Federconsumatori Matera lancia l’allarme per i prezzi e le tariffe in aumento nella città dei Sassi. A Matera, capitale europea della cultura 2019 i prezzi e le tariffe si possono allargare a piacimento. Di seguito la nota integrale in cui si fa il punto dopo una serie di segnalazioni da parte di cittadini e turisti.
In questo periodo, riceviamo segnalazioni lamentele da cittadini e turisti di aumenti di prezzi che si verificano da un giorno all’altro non solo tra differenti negozi, ma perfino nello stesso esercizio commerciale frequentato il giorno prima.
Perciò può capitare che lo stesso identico gelato comperato il giorno prima ad € 1,20 il giorno dopo nello stesso bar, costa € 1,80. Vale anche per il panzerotto e cosi via.
Ricordiamo agli avventori di questi esercizi commerciali che se dovessero avere a che fare con questi comportamenti, al limite della speculazione , prima di tutto devono verificare se quanto è stato pagato è uguale al suo prezzo affisso al pubblico nel locale (ovviamente la pubblicità del prezzo non giustifica l’indebito ed eccessivo profitto rispetto al costo all’ingrosso del bene=agiotaggio).
Se al momento dell’acquisto o rispetto ad un altro giorno il prezzo pagato per quel gelato, per quella portata, per il caffè, per il panzerotto, per la bottiglietta dell’acqua, per sedersi a tavolino, etc, è comunque differente o peggio ancora, se ne prima, ne dopo, anche se è stato rilasciato lo scontrino fiscale, il locale, comunque, non pubblicizza i suoi prezzi con cartelli o cartellini ben in vista, invitiamo caldamente i cittadini e turisti a chiamare subito il 117 oppure 800669766 della Guardia di Finanza o anche le altre forze dell’ordine, i quali in quel locale effettueranno la constatazione immediata delle eventuali norme violate.
Questi comportamenti scorretti di quei pochi commercianti che ancora non si abituano al rispetto delle Leggi e dei regolamenti comunali, si possono segnalare a chi di competenza anche dopo l’accaduto, però il consumatore deve fornire le prove (scontrini, foto, testimoni).
E’ vergognoso. In altri posti di turismo, anche gli alberghi cercano di avere meno “stelle” per lavorare sulle quantità a Matera invece si fa la lotta ad avere il massimo per poi offrire il minimo. A questo punto proporrei al S.E. Sign. Prefetto di Matera (così come ha fatto egregiamente per l’eliminazione del commercio abusivo, contraffazione ed evasione fiscale) di convocare le associazioni di categoria, sindacali, forze dell’ordine, associazioni dei consumatori ed organi ispettivi ed concordare una fascia di prezzi per categorie merceologiche da tenere OBBLIGATORIAMENTE esposti e dotare ad ogni esercente aderente un bollino di riconoscimento da fornire alle agenzie viaggio, tour operator e guide- Teniamo conto che a Matera si paga la tassa di soggiorno, la tassa per i bus e camper a questo aggiungiamo i soliti “furbetti” che stanno danneggiando tutti e tutto compreso i loro colleghi commercianti.
nino silecchia
Con questi comportamenti scorretti di alcuni commercianti la nostra Città non va da nessuna parte. Cerchiamo di mantenere la correttezza e la lealtà più possibile se vogliamo crescere.
Pasquale Fontana
Del resto seguono l’esempio della nuova amministrazione comunale…
I soliti furboni commercianti che vogliono vendere poco e guadagnare tanto, ora ne abusano del fatto di 2019, sappiatelo che i materani non verranno più da voi a fare compere ma andranno sempre fuori… siete da mettere a chiusura
Ma perché non Fare nome e cognome dell’esercente o del bar o del ristorante FURBETTO ????mettiamoli sul giornale così ci pensare no due volte prima di fare i furbi !!! BASTA COMMECIANTI …..si lavora tutti e si guadagna tutti !!! INOLTRE CARO ISPETTORSTO PERCHÉ NON COMTROLLARE QUEI FURBI CHE SFRUTTANO I POVERI NOSTRI RAGAZZI NELLE LORO ATTIVita ??? Loro incassano e noi siamo sfruttati per quattro soldi !!!! VERGOGNA !!
