Un quadro normativo nuovo che va dalla nuova disciplina delle mansioni, ai nuovi contratti part time, a tempo determinato o parziale senza dimenticare i diritti dei lavoratori e le necessità delle pmi.
Numerosi i temi sul tavolo del convegno promosso da Cna e Associazione “Statuto dei lavoratori” che oggi, domenica 6 settembre, ha affrontato il jobs act alla luce del riordino in atto nel corso dell’incontro che si è svolto nell’area convegno di Matera è fiera.
“Possiamo fare tutte le leggi che vogliamo – spiega il presidente regionale di Cna, Giovanni Coretti – ma se il alvoro non c’è, non ci sono passi avanti. Non basta pensare ai nuovi assunti, lo sguardo deve rivolgersi anche a garantire la forza lavoro già esistente. Il jobs act non risolve nulla – aggiunge – da gennaio 2016 che succede? Le agevolazioni sono previste fino a dicembre”.
Più ottimista Valentina Di Berardino, responsabile dell’uffiico mercato del lavoro di Cna nazionale, che intervenendo ai lavori ha spiegato: “La valutazione complessiva è positiva anche secondo i dati del nostro Osservatorio del mercato del lavoro che registrano un aumento dell’occupazione. Segnali positivi sono legati a più ordini dai fattori, dall’approvazione del decreto sul contratto a tempo determinato a tutele crescente e gli sgravi contributi. Nei giorni scorsi sono stati approvati gli ultimi decreti di attuazione della delega e proprio quello sul riordino degli ammortizzatori sociali riguarda le piccole imprese e ai fondi di solidarietà bilaterali – ha aggiunto – Ci auguriamo che i segnali che giungono dal centro nord vengano mutuati al sud. Le potenzialità ci sono”.
Tra gli interventi, quello di Alessandro Ventura dell’associazione Statuto dei lavoratori che in apertura dei lavori ha sottolineato lo spirito centrale dell’attività, basata sulla divulgazione dei temi legati al diritto del lavoro e alla crescita delle persone.
Il prof. Roberto Voza, professore di diritto del lavoro al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari ha analizzato la nuova disciplina delle mansioni e l’attenuazione dei vincoli che ne consegue, sottolineando tra l’altro che scompare la cosiddetta equivalenza professionale. “La tendenza – ha spiegato – della contrattazione collettiva è di consentire livelli e aree di inquadramenti dai confini molto ampi”.
Il contratto a tempo parziale è stato invece al centro dell’intervento dell’avvocato Claudio De Martino per il quale, oggi, si tende a ridurre gli spazi per il contratto collettivo. “Il part time – ha detto tra l’altro – è stato unificato in una nuova definizione”.
Uno sguardo a 360 gradi sul mercato del lavoro e le dinamiche lo muovono alla luce delle nuove normative è stato poi affrontato negli altri interventi moderati dal presidente di Cna regionale, Giovanni Coretti.