Il 4, 5 e 6 settembre 2015, per il quinto anno consecutivo, Matera ospitaMateradio: tre giornate in cui le trasmissioni del palinsestodi Radio3 vengono trasmesse in diretta dalla città dei Sassi.
Proseguendonella linea intrapresa sin dal primo anno di programmazione di Materadio, il MUSMA presenta un evento speciale, concentrato nei tre giorni della Festa di Radio3, per accogliere degnamente uno degli avvenimenti di punta del programma culturale della designata capitale europea della cultura per il 2019.
I riflettori saranno quest’annopuntati sulla video arte: nella sala 7 di Palazzo Pomaricisi potrà assistere, a partire dal 4 settembre, alla proiezione di DRAFT 02. PerformingVideoart&Music, una mostradelle opere di dieci tra i più importati videoartisti del panorama italiano attuale, musicate da Materelettrica, il team diallievi della scuola di musica elettronica del Conservatorio “E. Duni” di Matera.
Presentato in anteprima al MUSMA, in versione live, il 16 maggio scorso, in occasione della Notte europea dei musei, DRAFT 02. propone, per la seconda edizione, un nuovo gruppo di video artisti selezionati da Silvia Grandi – Michele Bernardi, Silvia Camporesi, Rita Casdia, Audrey Coïaniz, Patrizia Giambi, Marcantonio Lunardi, Marco Morandi, Christian Niccoli, Giovanna Ricotta, Saul Saguatti – che presentano altrettanti video d’arte sui quali i musicisti selezionati da Fabrizio Festa, – Massimo Bonuccelli, Raffaele Catiniello, Marco Carmentano, Gianpaolo Cassano, Antonio Colangelo, Roberto Di Bello, Fabrizio Festa, Maria Vincenza Franco, Bruno Friolo, Marcello Laquale, Gianpaolo Lomurno, Mirko Macina, Davide Pantaleo, Lucia Patrono, Francesco Rondinone, Andrea Salvato, Costantino Temerario, Donato Tranquillino, Manuel Tricarico – hanno creato sonorità e musiche inedite, adatte ad interpretarne le immagini, arricchendole di spessore emotivo.
Nato nel 2010,il progetto DRAFT 02, riprendendo il significato letterale del termine,che in inglese significa “bozza”, indica qualcosa di variabile, improvvisato e soprattutto inedito, come le musiche composte di volta in volta da musicisti diversi sulle immagini di video d’arte.Prosegue, dunque, l’indagine del Museo di Scultura Contemporanea della città dei Sassi sudue dei linguaggi più frequentati e apprezzatidel mondo dell’arte contemporanea, la musica e la video-arte.
I video selezionati rappresentano diverse modalità espressive, al fine di non creare un tappeto visivo omogeneo, ma una compagine di generispesso dissimili tra loro: da quello filmico-narrativo alla reinterpretazione del documentario, dall’animazione digitale alla gestualità performativa.
Accompagnate da composizioni elettroacustiche elaborate con i più vari strumenti, dai più moderni sintetizzatori analogici al basso elettrico, fino ai classici flauto e clarinetto, scorrono immagini che raccontano il mondo contemporaneo con le sue contraddizioni e la sua precarietà, la fragilità dell’uomo sospeso tra il vuoto e il pieno, tra fallimenti e necessità di riscatto. L’alienazione e la solitudine della società contemporanea vengono messe a fuoco da immagini che da nitide possono improvvisamente diventare sfocate e da un sonoro che segue attentamente la narrazione visiva e diventa co-protagonista delle opere video.
I video saranno proiettati nei giorni 4, 5 e 6 settembre negli orari di apertura del museo: 10-14/16-20.
Materelettrica, team nato all’interno della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio “Duni”di Matera, si dedica parimenti a ricerca in ambito elettroacustico, performance e design (Music eSound Design) nei diversi settori legati alla produzione artistica e all’applicativo sonoro industriale.La diversificazione delle attività ha permesso a MaterElettrica di sviluppare da un lato un’articolataattività in settori che vanno dal Music Design alla sonorizzazione performativa, dall’altro di spaziarenel contestodella programmazione ed elaborazione di soluzioni digitali per le diverse esigenze, sia artistiche siaapplicative, legate alla composizione musicale ed alla sonorizzazione. MaterElettrica, dunque, è attiva tanto come ensemble (già ospite d’importanti festival e teatri), quanto come teamdi produzione e ricerca, in un fecondo intersecarsi tra arte e tecnologia.