Nell’ambito del nuovo assetto organizzativo del MIBACT, che rafforza le politiche di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, tutti i musei del Polo museale regionale della Basilicata resteranno aperti la giornata di Ferragosto.
Questo consentirà ai turisti che in questi giorni riempiono le città d’arte della Basilicata e tra queste in particolar modo Matera, la Capitale Europea della Cultura 2019, di poter ammirare le collezioni permanenti del Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola e del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi [dove è possibile vedere – ancora per qualche settimana – la mostra di Mariano Silletti “Ludovicu” e quella di Mario Carbone “I Sassi di Matera. Viaggio in Lucania con Carlo Levi”].
L’apertura dei Musei a Ferragosto rappresenta una straordinaria opportunità anche per le città balneari lucane che in questa stagione hanno fatto il tutto esaurito anche in virtù della forza attrattiva di Matera 2019.
Per non dire dei tanti lucani che in questo periodo ritornano nei paesi d’origine con le loro famiglie o di coloro, in particolare gli anziani, che restano in città. I nostri musei e le aeree archeologiche rappresentano un luogo d’eccellenza per trascorre alcune ore a contatto con i tanti tesori di cui è ricca la nostra regione.
In questo panorama generale, un significato del tutto particolare assume il Parco archeologico di Venosa. «Grazie alla collaborazione di tutti gli enti interessati alla cura e alla valorizzazione del patrimonio culturale territoriale – ha dichiarato Marta Ragozzino, Direttore del Polo Museale Regionale della Basilicata – siamo riusciti a risolvere i problemi che rendevano ultimamente più difficile l’apertura pomeridiana del parco, uno dei monumenti più importanti della nostra regione».
Nei giorni di ferragosto il Parco archeologico sarà aperto anche il pomeriggio e non solo di mattina (come accadeva negli scorsi mesi) per garantire ai tanti visitatori, che sostano nella città di Orazio di poter ammirare le bellezze non solo del Museo allestito all’interno del castello Pirro del Balzo, ma anche del sito dove si trova la straordinaria Abbazia incompiuta della Trinità.
Si comunica inoltre che a Ferragosto e Domenica 16 ci sarà, per la maggior parte dei musei del MiBACT, l’apertura prolungata fino alle ore 22.00.
Orari, info e contatti:
- Matera, Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata – Palazzo Lanfranchi, ore 9.00 – 22.00 [tel. 0835.256211].
- Matera, Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola, ore 9.00 – 22.00 [tel. 0835.310058].
- Metaponto [Mt], Museo Archeologico Nazionale di Metaponto, ore 9.00 – 22.00 [tel. 0835.745327].
- Policoro [Mt], Museo Archeologico Nazionale della Siritide, ore 9.00 – 20.00 [tel. 0835.972154].
- Tricarico [Mt], Sede espositiva di Palazzo Ducale, Ferragosto ore 9.00 – 20.00 / Domenica ore 9.00 – 22.00 [tel. 0835.726268].
- Potenza, Museo Archeologico Nazionale della Basilicata Dino Adamesteanu, ore 9.00 – 20.00 [tel. 0971.323111].
- Grumento Nova [Pz], Museo Archeologico Nazionale dell’Alta Val d’Agri, ore 9.00 – 22.00 [tel. 0975.65074].
- Melfi [Pz], Museo Archeologico Nazionale del Melfese Massimo Pallottino, ore 9.00 – 22.00 [tel. 0972.238726].
- Muro Lucano [Pz], Museo Archeologico Nazionale, ore 10.30 – 12.30 / ore 17.30 – 20.00 [tel. 71778 ].
- Venosa [Pz], Museo Archeologico Nazionale di Venosa, Ferragosto ore 9.00 – 20.00 / Domenica ore 9.00 – 22.00 [tel. 0972.36095].
C.S. THALIA: FERRAGOSTO, CULTURA NON VA IN FERIE
La cultura non va in ferie a Ferragosto e si conferma come attrattore fondamentale per il turismo in Basilicata. Lo sostiene il C.S. Thalia commentando positivamente la decisione di tenere aperti domani tutti i musei del polo museale regionale della Basilicata oltre che nella giornata di domenica 16 agosto.
