Assegnati circa 9,7 milioni di euro ai Consorzi di Bonifica per la realizzazione di servizi essenziali quali schemi irrigui, manutenzione impianti ed esercizio dighe, opere di bonifica idraulica ed irrigue per l’esercizio 2015.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche agricole e Forestali, Luca Braia, ha approvato la ripartizione ai tre Consorzi di Bonifica dei fondi stanziati con la legge di Bilancio 2015 (ai sensi della Legge Regionale 06.99.2001 n. 33 in materia di Bonifica Integrale) per garantire in via prioritaria gli interventi necessari ad assicurare la funzionalità degli impianti irrigui, della connessa rete scolante e dei lavori urgenti per il ripristino e la manutenzione delle opere infrastrutturali.
Lo schema di ripartizione prevede circa 2,2 milioni di euro in più rispetto agli anni precedenti per le attività di manutenzione l’assegnazione dei fondi su tre capitoli di spesa al Consorzio di Bonifica Alta Val D’Agri, al Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano e al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto.
Circa 1,7 milioni di Euro vengono destinati alla realizzazione di schemi irrigui e connesse opere di bonifica per opere di adeguamento degli impianti irrigui, prioritariamente per gli impianti irrigui regionali, trasformazioni delle reti a cavallette in impianti tubati, applicazione di sistemi di misurazione delle acque erogate anche in relazione a possibili interventi per fronteggiare la emergenza idrica.
2 milioni sono destinati agli accordi tra Regione, Consorzi di Bonifica ed ENEL, 4 milioni di euro per gli oneri di gestione ed esercizio di dighe ed impianti irrigui e delle opere connesse per oneri di sollevamento acque ad uso irriguo.
Infine, finanziamenti per 2 milioni di euro per il ripristino e la manutenzione delle OO.PP. di bonifica e delle connesse opere strutturali.
I Consorzi potranno attingere ai finanziamenti dopo aver predisposto un programma illustrativo degli interventi individuati come priorità e tempo di esecuzione. Il programma e i progetti dovranno essere inviati al Dipartimento Politiche Agricole e Forestali, presso l’Ufficio Sostegno alle Imprese Agricole.
“Dopo il commissariamento di inizio legislatura – dichiara l’assessore Luca Braia – è cominciata una operazione di risanamento e di rimessa in efficienza di un ente che eroga servizi strategici e vitali per l’agricoltura lucana. La qualità delle reti che, solo per il Consorzio di Bradano e Metaponto sono lunghe 1600 Km, significa sicuramente meno spreco della preziosa risorsa acqua e la garanzia di sevizi essenziali per l’intero settore.
Risanare i bilanci e investire nel rifacimento e nella manutenzione delle reti e dei canali è un punto dolente da anni e che vogliamo, insieme al commissario Musacchio aggredire e provare a risolvere, consapevoli delle risorse e degli investimenti da mettere in campo.
Il trasferimento di 9,7 milioni di euro per i tre consorzi di Basilicata (+2,2 rispetto allo scorso anno) sono un importantissimo segnale, così come il pagamento degli arretrati a tutti i dipendenti che ora possono serenamente concentrarsi sulle qualità delle prestazioni.
E’ in fase di elaborazione – conclude Luca Braia – anche un progetto per la realizzazione di impianti per il recupero energetico attraverso l’utilizzo di turbine da installare sui principali salti presenti lungo la rete. Ciò permetterà di ricavare, nel tempo, risorse aggiuntive che, insieme al recupero dei morosi ancora esistenti (anche se in riduzione), creeranno le condizioni ottimali per continuare l’opera di risanamento in attesa del consorzio unico”.
CONSORZI BONIFICA: CASTELLUCCIO (FI), SI MOLTIPLICANO LE ASPETTATIVE DEL MONDO AGRICOLO
“Le aspettative di produttori ed agricoltori sono sempre le stesse, a partire dal risanamento finanziario degli ex Consorzi di Bonifica, elemento essenziale per predisporre un piano di rilancio operativo, per finire al superamento della pluralità di ‘attori’ del ciclo dell’acqua: Eipli e Acqua spa (soggetti pubblici proprietari della risorsa idrica), Aato e Conferenza interistituzionale idrica (soggetti incaricati della funzione gestionale istituzionale idrica), Acquedotto Lucano ma anche Consorzi Asi e Consorzi di bonifica (soggetti che si occupano della cosiddetta funzione industriale)”. A sostenerlo è il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi) commentando il provvedimento della Giunta a firma dell’assessore Braia che destina circa 10 milioni di euro ai tre ex Consorzi aggiungendo che “vecchie e nuove aspettative adesso si moltiplicano”.
“Nel settore agricolo – aggiunge Castelluccio – si sconta una situazione decisamente allarmante: come ha pubblicamente riconosciuto l’assessore Braia, condotte gestite dal CdB Bradano-Metaponto in amianto che ‘scoppiano’, 80 punti di sollevamento che hanno un costo di energia altissimo, 5 idrovore, 1500 km di cunette da manutentare e bollette di acqua per l’irrigazione sempre più ‘salate’. E poi c’è lo spreco delle acque reflue che secondo un vecchio progetto dell’Università di Bari dovevano essere convogliate verso l’Ilva di Taranto come lo spreco dell’acqua che potrebbe essere utilizzata per l’energia. Il Gruppo di Forza Italia ha da tempo indicato le cifre del sistema idrico lucano che “fa acqua da tutte le parti”, tra cui la dispersione dell’acqua è pari al 58% contro una media nazionale del 37%; l’incremento del costo delle bollette tra il 2007 e il 2014 si attesta al 35,7% e tra il 2013 e il 2014 al 3,1%; gli investimenti realizzati rispetto a quelli pianificati (per effetto della Legge Galli) sono soltanto del 26% a fronte di una media nazionale del 54%; la capacità di spesa della Basilicata al 31 dicembre 2014 è del 6,5% su un totale di 831,5 milioni di euro destinati alla nostra regione; l’ammontare debitoria di Acquedotto Lucano è di 20 milioni di euro. Non si può continuare a scaricare sugli agricoltori il fallimento della politica regionale per l’acqua e dopo il nuovo finanziamento è necessario che il commissario unico Musacchio presenti propositi ed obiettivi del cosiddetto piano di riorganizzazione, per ora avviato con il personale, e sui quali, come si ricorderà, nei mesi scorsi i sindacati hanno avanzato perplessità, determinando uno stop. Se il metodo nuovo che si intende introdurre mettendo fine ai finanziamenti esclusivamente finalizzati al ripiano deficit degli anni passati, che hanno sprecato consistenti investimenti, punterà alla programmazione di progetti di adeguamento ed ammodernamento del sistema idrico specie nelle aree che ne hanno maggiore bisogno – conclude Castelluccio – sarà possibile mettere la risorsa idrica al servizio degli agricoltori quale risorsa essenziale per la competitività”.