E’ stato licenziato, oggi, dalla terza Commissione consiliare, presieduta da Francesco Pietrantuoo, all’unanimità dei presenti (hanno votato i consiglieri Pietrantuono –Psi, Cifarelli, Miranda Castelgrande, Santarsiero e Robortella –Pd, Galante –Ri e Bradascio –Pp) un disegno di legge che detta disposizioni urgenti in materia di salvaguardia ambientale e di gestione del ciclo dei rifiuti.
Prima della discussione il consigliere Romaniello (Gm) ha posto una questione pregiudiziale, mettendo in discussione la procedura di convocazione della Commissione utilizzata che non ha rispettato i termini come da regolamento. Dello stesso parere il consigliere Rosa il quale ha sostenuto che in questo modo vengono “svilite le prerogative proprie dei consiglieri” e che “oggi l’urgenza nell’esame degli atti è diventata la normalità”. I consiglieri dell’opposizione Giannino Romaniello –Gm, Gianni Leggieri –M5s e Gianni Rosa e Francesco Mollica-Udc, subito dopo, hanno abbandonato i lavori in segno di protesta.
Con il dispositivo legislativo si allinea la normativa regionale vigente (art.42 della L.R. n.26/2014 “Misure di salvaguardia ambientale in materia di gestione del ciclo dei rifiuti”) alla recente sentenza della Corte Costituzionale (n.180/2015) che impone una modifica del comma 4, art.42 della L.R. n.26/2014 orientata al rispetto di quanto stabilito dall’art.7 del D.Lgs. n. 36/2003 e precisamente che “i rifiuti possono essere collocati in discarica solo dopo trattamento”. Altro elemento di rilievo inserito nel disegno di legge, l’affidamento in situazioni concorrenziali della frazione secca dei Rsu (sopravaglio) superando il vincolo della pianificazione territoriale, così come sancito da una sentenza del Consiglio di Stato (n.5242/2014).
Prima del voto era stato audito Salvatore Gravino, dirigente del dipartimento Ambiente e Territorio il quale ha spiegato che “si tratta di un atto di transizione nell’attesa della redazione del nuovo piano rifiuti, un atto urgente perché occorre dare indicazioni precise agli operatori altrimenti si correva il rischio di bloccare nel mese di agosto la gestione dei rifiuti”. Gravino ha poi messo in evidenza “la situazione di emergenza su tutto il territorio lucano ma ancor di più nella provincia di Matera dove è in funzione solo l’impianto di Pisticci e si è in attesa del completamento dei lavori per quelli di Tricarico e Colobraro”.
“I rifiuti – ha poi precisato il dirigente del dipartimento Ambiente e Territorio – andranno in discarica solo se separati e quindi la frazione secca dovrà essere comunque necessariamente mandata a recupero come prevede la legge. Prevista, inoltre, la possibilità del ricorso anche di operatori privati che attraverso gare di evidenza pubblica potranno acquisire l’appalto per il recupero dei materiali”.
Presenti ai lavori della Commissione oltre al presidente Pietrantuono (Psi), i consiglieri Cifarelli, Giuzio, Miranda Castelgrande, Santarsiero e Robortella (Pd), Bradascio (Pp), Galante (Ri), Rosa (Lb-Fdi), Leggieri (M5s), Romaniello (Gm).