Dopo la protesta inscenata nella serata di mercoledì presso il centro di accoglienza ubicato nell’area industriale del borgo La Martella a seguito dell’incidente in cui è rimasto gravemente ferito un loro compagno trasferito poi d’urgenza al Policlinico di Bari in prognosi riservata, protesta sedata nel giro di un paio d’ore dalle forze dell’ordine, gli immigrati si sono trasferiti quest’oggi intorno all’ora di pranzo verso il centro della città per avviare una nuova manifestazione sotto forma di sit-in davanti Comando provinciale dei Carabinieri. Dopo una sosta di circa un’ora il corteo è proseguito verso via Gattini, per sensibilizzare anche gli agenti della Polizia di Stato di Matera con un’altra manifestazione davanti alla Questura. L’incidente di mercoledì sera, peraltro probabilmente provocato dall’immigrato che viaggiava contromano su una bici e quindi poco visibile mentre il conducente della Fiat Multipla si immetteva sulla strada principale da un accesso poderale, è stata la scintilla che ha determinato una accesa forma di protesta da parte degli extracomunitari ospiti del Cara, che hanno sfogato la loro rabbia rompendo alcuni vetri e spaccando alcune sedie del Fast Motel.
Gli immigrati, circa 120 quelli ospiti del Cara di Matera, lamentano l’assenza di bus navette che avrebbero consentito un trasporto agevole nel centro di Matera, l’assenza di illuminazione sulla strada che collega il Cara al centro cittadino e la scarsa qualità del cibo servito alla mensa.
Michele Capolupo
La fotogallery della protesta degli immigrati davanti ai Carabinieri di Matera
Sarebbe opportuno che le Istituzione mettano a disposizione degli extracomunitari un bus navetta con a.r. antimeridiano e a.r. pomeridiano in modo che gli stessi possono tranquillamente spostarsi dalla loro residenza attuale senza alcun pericolo.
Pasquale Fontana
Sarebbe opportuno che gli extraxomunitari imparino a rispettare il paese che li ospita!
Siamo una nazione e, nello specifico, una regione in serie difficoltà economiche, politiche e per certi versi sociali dunque non è semplice accogliere, aiutare e sostenere tutti gli immigrati che arrivano da noi. Se poi loro incominciano a pretendere (per altro con modi poco ortodossi e civili) diventa impossibile la convivenza per tutti. Del resto non mi sembra che, almeno a Matera, stiano così male.
mo li mettiamo pure un auto con autista personale. s sont a mbara’ prima l educazione verso noi materni. Za da dooooo
Io propongo di farli cucinare dallo Chef Vissani! Chiedo poi alla Miccolis autolinee di provvedere ad organizzare un autobus con la scritta “dedicato ai clandestini o rifugiati di Matera”! Infine al comune di Matera chiedo di destinare una quota delle tasse pagate dai contribuenti materani per i danni che questi cagionano!.
incivili … bianco o nero se sei stupido/a nn fa differenza ..
l ‘ingnoranza una brutta bestia !
allora sono tutti incivili
attenti a sta gente,ho una esperienza diretta con alcuni di loro,
posso garantirvi che sono loro i veri razzisti
e sanno come raggirare noi
da poco tempo che inizio a detestarli seriamente
fra poco ci comenderanno loro,fidatevi
Leggo commenti deliranti e vergognosi, altrochè abitanti culturali… ignoranti della peggior specie.
Plaudo alla ritrovata sobrietà e pacificità dei ragazzi del c.a.r.a. che hanno esposto le loro ragioni in maniera civile.