Io capisco che un gelato prodotto da una gelateria “può” essere diverso da un altro gelato prodotto da un’altra gelateria, come la pizza il panzerotto, il capo di abbigliamento un souvenir ecc.. ecc..Però il consumatore DEVE conoscere prima dell’acquisto il prezzo per quantità tenuto esposto BEN VISIBILE. Ecco perchè, come dicevo prima, sarebbe necessario una fascia di prezzi che possa giustificare il prezzo di un prodotto “realmente artigianale” da un prodotto che non si conosce la provenienza delle materie prime ed addirittura neanche il prezzo. Questi esercenti andrebbero segnati come facevano una volta gli “untori” se non addirittura fatti chiudere, perchè stanno beffeggiando i turisti e sopratutto i loro stessi colleghi che esercitano l’attività in maniera LEGALE-LEALE-ONESTA.
nino silecchia
…per non parlare degli scontrini fiscali non emessi, sostituiti da scontrini non fiscali (scontrini pre-conto) ai quali viene immediatamente strappata la parte sulla quale è riportata la dicitura NON FISCALE. Non credo che ciò chi di dovere non lo sappia…
In questo caso l’avventore che accetta di pagare senza ESIGERE l’emissione dello scontrino fiscale, è COMPLICE AL 50%.
trovo abbastanza delirante questo articolo, Matera è stata travolta da un flusso turistico senza precendenti ed il numero di strutture ricettive appare inadeguato, e da che mondo è mondo, quando la domanda supera l’offerta, i prezzi salgono.
L’unica legge da rispettare riguarda la trasparenza, evidenziare chiaramente i prezzi, e non fare i furbi col doppio listino indigeni / turisti, per tutto il resto la determinazione del prezzo di un prodotto o servizio è a TOTALE discrezione del venditore, ed il cliente, una volta correttamente informato sui prezzi, può decidere se acquistare o meno.
Allucinante la pretesa di avere un prezzo “commisurato al costo all’ingrosso”, il prezzo di un prodotto è semplicemente la somma che il mercato è disposto a pagare per quel prodotto, e non è detto che debba avere una relazione col costo di produzione o commercializzazione.
Peccato che tutto questo abbia un nome ben preciso che non é né libera concorrenza (sleale caso mai), tantomeno tutela del consumatore, ma SPECULAZIONE!
Signor Latorre, non vedo nulla di delirante nell’articolo. Certamente il mercato fa il prezzo, se tutto avviene nel rispetto delle leggi fiscali e delle norme che regolamentano il commercio. L’acquirente non deve essere “informato” prima di pagare ma DEVE sapere che cosa sta comprando e quanto costa. Questo DEVE essere ben evidenziato e mettere nelle condizioni gli organi di vigilanza per verificare se il prodotto che si sta vendendo è conforme a quanto si è scritto ma sopratutto se vengono rispettate le norme vigenti. Altro che si lascia al libero arbitrio di ogni commerciante di fare quello che gli pare. Non bisogna aspettare che qualcuna si senta male per andare “poi” a verificare che il prodotto non era a norma. Il consumatore deve essere garantito non frodato da alcuni commercianti che stanno denigrando i propri colleghi.
nino silecchia
Io vorrei dire che il sottoscritto non opera nel settore turistico, non voglio pagare in più per l’effetto Matera 2019, il gelato mi piace e lo pagherò al prezzo giusto, se vedo aumenti non giustificati mi ribellerò alle autorità competenti.
N.B. il sottoscritto cambia le lampadine al costo di €. 10,00 con regolare fattura COMPRESO DIRITTO DI CHIAMATA, BENZINA, CON PERCORRENZA DI MINIMO 6 km .. , AUTOMEZZO, RISCHIO, MATERIA PRIMA , NELLE ORE DI LAVORO E LAMENTELE QUOTIDIANE.DICENDOMI CHE IL COSTO è ESAGERATO.