La “irragionevole e diseconomica decisione da parte di Acquedotto Lucano spa di costituire una società di progettazione”, “Acquedotto Lucano Progettazione Srl”, è alla base della segnalazione della Guardia di Finanza alla Procura regionale della Basilicata della Corte dei Conti di un danno erariale negli ultimi cinque anni di oltre cinque milioni di euro. Le Fiamme Gialle, in totale, hanno segnalato alla Corte dei Conti anche dieci persone.
Consigliere regionale Gianni Leggieri del Movimento 5 Stelle commenta la notizia apparsa sul quotidiano on line Basilicata24 relativa al danno erariale AQL: “Siamo alle solite”.
La notizia apparsa sul quotidiano on line “Basilicata24” non fa che confermare quanto denunciato in numerose occasioni dal Movimento 5 Stelle di Basilicata. La nostra Regione si caratterizza per una spesa pubblica troppo elevata, una spesa fatta di sprechi e di una gestione sconsiderata del denaro pubblico.
Sono tante le anomalie riscontrate nella gestione da parte di enti e società partecipate, anomalie che non rappresentano una eccezione per il sistema Basilicata ma, piuttosto, una regola. Così, l’ultimo episodio balzato agli onori della cronaca non stupisce e rappresenta l’ennesima conferma di una situazione ormai insostenibile che meriterebbe un intervento deciso da parte della politica regionale.
Scoprire che Acquedotto Luano Spa avrebbe determinato un danno erariale di circa 5 milioni di euro attraverso una gestione non certo lineare delle attività di progettazione non stupisce più di tanto. Certo, si rimane a bocca aperta quando si approfondisce la questione e si capisce cosa si arriva ad inventarsi per meglio “sperperare” i soldi dei contribuenti. Addirittura AQL ha pensato bene di mettere in piedi una società di progettazione con lo scopo di fornire prestazioni unicamente nei confronti della partecipante (ovvero la stessa AQL), al solo fine di affidarle l’intera fase di progettazione nell’ambito della realizzazione delle opere di gestione del sistema idrico integrato della Regione Basilicata.
Una decisione che ha comportato un incremento dei costi. Costituire una nuova società infatti significa sostenere dei costi per il personale e per gli amministratori. Ma, soprattutto, non ricorrere al metodo dell’affidamento degli incarichi mediante gara, vuol dire non usufruire del ribasso associato all’evidenza pubblica.
Se a questi elementi già molto significativi, aggiungiamo gli incentivi elargiti nel corso degli anni al personale, comprendiamo bene le ragioni del danno erariale determinato.
Purtroppo, nella nostra Regione la storia si ripete. Sono mesi che chiediamo interventi seri da parte della politica sui bilanci della partecipate. Sono mesi che chiediamo più trasparenza e maggiore attenzione e controllo sulla spesa pubblica.
Così quella presentata questa mattina è l’ennesima interrogazione del Movimento 5 Stelle di Basilicata con la quale chiediamo alla Giunta regionale chiarimenti sull’ennesima vicenda denunciata. Una interrogazione volta a raccogliere risposte chiare non solo su quanto è accaduto, ma anche rispetto a cosa si intenda fare per evitare il ripetersi periodico di tali situazioni. Un danno erariale di 5 milioni di euro non è poca roba, soprattutto in questo periodo storico di grande crisi economica che costringe anche al Regione Basilicata a tagli di ogni tipo a danno dei servizi. Ogni spreco rappresenta una risorsa in meno per un servizio utile ai cittadini lucani e per questa ragione abbiamo il dovere di vigilare affinché la storia di questa Regioni cambi.