Leggieri (M5S) : la politica regionale va in vacanza ma i problemi restano tutti.
Anche se ormai l’attività politica in Regione è ridotta al minimo per via della pausa estiva, i problemi delle comunità lucane restano tutti ancora irrisolti e continuano a creare disagi.
E’ il caso dei lavoratori dello stabilimento “Rendina Ambiente srl” (già Fenice) i quali ancora una volta sono costretti a denunciare irregolarità da parte dell’azienda e mancanze nel rispetto della normativa sulla sicurezza.
E’ l’ennesima denuncia che viene fatta dai lavoratori, costretti questa volta a lavorare nonostante il mal funzionamento di alcuni macchinari ed in particolare di un gruppo elettrogeno. Naturalmente, nonostante le rimostranze delle rappresentanze sindacali nessuno dell’azienda si è preoccupato di mettere in sicurezza l’impianto e i lavoratori, tutt’altro.
Già in passato sono state fatte segnalazioni e denunce alle autorità competenti (ASP ed Ispettorato del Lavoro su tutti) senza sortire nessun effetto. Persino una denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Potenza non si sa che fine abbia fatto e a che punto siano le indagini (non sappiano in realtà neppure se queste siano mai partite).
Una situazione irreale ed assolutamente incomprensibile che costringe numerosi lavoratori ad operare in situazione di pericolo costante. I tanti incidenti che si sono verificati negli ultimi anni presso l’azienda (per fortuna senza conseguenze sui lavoratori) sono l’esempio lampante di ciò che le rappresentanze sindacali vanno denunciando da tempo e delle sollecitazioni che il Movimento 5 Stelle di Basilicata sta facendo da diversi mesi alla Giunta regionale e all’assessore competente.
“La cortina di silenzio che avvolge il termovalorizzatore “Fenice” è davvero inaccettabile e sarebbe ora che qualcuno in Regione, ma non solo, iniziasse a prendere sul serio il problema sollevato dai lavoratori, per prevenire incidenti che potrebbero avere conseguenze sulle persone. Per conto nostro esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza agli operai e ci impegniamo, come già abbiamo fatto in passato, a chiedere le dovute spiegazioni alla Giunta regionale, non dimentichiamo infatti che l’azienda in questione è sottoposta a VIA e deve pertanto rispettare determinate prescrizioni imposte proprio per una maggiore salvaguardia dei lavoratori e dell’ambiente”.