Fisascat Cisl, Cgil e il sindacato autonomo Snalv hanno proclamato uno sciopero del personale della Tekno Service, azienda torinese che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Montalbano Jonico e in altri comuni limitrofi. I 13 dipendenti della ditta si asterranno dal servizio per l’intera giornata di lunedì 28 settembre e terranno un sit-in davanti al municipio, dalle 9:30, per protestare contro i continui ritardi nel pagamento delle spettanze arretrate e per sollecitare la messa in sicurezza dei locali adibiti a deposito dei mezzi. Già nello scorso mese di agosto i sindacati avevano proclamato lo stato di agitazione ed erano stati ricevuti in prefettura, ma l’accordo sottoscritto in quella occasione con l’azienda non è stato rispettato. Da qui la scelta di ricorrere allo strumento dello sciopero. Intanto, stando a fonti sindacali, la Tekno Service avrebbe ricevuto nei giorni scorsi un regolare pagamento di 54 mila euro dal Comune di Montalbano. Per i sindacati, dunque, “la società è nelle condizioni di pagare la mensilità arretrata di agosto e di fare i necessari interventi di messa in sicurezza del deposito mezzi, con particolare attenzione al ripristino dell’illuminazione.
A MONTALBANO SCARICHIAMO IL BARILE MA NON I RIFIUTI
L’amministrazione comunale la smetta di giocare a scarica barile e dia risposte ai cittadini sconvolti dalla tassa municipale sui rifiuti: spieghi, centesimo per centesimo, il perché per la Tari 2015 sono stati messi all’incasso non gli 800 mila euro (750 più Iva), previsti per il primo dei 7 anni dal nuovo contratto di gestione con la Teknoservice, ma una cifra quasi doppia, 1 milione e 300 mila euro.
Sono soldi extra spesi dall’ex sindaco Devincenzis? Bene, ci dicano come e quando li ha spesi e ci spieghino come mai Piero Marrese, Franco Gioia e Giuseppe Di Sanzo non erano tra i banchi dell’opposizione a vigilare nell’interesse dei cittadini? Perché non è facile spendere 500 mila euro in pochi mesi e a fine mandato, a meno che NON DORMA a sonno pieno l’opposizione!!!
Sono 1 milione e 300 mila euro comprensivi dei soldi dovuti per i 3 mesi di gestione in prorogatio del 2015 all’Avvenire, più qualche altra spesuccia extra? Ma, allora, paghiamo sia la prorogatio all’Avvenire che il contratto per intero alla Tecknoservice, nonostante abbia preso servizio ad aprile?
Non sono né l’uno né l’altro? Bene l’amministrazione si dimostri trasparente e spieghi bene perché la trasparenza elimina ogni dubbio, anche quello che magari si addebitino a chi paga sempre, anche quote non dovute.
Spieghi anche come mai la giunta non risponde alle interrogazioni fatte da tempo dal M5S in merito al sistema di gestione dei rifiuti urbani.
1 – dove viene portato il nostro umido e perché paghiamo 180/200 euro a tonnellata per conferirlo, quando invece dovrebbe essere scorporato perché produce utile a chi lavora le nostre mille tonnellate annue di organico?
2 – chi e quanto ci guadagnano dalla plastica (che va a 300 euro la tonnellata), dalla carta (40 euro), dal cartone (90 euro), dal vetro (39), dalle lattine (464 euro la tonnellata) separati dai montalbanesi?
3 – perché i cittadini non hanno la possibilità di conferire direttamente in isole ecologiche automatiche che compattano il rifiuto e rilascino uno scontrino spendibile nei negozi o in tasse municipali? E quando questa amministrazione ha in mente di posizionarle a Montalbano, anche per iniziare a dare una svolta alla gestione dei rifiuti?
4 – perché mai, i commercianti che non producono o l’umido o la carta o la plastica devono pagare per intero la Tari? Perché bar e pizzerie non possono guadagnare dall’immenso volume di vetro, lattina e plastica che producono? Perché non c’è un’esenzione per chi si composta il proprio umido in campagna o nel giardino di casa?
Il M5S ricorda che nel 2013 ha fatto formale richiesta di un consiglio comunale aperto, con 200 firme di montalbanesi che lo proponevano, proprio per discutere di nuovi e meno costosi sistemi di gestione dei rifiuti urbani. Destra e sinistra se ne sono fregati, chiudendosi nella solita Commissione municipale che partorì il nuovo contratto a copia e incolla di quello precedente.
E ricorda anche che l’affare rifiuti in Basilicata è di 100 milioni di euro all’anno. È un caso che i Piani provinciali di gestione dei rifiuti, ai quali si devono ATTENERE tutti i Comuni, li realizzano gli amministratori regionali e provinciali della Sel e del Pd, nel silenzio del centrodestra lucano?
MOVIMENTO 5 STELLE MONTALBANO JONICO