Mercoledì 16 settembre 2015 alle ore 12 nella sala Mandela del Comune di Matera è in programma la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo teatrale “La paura dell’uomo nero” , per la regia di Adele Paolicelli.
Lo spettacolo si terrà sabato 19 settembre, alle 20:30, al teatro Duni con protagonisti i cittadini ospiti del progetto SPRAR, su iniziativa della Cooperativa Sociale Il Sicomoro con l’Associazione Il Setticlavio e l’Associazione Tolbà. Ingresso 5 euro, prevendita presso il “Il Piccolo Duni” in via XX Settembre 14 a Matera, Tel. 0835.330541. L’intero incasso è destinato ai ragazzi attori dello spettacolo.
Cos’è lo SPRAR
SPRAR è la sigla del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati che, costituito da una rete di enti locali, si occupa di gestire i progetti di accoglienza integrata in favore dei migranti richiedenti asilo o rifugiati mediante l’accesso al Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. In ambito territoriale, enti
locali insieme alle realtà del terzo settore garantiscono interventi di “accoglienza integrata” prevedendo, oltre ad un supporto di tipo alloggiativo, anche misure di informazione, orientamento,
accompagnamento e assistenza, attraverso la costruzione di percorsi individuali di integrazione socio-economica.
A Matera il progetto territoriale di accoglienza è promosso e realizzato da oltre 15 anni dall’Amministrazione Comunale insieme alla Cooperativa sociale Il Sicomoro, in qualità di ente gestore che opera in partnership con l’Associazione Tolbà.
Lo spettacolo
“La paura dell’uomo nero” nasce dal laboratorio teatrale degli ospiti dello SPRAR di Matera realizzato dalla Cooperativa Il Sicomoro in collaborazione con l’Associazione Il Setticlavio.
Guidati da Adele Paolicelli, ideatrice e regista dello spettacolo è stato possibile dare vita ad un percorso arte terapeutico creato appositamente per innescare un processo di catarsi nell’attore, che scruta e osserva la propria paura in uno specchio posizionato alla giusta distanza tra sé stessi e il futuro, e per
fare il gioco della verità con lo spettatore, che come munito di occhiali a infrarossi riuscirà a vedere cosa c’è dietro l’oscurità del pregiudizio, dello stereotipo e della sua stessa paura.
Con questa rappresentazione teatrale vogliamo fare sì che il coraggio dell’attore e la disponibilità dello spettatore dialoghino, riscoprendo i valori propri dell’umanità, sperando che la nostra irrefrenabile voglia di raccontare induca alla riflessione tutti i cittadini, contribuendo alla ricerca della verità.