“Mentre i piccoli Comuni lucani sono allo stremo in materia di finanza locale, la Ragioneria dello Stato ha pubblicato la ripartizione del fondo di 29 milioni (a suo tempo accantonati dal Fondo di solidarietà 2014) ai Comuni – in prevalenza piccoli e piccolissimi – particolarmente colpiti dai tagli della legge di stabilità 2015, in applicazione di un nuovo schema perequativo basato sulla differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard. Siamo ad una situazione di autentica “elemosina”: si va da 1000 euro a favore di Trecchina, a 2000 a favore di Bella, ai 5000 per Vaglio e Tricarico, 7000 per Grassano e Forenza, sino ad un massimo di 40mila a Grassano e 86mila a Palazzo San Gervasio, negli ultimi casi per far fronte a sentenze giudiziarie”. Lo riferisce la segreteria regionale della DC-Libertas Basilicata aggiungendo che “la situazione più grave si registra in quei Comuni alle prese con eventi calamitosi come Maratea (10mila euro per sisma 1982), Lauria (7mila), Oppido L. (5mila). Nelle aree marginali della nostra regione – continua la nota – si sta verificando un effetto domino per cui le mancate politiche per la cura del territorio causano spopolamento, e lo spopolamento viene preso a pretesto per la riduzione dei servizi, dai presidi sanitari agli uffici postali. Cosi’ i territori, insieme ai loro abitanti, restano sempre piu’ abbandonati a se stessi. E i danni si ripercuotono sull’intera economia regionale e sulla sicurezza anche delle citta’ più grandi e popolose. Di rilievo e da sostenere con l’impegno convinto della Regione e di tutti i Comuni è il ‘’progetto controesodo’’ avviato di recente dall’assemblea dei piccoli Comuni dell’ANCI, che ha l’obiettivo di portare in 30 anni a un aumento, da 10 a 15 milioni, della popolazione residente nei piccoli Comuni, avviando al contempo tutte le necessarie politiche di coesione territoriale’’. Per la DC-Libertas le priorità sono: “chiudere la stagione dei tagli verso i Comuni, superare il Patto di Stabilità sbloccando le risorse congelate, a fronte del superamento di Tasi ed Imu annunciata dal governo, garantire servizi sociali e civili specie nelle aree e contrade rurali che sono numerosissime nel nostro territorio”. Sul tappeto resta anche il nodo annoso del “superamento del Patto di Stabilità, ed in particolare dello sblocco delle risorse che in molti Comuni sono congelate a causa dei vincoli del patto di stabilità. Quegli avanzi di esercizio potrebbero essere messi in circolo e costituiscono una leva strategica per rilanciare gli investimenti oltre che garantire condizioni accettabili di qualità della vita specie per anziani e disabili”.
Set 24