Gianni Rosa, consigliere regionle Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale su “Piano Coste”: la soluzione dell’erosione costiera deve partire da lì. La Regione ancora inadempiente”.
A distanza di oltre sei mesi dalla nostra interrogazione, con la quale abbiamo provato a sollecitare la Regione Basilicata affinché si adoperasse in tempi brevi per l’adozione del Piano Regionale Delle Aree Costiere, dobbiamo constatare l’inerzia della Regione. A febbraio scorso, nel rispondere l’Assessore Berlinguer aveva attribuito il ritardo nella redazione del Piano alla obsolescenza dei dati cartografici, datati 2012, e ci aveva assicurato la risoluzione di tale problema di lì ad un mese.
Ad oggi, tuttavia, ancora nulla. Per questo, siamo stati costretti a ritornare sulla questione e a sollecitare nuovamente la Giunta con un’ennesima interrogazione visto l’aggravarsi della situazione nell’area costiere ionica, soprattutto nel tratto del comune di Scanzano Jonico.
Ricordiamo che tale piano è uno degli strumenti fondamentali per pianificare gli interventi rivolti alla mitigazione del grave fenomeno di erosione costiera. Di fatto, dunque, la mozione approvata dal Consiglio regionale qualche giorno fa, è un buco nell’acqua. Senza il Piano coste, qualsiasi intervento non sarebbe risolutivo. Anzi, senza la giusta dimensione del problema, potrebbe essere addirittura dannoso.
È di questi giorni, la notizia che la spiaggia, in località Terzo Madonna, del comune di Scanzano Jonico praticamente è stata cancellata, zona in cui, tra l’altro, l’avanzare del mare ha distrutto anche decine di metri del canale di scolo attraverso il quale si liberano i terreni agricoli dalle acque piovane durante i periodi invernali o durante le violente precipitazioni estive.
Di conseguenza oltre ad essere stato pregiudicato il turismo, considerando che molti operatori non hanno potuto esercitare la loro attività, ora è a forte rischio anche quella di tanti agricoltori, in considerazione del fatto che i loro terreni rischiano di essere alluvionati ed invasi oltretutto dall’acqua marina, poichè sono ubicati cinque metri al di sotto del livello del mare.
Siamo convinti che l’economia della nostra Regione non può prescindere né dal turismo, né dall’agricoltura. Di conseguenza continuare prendere tempo nella redazione del Piano Coste significa arrecare un ingente danno al territorio ed ai Lucani.
Anche in questo, la rivoluzione pittelliana non si discosta dal passato.