Nel ricordare che, secondo i dati ufficiali del Mibac, nel 2013, i visitatori in 16 istituti culturali (musei, monumenti ed aree archeologiche) sono stati 198mila (113 mila a Matera e provincia) di cui 145mila a pagamento, per un incasso netto di 103mila euro, per il Thalia con Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ci sono ampi margini di miglioramento. Secondo i dati “lavorati” dal C.S. Thalia tra la statistica Mibac e l’ultimo Rapporto di Federcultura, il 20,4% dei lucani visita musei e/o mostre; il 17,4% siti archeologici e monumenti. Di qui la necessità di valorizzare l’intera filiera turistica, riannodando tutti gli elementi, dalla formazione delle figure professionali essenziali, alla promozione dei siti e contenitori, alla realizzazione di imprese, per rafforzare l’offerta culturale. I circuiti di visite ai Parchi di Metapontum e Policoro e l’estensione dell’offerta culturale ed ambientale da Matera sull’intero territorio regionale rappresentano lo strumento più dinamico in grado anche di generare una considerevole quota di introiti che risulta essere pari al 44% del totale. Il successo dei circuiti conferma l’importanza di un’offerta integrata non solo tra le attrazioni in sé ma anche con il territorio e gli altri servizi di ospitalità. L’intera filiera culturale italiana vale 214 miliardi di euro. Ne deriva un impatto importante in termini di Pil (15,3% del valore aggiunto Italia), di occupati, che raggiungono 1,4 milioni (5,8% occupati Italia), e di export: 41,6 miliardi (10,7% del totale Italia). Ancora, il turista culturale che soggiorna in Italia è più propenso a spendere 52 euro al giorno per l’alloggio, in media, e 85 euro per spese extra, contro i 47 euro per alloggio e 75 per gli extra di chi viaggia per ragioni non culturali. Per il Mezzogiorno, il turismo culturale resta il più potente moltiplicatore di valore aggiunto. Se in Italia, infatti, per ogni presenza aggiuntiva il turismo culturale genera 105,4 euro di Pil e presenta un valore pari ad oltre il 38% in più del dato del balneare (76,3 €), al Sud l’effetto moltiplicativo è ancora più elevato perché è pari a circa il 55% in più (a 58,1 euro di pil generato nel balneare meridionale ne corrispondono 90,4 di pil generato nel culturale). Al turista straniero, inoltre, non sfugge la voglia di scoprire e immergersi nelle prelibatezze culinarie italiane: nel 13% dei casi gli interessi enogastronomici li spingono a scegliere l’Italia come destinazione di vacanza (per gli italiani ciò avviene per il 9%) e nel 21% dei casi degustano i prodotti tipici locali (in linea con lo scenario generale). Ecco che la cultura e la cucina si fondono in un “unicum” irripetibile altrove.
Per la crescita della nuova imprenditorialità nel settore culturale saranno determinanti – afferma Arturo Giglio, segretario del C.S. Thalia – i nuovi modelli di governance e valorizzazione del patrimonio culturale, sostenendo i programmi annunciati dall’assessore al Turismo del Comune di Matera Anna Selvaggi che, nei primi atti da assessore, sta dimostrando in proposito di avere idee chiare ed innovative per affrontare i problemi che ostacolano la progettualità culturale per uno sviluppo sostenibile. Ripartire dalla cultura significa creare le condizioni per una reale sussidiarietà fra stato e autonomie locali, fra settore pubblico e terzo settore, fra investimento pubblico e intervento privato, con una mentalità decisamente imprenditoriale come quella dell’assessore Selvaggi. E sono pronti a trasformare in realtà l’ipotesi di Culturalia gli imprenditori di Federalberghi: “Troppe volte – dichiara il presidente Bernabò Bocca – le soffitte dei musei sono piene di opere d’arte che sarebbero tranquillamente ospitate all’interno della hall dei 34mila alberghi italiani nei quali transitano turisti di tutto il mondo, che vorrebbero apprezzare quanto il nostro Paese è in grado di offrire. Noi appoggiamo pienamente la proposta di Culturalia”.
Si pensi all’immenso patrimonio artistico-storico-culturale di cui disponiamo in regione e alla possibilità di accrescerne la fruibilità attraverso l’esposizione di alcune “testimonianze” all’interno di hall, sale ricevimenti, locali di strutture che accolgono i turisti, come accade a Matera, soprattutto perché affascinati dall’offerta di cultura. Mobilità dolce, benessere, accessibilità universale: sono questi i settori su cui scommettere di più come destinazione d’attrazione per i nuovi viaggiatori, proprio quei target che sono considerati meno “sensibili” alla crisi dei consumi perché con maggiore possibilità di spesa. In tutto questo un ruolo rilevante per la buona riuscita della “vacanza slow” ce l’hanno le imprese che devono imparare a fare rete e a promuovere eventi per allungare la stagionalità. Dunque un autentico modus vivendi che si adatta bene alle offerte lucane di turismo di nicchia: si sta sempre più diffondendo anche nel settore turismo una filosofia che aiuta a considerare il viaggio da un altro punto di vista. Viaggiare lento è l’incipit di tutta una serie di incoraggianti iniziative che declinano il verbo della lentezza nelle maniere più originali e stimolanti.
Ma certo! Infatti Casa Ortega non solo non è segnalata (trovarla un impresa…), i ristoratori nelle vicinanze ne sanno meno dei turisti…e a ferragosto È CHIUSA!!!!! Roba da pazzi altro che cultura…..