“La Giunta sa bene che il DDL approvato con il nostro voto contrario nell’ultimo consiglio prima delle ferie risponde solo all’esigenza di allineare la normativa regionale vigente sulle “misure di salvaguardia ambientale in materia di gestione del ciclo dei rifiuti” alla recente sentenza della Corte Costituzionale che imponeva il trattamento dei rifiuti prima della collocazione in discarica e che dunque l’emergenza rifiuti, in particolare nel Materano, è solo rinviata di qualche mese”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio che aggiunge: “il ritorno alla normalità dei servizi di raccolta dei rifiuti che, specie in piena stagione estiva con i cumuli davanti ai cassonetti e nei pressi dei lidi hanno rappresentato a Metaponto un grosso problema, soprattutto di immagine, purtroppo è destinato a durare poco. La discarica di Pisticci, come è risaputo, non ce la può fare a smaltire tutto come l’impianto Fenice non può essere la soluzione definitiva per i problemi della città di Matera con il futuro sempre più incerto per la discarica del borgo La Martella. Per questo, ritorna d’attualità – evidenzia Castelluccio – la tesi di smaltire in Puglia i nostri rifiuti con un aggravio di costi da scaricare sui bilanci dei Comuni e di conseguenza sull’utenza. Del resto è stata la stessa Provincia di Matera ad ammettere questa evenienza come si trattasse di una scelta obbligata”.
Il consigliere di Fi ricorda che “il dettato normativo voluto dalla Giunta continua ad invocare l’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti, e nelle more, nel rispetto dei principi di autosufficienza, prossimità e specificità, potranno essere autorizzati: gli impianti di trattamento-smaltimento di rifiuti previsti dai vigenti strumenti di pianificazione; gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti inerti, nonché gli impianti di recupero di rifiuti, ivi compresi quelli pericolosi; gli ampliamenti di impianti di stoccaggio e/o trattamento e/o smaltimento di rifiuti urbani indifferenziati e loro frazioni derivanti da processi di separazione successivi alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, in impianti in esercizio, ancorché non previsti dalle pianificazioni di settore, con esclusione di termovalorizzatori. Non hanno quindi importanza le raccomandazioni dell’Unione Europea che ci chiede di ridurre i rifiuti e aumentare la raccolta differenziata e la denuncia di almeno 422 discariche illegali in Italia, tra cui quella di Matera/Altamura Sgarrone, a conferma della gravità della situazione nel materano. La questione centrale da affrontare resta pertanto quello di mettere mano ad Piano ampiamente superato in modo da non procedere a provvedimenti di deroga autorizzando nuovi impianti di smaltimento, trattamento e di recupero, a cominciare dalle strutture di Pomarico e di Tricarico”.
Ago 31
quanta confusione!Castelluccio vada a dopo-scuola e non è la prima volta che le ho dato questo consiglio