Il Vice Ministro alle infrastrutture e mobilità Riccardo Nencini a Matera. L’incontro istituzionale si è svolto nella sala Mandela del Comune di Matera. Ad accogliere il vice di Del Rio il vice sindaco di Matera Giovanni Schiuma, il presidente del Consiglio Comunale Angelo Tortorelli, l’assessore comunale alla mobilità del Comune di Matera Valeriano De Licio, l’assessore regionale ai trasporti Enrico Berlinguer e il sindaco di Melfi Livio Valvano.
In sala anche numerosi rappresentanti delle associazioni datoriali, del mondo agricolo e delle piccole e medie imprese, il direttore delle Fal Matteo Colamussi, il direttore del Cotrab e diversi esponenti del mondo sindacale.
Schiuma e Delicio hanno ricordato a Nencini le ataviche carenze sul piano infrastrutturale che riguardano la città di Matera. Dopo aver conseguito il titolo di capitale europea della cultura nel 2019 la città dei Sassi chiede quindi al Governo infrastrutture strategiche per avere una mobilità ordinata, da paese civile, in modo da meritare quel ruolo riconosciuto a livefllo internazionale.
La “provocazione” a Nencini parte da un titolo dell’ultimo numero de “L’Espresso”: il Sud è scomparso. E’ cosi? Nencini fa una premessa: “Matera la conosco bene perchè in un altra vita, tempo fa, facevo lo storico e ho visitato nuovamente questa città quando era in corsa per il titolo di capitale europea della cultura. Era in competizione anche con Siena e per me che sono di Firenze potete immaginare con quale gaudio ho registrato la vittoria di Matera anche a scapito di Siena. Battute a parte quando Matera ha stata scelta per rappresentare l’Italia in questa competizione sono arrivate tantissime richieste di incontri in Basilicata. Posso dire che sono stati predisposti i piani di lavoro e adesso dobbiamo approfondirli per completare le opere che si possono realizzare entro il 2019. Partiamo dalla questione della pista Mattei. In Italia abbiamo un numero eccessivo di aeroporti, 107, dobbiamo arrivare a 38. Pensate che Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia fanno registrare il maggior traffico aereo, se aggiungiamo anche Ciampino, Linate e Bergamo Orio al Serio si raggiungono i 4/5 del traffico aereo italiano. Dei 38 aeroporti che dovranno restare attivi sono 12 quelli strategici. Gli altri 69 rimangono fuori. Ora in quelle regioni dove non ci sono scali aeroportuali, e tra questi anche la Basilicata, si dovranno fare valutazioni di carattere economico. Quindi per la Pista Mattei è possibile l’inserimento nella lista dei 38 scali nazionali se si manifesteranno le condizioni economiche che saranno definite.
Poi ci sono gli altri due capitoli, il trasporto su ferro e quello su gomma. Per quando riguarda quello su gomma Regione e Anas hanno stabilito un accordo per proseguire i lavori della Bradanica. L’Anas si è impegnata a risolvere il contenzioso con l’azienda che non ha proseguito i lavori entro il mese di settembre e a completare la Bradanica entro dicembre 2016. Poi sono disponibili 54 milioni di euro per la Potenza-Metaponto, per la complanare sulla statale 99 Matera-Altamura e si dovranno trovare i finanziamenti per la Matera-Ferrandina. In proposito sono stati già recuperati 2 milioni e mezzo di euro per finanziare il progetto.
Per le ferrovie abbiamo 200 milioni di euro per la Potenza-Foggia, la possibilità di recuperare un’ora e un quarto nella tratta Potenza-Roma attraverso l’acquisto di treni più veloci grazie ad un finanziamento disponibile di 50 milioni di euro e poi abbiamo l’accordo con le Fal per definire il pacchetto delle opere da realizzare. Abbiamo anche il progetto della tratta Battipaglia-Foggia-Potenza-Metaponto, la Napoli-Bari e la Palermo-Messina-Catania e voi direte dove recuperiamo i soldi? Sono disponibili fondi comunitari della misura Pon 2014-2020 per 5 scacchiere: 2 in Sicilia, ad est e nella zona occidentale, una in Campania, una in Puglia e una a Gioia Tauro. Poi abbiamo 13 miliardi del Pon 2014-2020 che dovranno essere spesi entro il 31 dicembre 2015. Inoltre possiamo recuperare fondi dalla legge di Stabilità grazie agli incentivi fiscali per il Sud. Attualmente il rapporto Pil/deficit è al 2,7%. Premesso che non possiamo sforare il 3% abbiamo fondi di riserva interessanti, parlo di qualche miliardo da destinare alle infrastrutture. Devo ricordare che fino al 2008, prima che la crisi internazionale travolgesse anche il nostro Paese il Sud è cresciuto il doppio rispetto al Nord, poi con la crisi il reddito medio di un cittadino del Sud è tornato ad essere poco più della metà rispetto a quelli del Nord. Purtroppo ci sono problemi infrastrutturali nel Mezzogiorno che nessun Governo può risolvere nel giro di qualche mese, a causa di una serie di criticità come l’evasione e il sommerso, che raggiungono livelli più alti rispetto ad altre aree del nostro Paese”.
