L’autunno sindacale lancia sfide impegnative partendo dal rinnovo del Contratto Nazionale dei metalmeccanici. Per Confindustria e Federmeccanica, il quadro complessivo del settore è ancora molto preoccupante e soprattutto è necessario che vi sia senso di responsabilità in tutte le Parti per creare i presupposti di una ricostruzione funzionale all’avvio di una nuova fase, mentre i flebili segnali di una faticosa risalita, che oscillano intorno all’1% di incremento della produzione industriale negli ultimi trimestri, mostrano una ‘frattura’ pressoché incolmabile con il quadro pre-crisi, avendo il settore Metalmeccanico perso il 30% in termini di produzione industriale, un quarto della capacità produttiva e 250 mila posti di lavoro, a cui se ne aggiungono 85 mila persi nel settore impiantistico.
Sono questi i temi del Consiglio Regionale della UILM Basilicata convocato per mercoledì mattina 30 settembre a Potenza presso la sala convegni dell’Hotel Vittoria alle ore 10,00. L’incontro, riunirà tutti i delegati della UILM delle aziende del Potentino e del Materano.
La relazione introduttiva del Segretario Regionale Marco Lomio, analizzerà la situazione industriale della nostra regione partendo dalle certezze industriali ed occupazionali che arrivano dal polo dell’auto di FCA di Melfi dove si producono con successo le nuove vetture Jeep Renegade e 500X insieme alla intramontabile Fiat Punto.
Ma non mancheranno le problematiche di stretta attualità territoriali della Val D’Agri (indotto polo del petrolio ENI) per discutere l’attuale situazione industriale ed occupazionale, per poi fare un analisi approfondita sul passaggio dei lavoratori dell’ Ansaldo STS alla giapponese Hitachi, legando il tutto ad un’altra vertenza delicata è quella che coinvolge un pezzo importante del settore ferroviario in Basilicata i lavoratori della ex Firema .
Le difficoltà di rapporto in sede confederale, giunte in questo mese quasi a un livello di “allarme rosso”, non possono e non devono in ogni caso ostacolare il rinnovo del contratto metalmeccanico. Il contratto – afferma il segretario Marco Lomio – va fatto, perché la ripresa dell’economia italiana è iniziata ed il rinnovo in questione non può che aiutare la crescita. Il settore metalmeccanico e quello manifatturiero, in particolare, rappresentano la colonna portante dell’economia industriale e non solo del Paese intero. La Uilm si è sempre contraddistinta per la capacità di fare buone intese, soprattutto per quanto concerne i contratti. Solo con questa storia alle spalle un sindacato è tale e può guardare in prospettiva. Lavoratori e imprese hanno bisogno di un contratto che garantisca salari migliori e una buona produttività.
Le conclusioni dei lavori del Consiglio Regionale della UILM saranno affidate al Segretario Generale Nazionale Rocco Palombella.