Nicola Benedetto, consigliere regionale di Centro Democratico, commenta la nota inviata prima di una breve pausa di vacanza da parte del governatore lucano Marcello Pittella. Di seguito la nota integrale.
In attesa della riunione dello stato maggiore di tutti i Dipartimenti regionali, esattamente tra sette giorni, a differenza del nostro Governatore, non sono certamente in ferie gli agricoltori alle prese con i danni delle frequenti calamità naturali e la crisi di mercato dei prodotti ortofrutticoli, gli operatori turistici che, sempre più soli, continuano a promuovere l’allungamento della stagione, i “vecchi” e “nuovi” poveri in coda ai Caf per le domande di speranza nel Reddito Minimo di Inserimento. L’agenda della ripresa è dunque già piena di emergenze a cui aggiungere, prioritariamente, le misure per scongiurare il rischio disimpegno di 238,5 milioni di euro della programmazione 2007-2013. L’ultimo report diffuso nei giorni scorsi sull’andamento dei fondi comunitari nelle regioni italiane ha smentito il luogo comune di Basilicata da sempre etichettata come una regione virtuosa sulla spesa dei fondi europei. La Regione, sempre secondo il dossier, non ha centrato gli obiettivi di spesa sui programmi europei Fesr ed Fse 2007- 2013 al 31 maggio 2015 pur rimanendo nella soglia di tolleranza di «sforamento» del 5 per cento. La spesa complessiva certificata all’Unione europea al 31 maggio 2015 è pari a 836 milioni di euro, con un incremento di 22,9 milioni di euro rispetto alla data del 31 dicembre 2014. Si tratta in questo caso di una scadenza intermedia, fissata a livello nazionale per monitorare l’avanzamento della spesa certificata, cui seguirà una successiva scadenza intermedia nazionale prevista al 31 ottobre, prima della conclusione dell’attuazione dei Programmi a fine 2015. Non so come lo stato maggiore dei Dipartimenti regionali intenda fronteggiare tutte queste situazioni che non sono frutto di polemiche di agosto ma reali, vissute da uomini e donne in carne ed ossa. Il problema della inadeguatezza della macchina amministrativa e burocratica rispetto agli adempimenti da svolgere è però solo una faccia della medaglia. L’altra è l’inadeguatezza della Giunta che dovrebbe dare gli impulsi agli uffici. Più che uno stato maggiore serve una squadra di uomini dotati di capacità, esperienza, conoscenza profonda del territorio e delle sue problematiche e non solo di buona volontà. Perché la Basilicata che incanta il mondo per le sue bellezze, poeticamente riprese dal Governatore – citando Matera, Bernalda, Aliano, Craco, le spiagge del Metapontino e di Maratea –oltre a servizi della tv francese ha bisogno di programmare il suo presente e il suo futuro.
va via benedetto