“Buongiorno, sono Valentina Maran e gestisco un negozio di intimo “Yamamay” a Matera. Ho visto delle foto tue e vorrei proporre un incontro per parlare di foto per il mio catalogo Yamamay. Ho un negozio in via La Vista 8 a Matera, in pratica farai delle foto con un fotografo professionista e per ogni foto tua che sarà inserita nel catalogo avrai un indennizzo di 30 euro. La spesa per il viaggio verso Matera però sarà a carico vostro, ovviamente faremo più di una foto per un totale di max 50 in tre occasioni…fammi sapere se sei interessata, grazie”.
Con questo messaggio, ovviamente inviato da un indirizzo di posta elettronica del negozio di franchising “Yamamay Matera” che sembrava quello ufficiale ma non lo era perchè erano stati aggiunti dei numeri in modo da poter mettere in atto la truffa, una pagina facebook di Yamamay Matera con un’inmagine di una modella molto simile a quella della pagina ufficiale Yamamay e un mittente con un nome e cognome di fantasia, Valentina Maran appunto, un giovane di 30 anni residente nella provincia di Matera aveva adescato alcune ragazze interessate a far parte del nuovo catalogo Yamamay 2015-2016 ma è stato arrestato dalla Polizia Postale di Matera. Dovrà rispondere di detenzione di materiale pedopornografico, truffa e sostituzione di persona. I particolari sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa nella sala Palatucci della Questura di Matera dal vice questore Luisa Fasano e dall’ispettore della Polizia Postale Filippo Squicciarini.
La denuncia da parte del proprietario del negozio Yamamay di Matera è scattata quando alcune ragazze della provincia di Potenza accompagnate dalle mamme si sono recate nel negozio Yamamay di Matera per partecipare a questo concorso dopo aver inviato due foto alla fantomatica Valentina Maran, una frontale e una di spalle, entrambe in intimo delle ragazze interessate. La Polizia Postale ha verificato su facebook che era stato utilizzata una foto del profilo ufficiale di Yamamay e poi aveva cominciato a contattare ragazze su facebook, tutte under 18, in modo tale da collezionare scatti in intimo. La Polizia Postale ha raccolto un centinaio di indirizzi Ip, molti dei quali riferiti a connessioni Wi-fi fino a tracciare 3 indirizzi Ip sospetti. Uno dei questi ha portato la Polizia Postale alla residenza di un giovane trentenne che vive da solo in un centro della provincia di Matera. Il giovane, che risulta disoccupato, ha ammesso di essere il responsabile di questi reati contestati e di aver agito i compagni di altri due amici “per divertimento”. Le indagini su questo falso concorso fotografico di Yamamay sono state avviate sei mesi fa dalla Procura di Potenza, competente per questo genere di reati.
Proprio in giornata il Capo dello Stato Mattarella inaugura la terza edizione di “Vita da social”, che attraverso un truck in giro per l’Italia intende sensibilizzare sulle truffe in cui si può incappare mentre si naviga on line. E il reato bloccato in provincia di Matera è stato raccontato proprio in occasione della prima tappa del tour, che toccherà per il terzo anno consecutivo la città di Matera l’8 marzo 2016
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa per l’operazione della Polizia Postale (foto www.SassiLive.it)
Denunciato dalla Polizia Postale trentenne della provincia materana
La Polizia di Stato ha compiuto stamattina alcune perquisizioni domiciliari e denunciatoall’A.G. un giovane per sostituzione di persona, possesso di materiale pedopornografico e truffa a seguito di un’indaginesvolta a Matera e nella sua provincia.
L’indagine ha avuto inizio circa sei mesi fa a seguito della denuncia di due ragazzine contattate sui profili personali Facebook da una sedicente segretaria di redazione del famoso marchio di abbigliamento ed intimoYamamay, che leinvitava a partecipare alla selezione di nuove modelle per pubblicizzare il nuovo calendario 2015/16.
In realtà si trattava di un inganno: le ragazze venivano invitate ad inviare almeno due foto in cui erano ritratte in abbigliamento intimo e poi a recarsi nel giorno stabilito presso il negozio Yamamay di Matera dove ad attenderle ci sarebbe stato un fotografo professionista e avrebbero ricevuto 30 euro a scatto per un massimo di 50 scatti.
L’inganno risultava convincente in virtù dell’utilizzazione fraudolenta di un link che realmente conduceva al sito Yamamay, totalmente estraneo alla vicenda. Inoltre le foto dovevano essere inviate ad un indirizzo e-mail che appariva obiettivamente attendibile.
Numerose sono state le ragazze cadute nella trappola, anche minorenni. Dopo l’invio delle foto, quando si sono presentate al negozio Yamamay di Matera e hanno parlato con l’ignaro proprietariosi sono trovate di fronte l’amara sorpresa e hanno capito che era tutto un imbroglio:non c’era nessun concorso, nessun provino e le proprie foto le avevano inviate evidentemente ad uno sconosciuto millantatore.
Diverse le ragazze di varie parti d’Italia che ci sono cascate, molte delle quali sono arrivate a Matera con le loro mamme per partecipare alle inesistenti selezioni.
Gli investigatori della Polizia Postale di Matera, attraverso complesse e laboriose indagini svolte a partire dalle e-mail ricevute dalle ragazze sui propri profili Facebook e grazie anche alla pronta collaborazione del proprietario del negozio materano, sono riusciti pazientemente a risalire agli indirizzi IP da cui i messaggi erano stati inviati.
E’ stato così individuato un trentenne della provincia di Matera che con questo stratagemma si è impossessato di decine di foto anche di ragazze minorenni in abbigliamento intimo, le cui immagini sono ritenute dalla Legge materiale pedopornografico.
Il giovane, che vive da solo ed è disoccupato, ha ammesso le proprie responsabilità aggiungendo di aver pensato e realizzato la messinscena insieme a un gruppo di amici ed è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza.
Le indagini adesso proseguono per esaminare la responsabilità di eventuali altri complici, per stabilire il numero e l’identità delle vittime ed esaminareil materiale informatico sequestrato al giovane.