Grazie al contributo di Federconsumatori la campagna di comunicazione nazionale Io Sono Originale ha fatto tappa nel pomeriggio di venerdì 31 luglio a Matera, in Piazza Vittorio Veneto, per sensibilizzare ed informare i cittadini consumatori sul tema della lotta alla contraffazione. La campagna ha toccato ben 19 città italiane con 20 eventi pubblici, attuati con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di cittadini e famiglie, in luoghi di aggregazione individuati con cura.
Sono state divulgate le informazioni sui prodotti contraffatti e sui relativi rischi per la salute, con l’invito ad una maggiore consapevolezza sui comportamenti sicuri negli acquisti.
La campagna di sensibilizzazione del Mise è sostenuta dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, dalla Prefettura di Matera e dall’Indicam, l’Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione. “Io sono originale” si rivolge ai cittadini attraverso tre linee di azione: ascolto e informazione, presenza sul territorio e assistenza, partecipazione e interazione tramite i social network ed un concorso a premi. È stata anche attivata una linea telefonica diretta anticontraffazione al numero 06/47053800.
Non poteva mancare la Coldiretti, sempre in prima linea nella lotta alla contraffazione, basti pensare all’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e agroalimentare, promosso dall’Organizzazione, con la presidenza del Comitato scientifico del Procuratore Giancarlo Caselli. Presenti all’evento il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto e il Direttore Provinciale della Coldiretti di Matera Francesco Manzari.
“La campagna promossa dal MISE ha il nostro pieno sostegno” ha affermato Quarto. “La contraffazione e la falsificazione colpiscono in particolar modo i prodotti agroalimentari e fanno perdere al vero Made in Italy miliardi di euro di fatturato che potrebbero generare reddito e lavoro in un difficile momento quale quello attuale. Nel caso degli alimenti poi la situazione è più delicata perché la contraffazione è più direttamente correlata alla salute dei consumatori, in special modo quelli meno abbienti, spesso costretti ad acquistare prodotti di scadente qualità. Le truffe in campo alimentare sono infine furti di identità, di storia, di futuro per le nostre giovani generazioni”.