Per il resto condivido in toto il commento di Pasquale.
qui lunica vergogna e chi parla senza esperienza diretta
Francamente, non immaginavo di leggere termini che vanno oltre il razzismo. Quella zona effettivamente non è servita pur essendo una zona industriale con diverse aziende in attività (fortunatamente), dipendenti che devono raggiungerla per lavorare, imprenditori che risiedono o che hanno dei custodi. Questa gente se non ha un mezzo proprio o viene da fuori Matera è impossibilitato arrivare presso questa area industriale. Il problema che pongono gli extracomunitari sono gli stessi che hanno le maestranze ed i residenti della zona. Hanno ragione a protestare e forse sarebbe il momento di unirsi agli extracomunitari e rivendicare quei servizi che sono DOVUTI. Questa gente è stata presa e “buttata come bestie” senza essere messi nella condizione di muoversi se non a piedi con qualsiasi condizione climatica. Riflettiamo un attimo provando a metterci nei loro panni. Quella che stanno conducendo è una rivendicazione di “civiltà” che riguarda tutti noi perché gli extracomunitari prima o poi andranno via, ma i problemi se non verranno risolti continueranno a provocare disagi a tutti noi.
nino silecchia
No mio caro, vergognosa è l’intolleranza e l’ignoranza, che sono la principale causa delle peggiori nefandezze delle quali si è macchiato il genere umano nel corso della storia. Vergognosa è l’incapacità di capire che l’unica strada per far si che 7 miliardi di persone calpestino la stessa terra è la convivenza. Vergognosa è la convinzione che esista un improbabile “diritto di nascita” per il quale io posso vivere qui e tu no perché sei nato in un altro angolo di mondo. Vergognosa e l’incapacità di comprendere le ragioni, e neanche volersi sforzare di farlo, che spingono a determinate reazioni, pur non condividendone le modalità. Perché è bene sottolinearlo, onde evitare fraintendimenti, la violenza è violenza, di qualsiasi colore essa sia.
Vergognoso è non chiedersi, se al posto di quel ragazzo nero ci fosse stato un bambino italiano, e se quella folla fosse stata di cittadini materani, quale sarebbe stata la mia reazione?
Vergognoso è non chiedersi, se fossero i residenti della zona industriale a chiedere un legittimo servizio autobus che in quella zona è inesistente, quale sarebbe la mia reazione?
Vergognoso è non chiedersi, perché gli organi preposti ci mettono mesi per dare seguito ad una richiesta di asilo che li permetterebbe di andare dove vogliono, di raggiungere i loro familiari, e non restare lì segregati?
Vergognoso e non capire che sono ragazzi, uomini come noi, con mille speranze e, perché no, mille difetti.
Poi, se mi è concessa la nota di colore, è chiaro che tra di loro ci sarà qualche testa di cazzo, ma non è che non ce ne siano anche tra di noi… lo si vede da certi commenti
Matera, tragedia della solitudine: muore clochard nel parco di via Marconi A Matera si consuma un’altra vicenda tragica fatta di solitudine e della emarginazione. Questa mattina, nel piccolo parco di via Marconi che costeggia le mura dello stadio, è stato ritrovato privo di vita il corpo di un uomo, di 61 anni, materano, che, senzatetto, era solito riposare su una panchina nei pressi, in silenzio e con discrezione, nell’indifferenza dei passanti. Qualcuno, però, questa mattina, resosi conto di quanto accaduto ha allertato la Polizia locale che, intervenuta insieme ai medici del 118, non ha potuto far altro che prendere atto del decesso.
Nessuno dei falsi buonisti che spesso “accolgono” i clandestini soltanto per interessi di tasca si è indignato nel vedere morire un italiano di Matera? Lui non aveva “un letto”, un “pasto” una casa, un tetto, un posto letto in un hotel, le sigarette, la scheda telefonica, e circa tre euro al giorno per le “spese” voluttuarie. Lui non aveva neanche il coraggio di protestare tanto non l’avrebbe ascoltato nessuno!
Se quello che scrivi non fosse intriso di pregiudizi avresti citato anche la morte di un rumeno, in modalità simili, avvenuta solo qualche settimana prima in quella che doveva essere la biblioteca comunale di San Giacomo. Ma te non interessa che sia stato un uomo a morire, a te interessa che fosse un italiano materano… forse perché di razza superiore?
