Se scegli un week end all’insegna di una natura ancora selvaggia e vuoi viverlo curiosando nei vicoletti dei centri storici dei Parchi della Basilicata (Il Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, il Parco Nazionale dell’Appennino lucano, il Parco della Murgia materana, il Parco del Pollino), non puoi perderti gli appuntamenti di NaturArte. E’ il festival che mette in scena le bellezze naturalistiche e le eccellenze artistiche, storiche, culturali, artigianali di questa parte d’Italia ancora poco conosciuta. Incastonati tra le montagne, arroccati sulle alture o distesi sui calanchi, i borghi lucani per l’occasione si animano di luci, stand espositivi dei prodotti agro-alimentari e artigianali allestiti per i visitatori e mettono in mostra i loro capolavori conservati gelosamente. Tra chiese che custodiscono da secoli veri e propri gioielli artistici, aree archeologiche, musei, castelli, angoli suggestivi che offrono agli occhi panorami mozzafiato, il visitatore può soddisfare il suo desiderio di scoprire scrigni di storia millenaria.
Il primo appuntamento del festival: il week end del 3-4 ottobre prossimo nel Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane. Accettura ed Oliveto Lucana offriranno le scenografie per la “due giorni”. Siamo nell’area del Volo dell’Angelo, uno degli attrattori più entusiasmanti della Basilicata, dove il visitatore collegato ad un cavo di acciaio può planare sulle vette delle montagne di Castelmezzano e Pietrapertosa, due piccoli borghi incastonati nella roccia. Emozione unica. Vette come guglie di una cattedrale gotica dominano sul Bosco di Montepiano e sulla Foresta di Gallipoli Cognato. Falchi pellegrini e nibbi reali decorano i cieli luminosi. Tra le stoppie corrono lepri spaventate. Sui sentieri è facile incontrare ghiri e scoiattoli che vivono nascosti negli alberi secolari. Luogo fiabesco.
L’evento di NaturArte del Parco di Gallipoli Cognato avrà inizio il 3 ottobre ad Accettura dove i visitatori potranno fare trekking “Lungo la via del Maggio di Accettura”: il rito arboreo per antonomasia che omaggia l’albero e la sua simbologia. Culto ancestrale. Guide esperte faranno conoscere ai visitatori il rito del matrimonio degli alberi, il fil rouge che accomunava quasi tutte le civiltà europee e che, secondo molti studiosi, era racchiuso nel Rituale Arcaico della Primavera. Nei riti arborei di cui la Basilicata è ricca, l’albero diventava il simbolo del rigenerarsi della vita dopo il lungo inverno. La cultura popolare ritrovava in esso lo spirito fecondatore della vegetazione. Da qui ne derivava il “culto fallico” e i riti della fecondità. Per molti antropologi alcuni di questi riti simboleggiavano i sacrifici in onore della divinità. Ritengono, infatti, che il famoso “Maggio” lucano e la sua stessa etimologia derivi dal culto della dea Maya (da Maya “maggio”), risalente all’epoca dei Romani. In onore di Maya, come era di consuetudine in questa epoca, si svolgeva la festa della fecondazione arborea e degli animali. In tale occasione si immolavano una scrofa e i suoi porcellini ai piedi di una quercia.
Il 4 ottobre la comunità di Oliveto Lucana accoglierà i gruppi in marcia da Accettura verso ‘Tempa Cortaglia’ offrendo loro le specialità enogastronomiche del Parco. Seguirà la visita al centro storico, tra i suoi vicoli più suggestivi decorati dai portali in legno di antichissima fattura. Questo piccolo borgo, che conta poco più di quattrocento anime, è famoso in tutto il mondo per i suoi laboratori di pittura, artigianato locale, ricami, merletti, pasta fresca, ‘ficazzole’, bambole di pasta e ‘cente votive’ ai quali sarà possibile partecipare nelle ore pomeridiane. Per gli amanti della fotografia sarà allestita la mostra fotografica “Storia, tradizioni, religiosità, usi e costumi del territorio”. Nella sua piazza Ducale lo show cooking, a cura dell’Unione Regionale Cuochi Lucani e la degustazione di prodotti tipici rivisitati sulle note di fisarmoniche, organetti e zampogne locali, chiuderanno il primo week end di NaturArte.