Antonio Digioia, consigliere comunale Movimento 5 Stelle Miglionico ha inviato una nota per esprimere la posizoine del movimento rispetto al piano delle alienazioni 2015 del Comune. Di seguito la nota integrale
In merito all’odg riguardante la modifica ed integrazione al piano delle alienazioni 2015. Provvedimenti conseguenti il voto del Gruppo Consiliare del M5S Miglionico non può che essere contrario per una semplice e chiara questione di principio:
Mettere in vendita la terra pubblica per far cassa, vuol dire farla scomparire dal nostro patrimonio pubblico e non considerala quello che effettivamente è: un bene comune.
Correndo anche il rischio di darla anche in pasto a chi su quella terra vuole eventualmente speculare .
La nostra scelta non è isolata ma è comunque frutto di una posizione politica ben definita anche a livello parlamentare.
Infatti, appena insediatosi in Parlamento, il M5S ha presentato una proposta di legge che modifica l’articolo 66 del decreto “Salva Italia” emanato dal Governo Monti, ridefinendo la possibilità, da parte dello Stato, di disporre dei propri terreni agricoli e prevedendo canoni di locazione dei terreni ad hoc per i giovani agricoltori.
La soluzione individuata dal M5S è, quindi, quella dell’affitto dei terreni agricoli – come individuati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – riservando ai giovani agricoltori (come definiti dal Regolamento CE n. 1698 / 2005 del Consiglio del 20 settembre 2005) una percentuale non inferiore al 25% del totale degli stessi terreni.
Nella proposta di legge viene imposto, inoltre, il DIVIETO di utilizzare tali terreni con uno scopo diverso da quello agricolo e di tutelare e promuovere metodi di agricoltura biologica basati su sistemi agro-ecologici e destinati esclusivamente a scopi alimentari.
In particolare, sempre nella stessa proposta di legge si prevede il divieto assoluto di coltivare sul terreno locato piante geneticamente modificate, anche a fini sperimentali.
Inoltre, è prevista la possibilità di poter destinare i terreni agricoli demaniali ad attività di agricoltura sociale.
Tra i criteri individuati vi è anche quello di prevedere che la durata della locazione sia adeguata ai cicli biologici naturali. Concedendo i propri terreni in locazione, tra l’altro, l’Ente pubblico può permettersi la possibilità, qualora un’idea non dovesse funzionare, di dare ad altri aspiranti lo stesso terreno.
Quindi in definitiva la nostra posizione è quella di garantire l’accesso alla terra per promuovere l’occupazione e lo sviluppo del settore primario ma senza vendere il patrimonio pubblico.
Per quel che concerne invece la vendita degli immobili e quindi dei locali comunali specialmente se ricadenti nel perimetro cittadino del Comune ribadiamo la nostra contrarietà come gia volte manifestata in quanto molti di questi immobili potrebbero essere utilizzati per scopi sociali ( pensiamo ad un centro anziani o per bambini ) o anche per far fronte ad esigenze umanitarie o di temporanea accoglienza per famiglie in difficoltà per tanti svariati motivi.
Per questi motivi voteremo contro l’approvazione del piano delle alienazioni 2015.
No alla vendita delle Terre Pubbliche. SI alla custodia e cura dei beni comuni.
Antonio Digioia, consigliere comunale Movimento 5 Stelle Miglionico
ragazzo di m5s arriviamo con 40 anni di ritardo. Certe cose non le diceva più neppure l’Unità nel 1976 all’epoca del compromesso storico e della legge di riforma degli Entri di Svuiluppo. AGGIORNIAMOCI!!!!!!!!! In quelle norme è tutto scritto, forse inapplicato. c’era anche la formazione della PPC- non è qulacosa che si mangia- ma la Piccola Propreità Contadina. E mo??????????