Archiviata la terza edizione della rievocazione storica dell’arrivo dei Cavalieri di Malta a Grassano, l’assessore alla cultura del Comune di Grassano Maria Porsia pensa già alla prossima facendo tesoro delle esperienze fatte al fine di migliorare ancor più l’ evento che è diventato un must per il programma culturale estivo della cittadina. Tanta curiosità manifestata soprattutto dai piccoli per lo spettacolo dell’Antica Falconeria di Firenze che con nove rapaci ha aperto ufficialmente la sfilata dei costumi storici.
Ad annunciare l’arrivo a Grassano della Commenda il gruppo degli sbandieratori di Avigliano che ha aperto il corteo. “ Come Amministrazione comunale abbiamo puntato, riproponendo l’evento, sulla continuità affinchè venga recepita e radicata nella comunità come testimonianza di una parte della storia del nostro paese” così ha commentato il sindaco Francesco Sanseverino .
A vestire gli abiti storici tanti volontari, ma non solo, lo stesso sindaco e l’assessore Domanico Zacchei, che hanno impersonato nobili, vescovo, commendatore e popolani inscenando l’arrivo del Commentatore a Grassano e l’accoglienza della Commenda.
La manifestazione”ha sottolineato il Direttore scientifico e artistico dell’evento il prof. Nicola Montesano, Docente di Storia medievale al DICEM dell’UNIBAS e autore del volume “Grassano Melitense. Memoria e Territorio (2015)” “non è una semplice rappresentazione in costumi d’epoca ma una vera e propria rievocazione di un evento storico che si ripeteva ogni qualvolta il Commendatore dell’Ordine dei Cavalieri di Malta ritornava nel luogo di cui era dignitario.”
Le finalità della rievocazione storica sono quelle della valorizzazione e della fruizione di quel Patrimonio Culturale che, nella presenza a Grassano dell’Ordine Melitense, rappresentano un vero e proprio carattere originario per il territorio e la comunità di questo centro della collina materana.
Nel corso di questi tre anni il lavoro fatto è stato emozionante e coinvolgente, ma è giunto il momento di mettere mano ad alcune modifiche, al fine di presentare nel prossimo anno un “prodotto” culturale sempre nuovo, mai scontato e al tempo stesso scientificamente e scenicamente di prim’ordine”.