Nella pubblicazione oggi da parte dell’Anas dei bandi di gara previsti per l’attuazione del “Programma di manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie” stabilito dal Ministero delle Infrastrutture di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, finalmente, figura il progetto di protezione del viadotto Calciano 2 sulla SS 407 Basentana per 3,5 milioni di euro. Prendiamo atto che dal marzo 2011 quando l’alluvione provocò l’interruzione di transito della Basentana, dividendo in due la regione, ci sono voluti più di quattro anni. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio evidenziando che ai ritardi si aggiungono altri ritardi in quanto il Decreto Legge “Sblocca Italia” del settembre 2014, prevedeva interventi di manutenzione straordinaria su tutto il territorio nazionale per un importo complessivo di 300 milioni di euro con l’obiettivo di elevare i livelli di sicurezza della rete stradale. In particolare i bandi pubblicati dall’Anas riguardano 94 interventi su opere d’arte, per un valore di 234 milioni di euro, e 22 interventi su impianti in galleria, per un valore di 66 milioni di euro. La questione – aggiunge – ha diversi risvolti: innanzitutto l’urgenza di mettere in sicurezza l’unica strada che è in grado di collegare Matera e il Materano con il capoluogo di regione. I cittadini della Collina Materana continuano a pagare un prezzo altissimo allungando i tempi di percorrenza della Basentana. Pensare a programmi e progetti di sviluppo con una situazione di viabilità e collegamenti a dir poco arretrata è sempre più difficile e richiede un intervento urgente di difesa degli argini lungo il fiume Basento, specie nei tratti del Metapontino, da effettuare prima della stagione invernale se non si vogliono ripetere i disagi provocati dalla calamità che ha interessato il Calciano 2. E’ evidente che la Regione deve metterci finanziamenti propri di derivazione della programmazione europea. Inoltre, la moria di imprese del settore costruzioni ha una spiegazione proprio nelle lungaggini burocratiche degli appalti di lavori pubblici. Aspettare quattro anni per una gara di appalto – dice Castelluccio – significa decretare la fine di aziende edili che non a caso dal 2008 ad oggi sono diminuite da 1500 a 1.100 con una perdita di posti di lavoro di circa 4.300 unità.
Dopo il mio Sos sulle opere incompiute si tratta di prendere atto – continua il consigliere di Fi- che siamo ancora indietro sulla progettazione di troppe opere pubbliche tra le quali la Matera-Ferrandina-Pisticci, figuriamoci per i noti problemi che riguardano la viabilità da e per Matera in previsione dei programmi di attrazione turistica legati a Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e per sostenere gli sforzi delle piccole e medie imprese del Materano a superare la crisi.