La ASM rispetta la tabella di marcia della Regione Basilicata sulla attivazione della rete regionale della radioterapia. Alcune voci, molto imprecise, diffuse sui social network in questi giorni rischiano di dare informazioni distorte che vanno subito precisate ad onore della trasparenza della informazione istituzionale.La Regione Basilicata sta seguendo per la radioterapia la più opportuna logica della rete regionale, che vedrà il Crob di Rionero quale hub oncologico e Matera, Potenza e Lagonegro spoke con servizi e infrastrutture di prim’ordine. Nelle ultime settimane si sono susseguiti in Regione riunioni tecniche e brefing operativi per mettere a punto la rete regionale ed avviare procedimenti amministrativi per far partire quanto prima i lavori per la costruzione del bunker e l’installazione dell’acceleratore lineare (finanziati dalla Regione con un investimento di 4 milioni di euro previsto dalla Finanziaria 2015) sia al Madonna delle Grazie di Matera che al San Carlo di Potenza. Gli atti che si stanno mettendo in cantiere serviranno per accorciare ancor di più i tempi, estendendo per l’appunto l’appalto già aggiudicato,precedentemente al finanziamento della radioterapia a Matera , dal’ azienda ospedaliera San Carlo. Aspetto, quest’ultimo, che significa tempi di affidamento (una gara in meno da bandire aggiudicare etc.), realizzazione e messa a punto in tempi più rapidi. “La Asm, seguendo la tabella di marcia regionale, sta lavorando alacremente -aggiunge Sacco- e soprattutto senza clamore per approdare entro pochi mesi all’unico risultato che ci interessa, la radioterapia. Verificare con la Regione e le altre aziende se è possibile condividere strumenti negoziali e know how, come la rete hub e spoke che consentirà di portare la radioterapia nell’ospedale attrezzato più vicino ai cittadini senza costringerli a continui viaggi della speranza, è un epocale cambio di paradigma”.
Ago 13