Presentato questa mattina in Regione il programma della sesta edizione della Summer School “Pensiero Responsabile/Turismo Responsabile”, che prenderà il via a Maratea dal 23 al 26 settembre prossimi. La novità di quest’anno è rappresentata dal sostegno fornito dalla Fondazione Eni Enrico Mattei che affiancherà nell’iniziativa lo Iasem (Istituto Alti Studi Euro Mediterranei). Una trentina le domande di partecipazione pervenute da diversi paesi europei ma anche oltre i confini continentali: dall’India alla Cina. Una classe internazionale di una quindicina di partecipanti selezionati dalla Fondazione Eni Enrico Mattei, seguirà lezioni frontali in inglese sulle maggiori tematiche della geopolitica nel Mediterraneo, supportati da strumentazioni tecnologiche avanzate. Un’iniziativa che trova il sostegno della Regione Basilicata perché rientra nel programma e nella visione politica che l’amministrazione ha sempre manifestato. La Basilicatacome ponte tra il Nord Africa e il Nord Europa attraverso la promozione della cultura e la valorizzazione delle eccellenze lucane. Il 23 settembre ci sarà l’accoglienza dei partecipanti, il 26 settembre per la giornata conclusiva, la conferenza finale alla presenza di personalità internazionali. La Summer School è entrata a far parte del Network “Mediterranean Common House”, presentato dal Parlamento europeo lo scorso 21 aprile, al quale hanno aderito 14 partner tra cui anche cinesi, fortemente interessati alle dinamiche mediterranee, ai problemi legati della geopolitica e all’economia sviluppatasi lungo la via della seta.
Elio Manti, dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione, salutando l’iniziativa, ha ribadito che la Basilicata, oltre ad essere regione cerniera da un punto di vista geopolitico nel Mezzogiorno, è anche lo snodo dei flussi economici che attraversano il Mediterraneo da est a ovest. “Per questo è importante – ha detto – elaborare un pensiero sul Mediterraneo che possa connettere, ricostruire la trama che ha caratterizzato le relazioni mediterranee nei secoli. Il presidente Pittella ha sempre manifestato – ha detto ancora – che i flussi migratori, non sono un problema ma una risorsa demografica. Sulle politiche dell’accoglienza, la Basilicata è stata la prima ad annunciare la volontà di raddoppiare la presenza dei profughi nel nostro territorio”.
“La Fondazione Eni Enrico Mattei – ha spiegato Angelo Bencivenga – porterà in questa edizione il valore aggiunto di un progetto sul turismo sostenibile dell’area mediterranea. L’Organizzazione Mondiale sul Turismo – ha sottolineato – ha stimato la presenza per il 2011 nei 29 paesi europei, di 306milioni di turisti , e le proiezioni per il 2030 sono ancora più incoraggianti, nonostante gli aspetti problematici quali il terrorismo. Per questo il contributo della Fondazione alla Summer School sarà quello di preservare lo sviluppo attraverso il turismo, oltre che con la cultura, nella consapevolezza reciproca di un confronto aperto nel quale l’emigrazione non è più vista come un problema”.
Giuseppe Papaleo, presidente dello Iasem, ha ripercorso le varie tappe della Summer School, nata in Basilicata nel 2010. “Una grossa sfida sull’internazionalizzazione e vetrina nelle dinamiche mediterranee. “Tra le novità – ha detto Papaleo – la collaborazione con la Feem sul progetto che abbiamo fortemente condiviso sul turismo sostenibile. In Basilicata nelle prossime giornate si dialogherà con paesi dove la struttura democratica non è ancora una realtà la Basilicata potrà dare il proprio contributo per mostrare ad altri paesi il proprio modello organizzativo”.