Il Presidente dell’Associazione A.L.P.I.A. Luciano Becucci in un nota informa che è stata segnalata all’Autorità Nazionale Anticorruzione le anomalie di un affidamento di incarico da parte della Provincia di Matera. Di seguito la nota integrale.
L’Associazione Liberi Professionisti Ingegneri e Architetti di Matera (ALPIA) ha inviato una segnalazione all’Autorità Nazionale Anti Corruzione per evidenziare le anomalie di una procedura di affidamento per uno studio di impatto ambientale, indetta dalla Provincia di Matera con un importo a base d’asta di 120.000 euro.
L’affidamento in questione, relativo allo studio per la creazione del sistema logistico intermodale integrato nell’area retrostante il porto di Taranto, finalizzato alla realizzazione della Piattaforma Logistica di Ferrandina, è viziato da una serie di irregolarità sia nella procedura adottata che nell’individuazione dei professionisti invitati, nei requisiti loro richiesti, nei ribassi offerti (dal 2 al 10%, a fronte di una media in questi casi del 30-40 %).
Inoltre è stata adottata un procedura di affidamento senza rispettare quanto previsto dal Codice degli Appalti per importi superiori a 100.000 euro.
“Mi auguro che l’ANAC vigili attentamente su questi comportamenti” dichiara l’Ing. Luciano Becucci, Presidente dell’Associazione ALPIA. “Abbiamo inviato la nota per conoscenza anche al Presidente della Provincia, agli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti ed analoga segnalazione sarà inviata alle Associazioni imprenditoriali, perché – ognuno per le proprie competenze – intervenga per il ripristino della legalità e per una costante vigilanza”.
“Occorre in generale – conclude l’Ing. Becucci – attenzionare gli appalti di progettazione perché spesso i bandi non prendono in considerazione i requisiti e le competenze adeguate ai compiti affidati; nel contempo bisogna altresì attenzionare in merito all’eccessiva discrezionalità consentita dalle maglie della legislazione, il che provoca danni enormi all’intera Collettività”.
Affidamento incarichi per la piattaforma logistica di Ferrandina, Confapi Matera condivide la denuncia di ALPIA
Dopo la segnalazione di ALPIA (Associazione Liberi Professionisti Ingegneri e Architetti) all’Autorità Nazionale Anticorruzione per le anomalie nell’affidamento di un incarico, da parte della Provincia di Matera, nell’ambito del progetto per la piattaforma logistica di Ferrandina, Confapi Matera ha raccolto l’invito rivolto a tutte le associazioni imprenditoriali e ha invitato il presidente dell’Ente a vigilare sugli appalti di progettazione.
Nella nota di risposta ad ALPIA, inviata per conoscenza anche al presidente della provincia e agli Ordini professionali, Confapi evidenzia che, se i proclami di discontinuità con il passato, che l’Amministrazione Provinciale ha più volte lanciato, si traducono in questo modus operandi, tocca a noi tutti, organismi intermedi di rappresentanza di interessi diffusi e collettivi, tutelare la legalità dell’agere della pubblica amministrazione.
Lo studio per la creazione del sistema logistico intermodale integrato nell’area retrostante il porto di Taranto, finalizzato alla realizzazione della Piattaforma Logistica di Ferrandina, ha cominciato a far parlare di sé già nella campagna elettorale dello scorso maggio, con affidamenti diretti di servizi che hanno destato parecchie perplessità.
A fine luglio Confapi Matera ha sollevato alcune dubbi su un’altra gara di progettazione relativa al medesimo progetto, rilevando la violazione dei più elementari principi di trasparenza, correttezza e par condicio mediante il ricorso a procedure di urgenza e di cottimo fiduciario piuttosto che a gara con procedura aperta.
L’auspicio è che chi ha la responsabilità politica e amministrativa dell’Ente intervenga per ripristinare la correttezza dei comportamenti.
Alle valutazioni espresse si aggiungono anche considerazioni di opportunità, laddove si consideri che in un periodo di così grave crisi per gli operatori economici si dovrebbe tendere ad aumentare la concorrenza, la trasparenza e la parità di condizioni tra i concorrenti.