Il Consiglio comunale di Grassano, a maggioranza nella seduta tenutasi nella sala consiliare di Palazzo Materi lo scorso 17 agosto, ha approvato il bilancio di previsione 2015 dopo che l’assessore al ramo Sergio Pascale lo ha illustrato.
E’ nostra salda intenzione non aumentare la fiscalità dei nostri concittadini, ha esordito l’assessore al bilancio Sergio Pascale, e tantomeno ridurre i servizi per sopperire a minori risorse, sono questi i due paletti invalicabili per il Sindaco e tutta l’amministrazione. I Sindaci e gli amministratori spendono tutte le risorse a loro disposizione per erogare servizi ai cittadini, come assistenza domiciliare agli anziani, sostegno alle persone deboli e disabili funzionamento delle scuole materne, investimento in infrastrutture, risanamento ambientale e modernizzazione dei nostri piccoli centri.
L’iter di approvazione del bilancio e’ stato avviato il 14 maggio 2015 infatti con la delibera di G.C. n.38 si e’ provveduto al riaccertamento straordinario dei residui, successivamente in data 30 luglio 2015 il C.C. ha approvato le tariffe TARI e TASI per il 2015, viste poi le deliberazioni di C.C. n. 12/2014 e n.5 2012 inerenti le aliquote IMU e addizionale IRPEF ha confermato le stesse per l’anno 2015.
Non credo sia superfluo sottolineare le difficoltà affrontate nella stesura del documento previsionale, ha spiegato l’assessore Pascale, portato tuttavia in Consiglio entro i termini previsti: le incertezze sull’applicazione di alcune novità legislative, il braccio di ferro tra ANCI e Governo sull’entità dei tagli che penalizzano ogni anno di più gli enti comunali costringendoli, una volta effettuate le possibili sforbiciate alle spese, ad abbassare il livello dei servizi ai cittadini ovvero a cercare risorse attraverso l’aumento delle imposte locali o delle tariffe dei servizi a domanda individuale, ha trascinato moltissimi comuni verso lo sforamento dei tempi limite di approvazione, in attesa di una proroga che, alla fine, non c’e’ stata.
Il dato è stato in più occasioni riportato all’attenzione di questo Consiglio sia da me che dal nostro Sindaco, ma vale la pena ribadire il taglio subito da questa comunità al trasferimento da Fondo di Solidarietà Comunale negli ultimi tre anni: 2012 1.081.591; 2013 895.141 -186.450; 2014 759.379 -135.762; 2015 561.954 -197.425.
Circa 520.000 euro da quando questa amministrazione si e’ insediata e circa 200.000 euro in questo esercizio. Se a questo si aggiungono le pesanti zavorre frutto dell’opera di risanamento avviata da questa amministrazione e cioè le quote annuali per i debiti fuori bilancio riconosciuti nel 2013 e 2014, la nostra amministrazione sta pagando circa 1000 euro al giorno per debiti e spese legali derivanti da contenziosi pregressi a cui abbiamo voluto mettere fine per evitare ulteriori aumenti per il prosieguo legale, si capisce come sia stato faticoso giungere alla quadratura di bilancio di previsione 2015. Anche quest’anno abbiamo approvato il bilancio in una situazione congiunturale ed economica “disastrosa” e nella totale incertezza delle risorse disponibili sia statali che locali. La spesa corrente presenta una struttura bloccata e la spesa flessibile oramai non esiste più perché e’ tutta consolidata dopo le varie riduzioni. Il continuo taglio dei trasferimenti e l’attuazione del federalismo fiscale ci veicola verso un aumento della pressione fiscale ai cittadini oramai esasperati, il rispetto del patto di stabilità richiede un attento e vigile monitoraggio soprattutto delle riscossioni e dei pagamenti inerenti la spesa di investimento.