Michele Capolupo
CASTELLUCCIO (FI): ANCHE A ZANARDELLI NELLA TAPPA DI MATERA DEL VIAGGIO 1902 FU CONSEGNATO UN MEMORANDUM
“Come raccontano gli storici al Presidente Zanardelli nella tappa a Matera del memorabile viaggio in Lucania, il 25 settembre 1902, furono consegnati quattro memorandum che la città aveva preparato, tra i quali uno dedicato ai problemi di comunicazioni e trasporti. A 113 anni da allora non vorrei che le indicazioni trasmesse al vice ministro Nencini sulle tante disconnessioni infrastrutturali che subiscono da più di un secolo Matera e la provincia seguano lo stesso percorso”. Lo afferma il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) per il quale “il rappresentante di questo Governo repubblicano ha promesso grandi opere ed ha parlato persino di progetto che sarebbe già finanziario per la linea ferroviaria Matera-Ferrandina. Io invece sono rimasto alla comunicazione del Presidente Pittella sull’orientamento della Giunta di scartare la soluzione del vecchio progetto di connessione con Ferrandina, riservandosi di presentare a breve un nuovo progetto alternativo. E’ dunque intollerabile continuare ad ascoltare promesse ed ancora di più sostenere che la Basilicata può contare su risorse ingenti che in più di un secolo non ha mai conosciuto. Una sana lezione di concretezza e di pragmatismo viene ancora una volta da chi rappresenta le piccole e medie imprese, la Confapi materana che con la fotografia della situazione penalizzante specie per chi fa impresa ha presentato proposte da realizzare a breve, medio e più lungo termine. Il gap infrastrutturale, come sa oltre a Nencini il Ministro Delrio che pure solo qualche tempo fa a Matera non ha risparmiato promesse, è diventato ormai da decenni il primo ostacolo insormontabile che si oppone all’ “’altro Sud” che esprime forti potenzialità, localizzato in aree non caratterizzate da eccessiva edificazione, elevato pregio naturalistico e ricco patrimonio storico-culturale, di produzioni alimentari e di artigianato di qualità. Un ostacolo che nell’area commerciale e industriale di Matera si scarica sulle piccole e medie imprese, che resistono alla crisi, proiettate verso la Puglia e che continuano a sperare nel raddoppio della strada statale per Bari. E’ il caso di ricordare la lettera di un imprenditore di Matera al Presidente della Repubblica per squarciare il velo del formalismo di impegno politico-istituzionale imprimendo una svolta. Questa volta occorre uscire dal rituale di incontri con un cronoprogramma di azioni da mettere in campo ciascuno per la sua parte di responsabilità, di cui periodicamente chiedere conto. Quanto all’Assessore Berlinguer e al Presidente Pittella che alzano la voce in sede di Conferenza delle Regioni facciano pesare i problemi delle nostre imprese e non si limitino alla protesta formale. La Regione, inoltre, deve chiedere al Governo di poter avere voce in capitolo sulla nuova strategia di programmazione , soprattutto nella misura in cui quest’ultima vada attuata non solo all’interno della nuova trovata del Premier il Masterplan per il Sud, ma anche nell’ambito dei contratti di programma, del PON, dei POR, del Piano Aeroporti e del Piano Porti”.
La fotogallery dell’incontro con Nencini (foto www.SassiLive.it)
Solo aria fritta! Purtroppo…..nessuna certezza, solo promesse,vedremo…i soldi in parte ci sono….l’anas si è impegnata….quante volte abbiamo sentito queste parole?
In altri termini, ci va già bene se finiscono la bradanica. Poi arriveranno altri soldi alle fal per mettere un po’ di pepe al culo alla freccialumaca. Insomma siamo alle solite. Lo stesso livello di impegno avrebbe fatto dell’expo una fiera di paese…
beh una considerazione occorre a prescindere dalle stratosferiche risorse promesse ma che non ci sono.