Se vai a rileggere quell’articolo vedrai che il primo commento di sdegno è mio
Venendo a discorsi più costruttivi, sarebbe piuttosto ora che qualcuno trovasse una modalità per occupare questi ragazzi impiegandoli in lavori socialmente utili. Lo stare senza far niente non ha mai fatto bene a nessuno, e sono sicuro che la stragrande maggioranza di loro sarebbe ben disposto a ricambiare la ns. comunità dell’accoglienza che ricevono. Il tutto ovviamente sotto seri controlli perché non si cada in una sorta di sfruttamento
Qualcuno dovrebbe andare alla mensa di piccianello per vedere quante persone che una volta si chiamavano italiani di Matera ci sono! Poi invito a chi fa il furbo a girare per Matera chiedendo ai giovani che lavoro svolgono! Poi si chieda alle persone “buttate per strada” dalla Fornero a Matera quante sono E CHI LI DA DA VIVERE! Quanta gente non chiede perchè ha nel cuore la parola magica che si chiama “dignità”. Una volta l’italiano moriva per la patria, la costituzione e le sue Leggi. La bandiera rappresentava la MAMMA di tutti. Quindi il lavoro prima di tutto agli italiani, “AI MATERANI” ai tanti disoccupati ed alle persone realmente in difficoltà. Ce ne sono tantissime. Poi aiutare il prossimo a tutti “gli uomini di buona volontà” – mettendo mano alla propria tasca – e non alle tasche dei contribuenti attraverso sotterfugi, cooperative e quant’altro. Se dire che bisogna aiutare prima gli italiani vuol dire essere razzista, beh io sono RAZZISTA.
Sig. Speranza, se c’è qualcuno che si arricchisce alle spalle di questi extracomunitari (non clandestini) perché prendersela con questi che forse non hanno scelto loro di venire a Matera? Perché trattarli come se per colpa loro c’è povertà a Matera? Hanno per caso loro fatto morire quella povera persona su una panchina di via Marconi? sono loro che hanno scritto la legge FORNERO? Non diamo colpe a gente che è “utilizzata” per produrre ricchezza a pochi e che chiedono solo servizi che l’italiano/materano avrebbe DOVUTO dare all’italiano/materano. E’ colpa di di quella classe politica corrotta che ha utilizzato noi materani arricchendosi illecitamente alle nostre spalle e stanno ancora liberamente in giro e che forse potrebbero avere a che vedere con questi centri di accoglienza. La mensa di Piccianello ed altri centri di distribuzione pasti da chi pensi che vengono sostenuti? Da quei politici? NOOOO!! sono sostenuti da materani che hanno “dignità” che nell’anonimato e forse anche con poche risorse finanziarie. In tutto questo gli extracomunitari cosa centrano? Perché prendersela con loro? Sono certo che noi al posto loro, nella loro terra, alle stesse condizioni di vita avremmo fatto lo stesso se non peggio. Non voglio fare l’avvocato difensore di nessuno e essere per qualcuno “patetico”, ma le rivendicazioni che stanno portando avanti le ritengo giuste e non hanno nulla a che vedere o che siano causa di quanto tu, giustamente, denunci.
Nino silecchia
Paro paro Salvini, roba da talkshow… sei già stato a Pontida? Oppure riempirai un’ampolla d’acqua dalla sorgente del Bradano per andarla a versare a Metaponto? XD
Sig. Arcor! da buon materano le dico che tutte le “voci” vanno rispettate. Per questo rispetto anche la sua. Non la condivido. Io da estraneo della politica non ho da simpatizzare con chi ha governato per un pò di anni e nulla ha fatto per il lavoro. Anzi la cronaca insegna che i padri di quel partito salvo opinioni contrarie sono “delinquenti”. Rimarco che le persone che entrano nel nostro Paese illecitamente non avendone titolo, tranne i “rifugiati”, si chiamano “clandestini”. In Italia essere clandestino è sinonimo di reato atteso che non è stato mai abrogato ed è prevista l’espulsione.
In tutti i paesi occidentali e non, anche in Africa, se non si ha titolo per rimane sui propri territorio sei considerato clandestino e la Legge attraverso i propri servizi provvede al rimpatrio. Non capisco la stranezza tranne il rispetto della legislazione dei singoli paesi.