Piero Scutari, presidente Centro Studi Turistici Thalia: “Crediamo di più su potenzialità aeroporto di Salerno”. Di seguito la nota integrale.
A costo di essere controcorrente, ma come Centro Studi Turistici Thaliacrediamo di più sulle potenzialità dell’aeroporto Pontecagnano-Salerno. Purtroppo, nessuno ha detto niente sul fatto che Salerno viene finalmente inserito nel piano nazionale come strategico. Adesso è il momento che la Regione Basilicata si muova e faccia pressione affinchè finalmente a Salerno si realizzino quei lavori necessari per completare l’allungamento della pista. Contestualmente si deve studiare un piano logistico utile alla Basilicata, migliorare lo svincolo autostradale, creare una fermata sulla linea ferroviaria in modo da poter poi raggiungere a piedi lo scalo (ricordo che la linea Potenza-Salerno e Maratea-Salerno passano a pochi metri dalla recinsione dell’aeroporto), sincronizzarsi tra trasporto gomma- rotaia e voli, essere presenti e partecipi alle contrattazioni con le compagnie aeree, in modo da ottimizzare orari voli in sintonia con collegamenti da e verso la regione Basilicata.Tutto questo può dare un contributo vero allo sviluppo della Basilicata occidentale, che è l’area che soffre di più.La Regione Basilicata non può stare fuori da questa scacchiera e deve essere presente con suoi uomini, capaci e competenti sia del settore aeroportuale che turistico. Non si sottovaluti che oggi il turismo in tutte le regioni meridionali messe insieme raggiunge quasi 24 milioni di pernottamenti l’anno che, per avere un’idea del suo potenziale inespresso, sono leggermente superiori a quanti ne realizza solo l’isola di Creta (19 milioni) o la Costa Azzurra-Provenza (21 milioni). E’ evidente che una piccola regione come la nostra che non ha aeroporti e porti deve fare rete innanzitutto con Puglia e Campania. Mi pare particolarmente significativo, in proposito, l’inserimento della città di Matera nel programma delle crociere di punta da parte della compagnia Azamara che può aprire un nuovo capitolo dell’indotto del turismo delle crociere fatto principalmente di escursioni. Anche una visita di poche ore ai Sassi di Matera dei croceristi ha un ritorno immediato per l’economia locale e a breve-medio di immagine ed attrazione perché, come confermano le statistiche, i crocieristi tornano nel luogo di escursione considerato suggestivo.
Analogo ragionamento si può fare con il porto di Salerno interessato da progetti e programmi di crociere e per le strutture aeroportuali di Bari e Napoli, sempre in attesa del rilancio di operatività dell’aeroporto di Pontecagnano-Salerno.
Per gli operatori turistici lucani non si tratta certo di una novità: in passato sono state tante le iniziative di cataloghi e pacchetti di soggiorno che specie per i turisti stranieri abbinano visite-pernottamenti, per fare alcuni esempi, a Capri-Pompei e a Maratea (per il mercato russo) e Bari-Alberobello a Matera. La questione centrale è quella di superare l’episodicità dell’iniziativa magari affidata esclusivamente al coraggio imprenditoriale di albergatori e agenti di viaggio e Tour Operator lucani per arrivare ad un prodotto “turismo al Sud” dal quale la Basilicata ha tutto da guadagnare in termini di attrazione di nuovi target di visitatori. Si ricordi che il turista non può sprecare mezza giornata solo per raggiungere Matera o comunque la Basilicata e solo l’aereo, tra l’altro con voli a costi scontati, garantisce fine settimana e il business delle vacanze brevi.
Non sono per nulla d’accordo. La Regione Basilicata poteva e doveva attivarsi per un aeroporto lucano, ci eravamo vicini, ma come al solito è mancata la volontà politica, sempre condizionata da quel campanilismo stupido che va la di là di quello per così dire folkloristico popolare. Il tira e molla tra la pista Mattei e chi voleva il potenziamento di Pontecagnano, snobbato persino dalla regione Campania, ha prodotto il nulla, come al solito.
Allora, dite che Salerno è stato inserito come strategico nel piano nazionale. Perchè allora non ci pensa la Regione Campania? Se è strategico usufruirà dei fondi che saranno appositamente stanziati per il piano nazionale. Le soluzioni che voi proponete mi sembrano un tantino sbilanciati verso la fascia tirrenica della nostra regione. Parlate di svincoli autostradali, mentre l’altra fascia, quella verso la provincia materana, ha solo strade tipo montagne russe, sempre per l’incapacità dei nostri politici di avere una visione globale della regione e non soltanto campanilistica tendente a curare solo il proprio orticello.
Nonostante Matera 2019, le infrastrutture sono del tutto inadeguate, soprattutto quelle di cui dovrebbe farsi carico la politica. La ferrovia. Chiedete una fermata per raggiungere a piedi lo scalo, noi cosa dobbiamo raggiungere a piedi, Bari? Ferrandina? Per fortuna l’imprenditorialità turistica materana e della provincia, non è rimasta a guardare, e, se Matera 2019 avrà un segno positivo lo si deve solo a loro. La politica si sta dileguando, quella regionale, per non parlare di quella locale, stranamente completamente assente, probabilmnete non credono ancora ai loro occhi per il successo insperato.
Ma tornando al turismo, è vero, il turista non può sprecare mezza giornata solo per raggiungere Matera, ma come stanno le cose nemmeno la vostra proposta risolverebbe il problema. Quanto ci impiegherebbe il turista da Pontecagnano a Matera? 250 Km. al contrario se si fosse puntato su un areroporto lucano, l’areo sarebbe veramente stato di aiuto, sia alla provincia di Potenza che a quella di Matera.
Da quello che ci viene detto, la pista Mattei di Pisticci Scalo potrebbe ancora essere utilizzata per il traffico minore, allora attrezziamoci e combattiamo uniti affinchè una volta tanto i nostri politici dirottino…la loro attenzione su questa pista per un aeroporto turistico a vantaggio di tutta la Regione.