, teatro, turismo, tecnologica e nuove forme di
comunicazione.
IL CANTO DEL PANE
Nella cultura materiale la tradizione orale raccontava il mondo rurale e le sue storie di vita e di amore. Per secoli, l’oralità è stata un potente mezzo di trasmissione del sapere essendo il mezzo di comunicazione più diffuso per raccontare i miti, le leggende, i canti, le favole e i grandi avvenimenti epici. La tradizione orale è
stata amplificata dal teatro che già nell’antica Grecia ha assunto un ruolo centrale nella trasmissione della cultura e delle tecniche di rappresentazione unite alla musica ed alla danza. Stranamente a Matera, capitale della civiltà contadina, da sempre distintasi per la produzione di grano nonché di uno dei migliori pani d’Italia,
non si riscontrano tradizioni orali o leggende riferite al grano ed al pane. L’Associazione ARTErìa con i partners di progetto, nell’omaggiare la bontà del pane di Matera, ha inteso realizzare uno spettacolo di teatro contemporaneo dal titolo “Il canto del Pane” in cui si dispiega, tra favola e realtà, il valore antropologico dei
paesaggi del grano. La produzione dello spettacolo “Il canto del Pane” da realizzarsi in prima assoluta, affianca altre esperienze di teatro in musica realizzate da ARTErìa, che hanno visto protagonisti importantissimi nomi del panorama teatrale e musicale nazionale. “Il Canto del Pane” rappresenta una esperienza importantissima di diffusione dei valori culturali e storici della città di Matera, candidata Città
Europea della Cultura 2019, e si propone come spettacolo unico nel suo genere e come un’attrazione nuova, ripetibile, da offrire quotidianamente alla compagine turistica che copiosamente la visita.
IL CANTO DEL PANE
Sponsor Ufficiale: Consorzio per la tutela del Pane di Matera IGP
Testo Dario Carmentano
Regia Angela De Gaetano
Attori Nando Irene, Anna Rosa Matera, Giovanna Staffieri
Musiche Loredana Paolicelli
Arrangiamenti ed interpretazioni
Nucleo Theatrón Ensemble:
Vincenzo Abbracciante fisarmonica
Michele Ciccimarra percussioni, effetti e batteria
Marco Cornacchia contrabbasso
Mario Di Marzio violino e viola
Milena Orlandi voce
Loredana Paolicelli pianoforte
Vito Soranno clarinetto
Costumi Marilena Girardi
Luci Franz Catacchio
Audio Angelo Cannarile
Soluzioni Web e Mobile Apposta
Segreteria Grazia Lascaro, Grazia Scialpi
Segreteria Amministrativa Monica Miglionico
Coordinamento e Comunicazione Maria Piera Sarra
Dario Carmentano “Secoli or sono, s’ebbe una storia bella e pura che per la particolarità ancor’oggi se ne sente dire. Fu una
fanciulla orfana di padre e di nome Bella, che di voce in voce portò a nostra conoscenza l’avventura sua. Per l’affanno di sua madre, rimasta vedova e di ricchezze priva, Bellina, ancora infante, dové prendere cura della
dimora sua. L’impegno e la pulizia per Bellina erano cose sante, ed in fretta imparò ogni faccenda così ch esi ingraziò le lodi delle vicine sue. Ella amava assai, più di ogni altra cosa trombare (impastare) il Pane, sì ch’ella otteneva un pane assai migliore anche di quelle donne che per tal motivo erano assai stimate. Chi
diceva che era per l’antico lievito che da generazioni nella sua famiglia non era stato spento… Altri pensarono ad un intervento dell’anima di suo padre o a qualche altro affare. Sta di fatto che la curiosità rimase viva…”
Angela De Gaetano – “Ho scelto di affidare il testo della favola a tre attori e di rendere corale questa narrazione per far emergere
con chiarezza la voce potente di una comunità intera, che sente la necessità di raccontare se stessa
attraverso un’antica tradizione. Dopo il prologo, gli attori accompagnano lo spettatore nelle delicate
atmosfere di una favola suggestiva, legata alla bontà del pane di Matera. Ho progettato la costruzione dello
spettacolo attraverso una matrice fisica ed emotiva. Sono partita dai corpi degli attori in scena, mettendoli
nelle condizioni di danzare tra i personaggi e di lasciarsi attraversare dal fluire delle parole, come in un canto
polifonico ebbro di infinito, che esplode nel legame carnale con la terra. Ho voluto creare una visione in cui
sensualità e spiritualità si fondono in un abbraccio. Un inno alla vita, all’autenticità. Un omaggio a Matera e
alla sua gente.”
INFO
ARTErìa Associazione d’Arte e Cultura
Vico XX settembre 2 – 75100 Matera
www.arteriamatera.it • info@arteriamatera.it
cell. 339 8931949 • 393.0012825
Biglietto € 10,00
Botteghino c/o Casa Cava ore 17.00
Foto Team “Il Canto del Pane” a partire da sinistra
Giovanna Staffieri – attrice
Loredana Paolicelli – musiche
Annarosa Matera – attice
Dario Carmentano – testo
Nando Irene – attore
Andela De Gaetano – regia
Marilena Girardi – costumi