Maddalena Scagnelli, ricercatrice e musicista del gruppo “Enerbia”, a Matera per introdurre l’Inferno di Dante. Modenese, reduce da “Festival mito”, “Settembre musica”, “Poesia festival”, aprirà “Matera inCanta Dante”, precedendo Enrique Irazoqui con un brano d’accompagnamento della durata di circa due minuti. Per domani è previsto un intervento più corposo, essendo la sua una musica tradizionale e antica, consona ai contesti più spiritualistici del Purgatorio.
Si ringrazia la Società Dante Alighieri, nella persona di Valeria Noli, per il prezioso contatto fornitoci.
La lettura dell’inferno è prevista per le ore 19. avverrà nell’ex ospedale di San rocco, a causa della previsione di deboli piogge. Il cortile ivi presente faciliterà l’entrata e l’uscita dei cantori e del pubblico.
I tecnici audio hanno assicurato gli impianti per una riuscita perfetta dell’evento. Si ringrazia a tal fine Telenorba.
Non mancherà la Suggestione nel luogo che è stato in questi mesi il quartier generale di Matera inCanta Dante e dall’inizio luogo prescelto come sede alternativa vista non solo la preziosità, ma anche l’evocazione di un percorso di morte e rinascita.
Nel pomeriggio l’artista Marco Rindori consegnerà la tela raffigurante il Conte Ugolino ad Aurelia Scialpi, cantrice sorteggiata giovedì sera durante la cerimonia d’inaugurazione.
Si provvederà, infine, a consegnare a ciascun cantore la pergamena realizzata appositamente da Rindori.
Tutto pronto per “Matera inCanta Dante”. Nel cortile dell’ex Ospedale San Rocco, in piazza San Giovanni a Matera, è stata presentato l’evento che per tre giorni coinvolge 400 cantori lucani nella prima lettura diffusa della Divina Commedia. L’evento culturale è organizzato dal Comitato promotore Club UNESCO Matera in collaborazione con il Circolo La Scaletta e la Società Dante Alighieri, che ha individuato nella poesia dantesca il mezzo di diffusione dei valori fondanti dell’Unesco in coincidenza con il 750 ° anniversario della nascita di Dante Alighieri.
Davanti ad una platea composta sopratutto dai cantori che declameranno le terzine della Divina Commedia si sono ritrovati Stefania De Toma, cuore e anima del progetto, Valeria Noi della Società Dante Alighieri, Giulio Di Pinto del Club Unesco Ginosa, Ivan Focaccia, presidente del Circolo La Scaletta e il giornalista Pino Suriano, che ha collaborato all’evento nell’ambito di un protocollo d’intesa tra la Sda (sede centrale) e il Comitato promotore Club UNESCO Matera. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al poeta Davide Rondoni, impegnato nella direzione artistica e scientifica dell’intero progetto.
Tra gli ospiti che partecipano alla lettura della Divina Commedia c’è anche Enrique Irazoqui, il Gesù di Pasolini nel film “Il Vangelo secondo Matteo”, ritornato a Matera già nel 2011 per ricevere la cittadinanza onoraria della città dei Sassi. “Sono un cittadino materano senza casa a Matera e sono felice di essere ritornato in occasione di questo evento culturale. Matera è cambiata rispetto a 50 anni fa. E’ cambiata la gente ed è cambiata la città. All’epoca i ragazzi erano magri e sporchi di carbone, oggi incontro cittadini più alti e più grassi, vuol dire che mangiano meglio. All’epoca era tutto diverso. Ricordo che quando gli abitanti dei Sassi mi incontravano si inginocchiavano pensando di aver incontrato Gesù. E persino quando andavo a mangiare al ristorante con i miei amici della produzione c’era chi si offendeva perchè fumavo…perchè Gesù non fumava…” Enrique Irazoqui è stato coinvolto in questa sua seconda visita nella città dei Sassi anche dal regista e attore Antonio Andrisani per un cammeo nel “Vangelo Secondo Mattei”, le cui riprese sono in corso proprio in questi giorni a Matera. Per l’occasione Irazoqui è tornato a vestire i panni di scena di Gesù.
Dopo aver concluso le prove con i 400 cantori l’attore e regista teatrale Franco Palmieri esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto a Matera. “Dante ha scritto la Divina Commedia in volgare perchè voleva farla leggere ai fabbri e alle lavandaie. L’obiettivo di questo progetto è proprio questo: rendere la gente protagonista di un fatto culturale notevole. Stamattina siamo stati in carcere e abbiamo lavorato con sei detenuti. E’ sorprendente vedere come quesi versi accendono il piacere della bellezza anche in queste persone recluse. L’originalità del progetto sta nel lanciare la scintilla di questo piacere umano. La comunità si impossessa di questo piacere e la scintilla si accende negli occhi di questa gente”.
Come mai sono stati scelte le location degli Ipogei, di piazza Pascoli e di piazza San Pietro Caveoso per Matera inCanta Dante? “La mia prima visita a Matera fu uno shock. Cercavamo dei luoghi aperti e agibili per favorire la più ampia partecipazione del pubblico e quindi abbiamo scelto gli ipogei perchè sono una porta dei Sassi, piazza Pascoli perchè offre uno sguardo panoramico degli antichi rioni, uno sguardo “sguardato” direbbe Dante e piazza San Pietro Caveoso perchè è un luogo ampio che mostra la vastità dei Sassi e della Murgia. Quando sono stato sul Belvedere per ammirare il panorama ho notato che c’era una somiglianza tra la Divina Commedia e Matera: l’opera di Dante è quotidiana, altissima e fatta di parole, Matera è quotidiana, altissima e fatta di pietre. I contenuti della Divina Commedia sono popolari perchè Dante non parla dell’uomo ma parla di sè e ognuno si ritrova in quello che scrive. Non esiste un’opera più popolare di questa, forse solo con Shakespeare possiamo trovare qualche analogia.
La lettura diffusa della Divina Commedia ha coinvolto anche il regista e attore materano di Talia Teatro, Antonio Montemurro, al quale Rondino ha chiesto di tradurre alcune cantiche in vernacolo materano: “Quando mi è arrivata questa proposta ero perplesso perchè mi sembrava innanzitutto irriverente una traduzione in vernacolo nei confronti del Sommo Poeta ma in realtà Dante scriveva in volgare e la traduzione è stata molto naturale a tal punto che non ho riscontrato alcuna difficoltà. I canti dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso saranno aperti con tre cantiche in dialetto materano, mentre la quarta traduzione riguarda il sedicesimo cantico del Purgatorio, che sarà affidato agli attori della nostra compagnia teatrale”.
In occasione della presentazione ufficiale di “Matera inCanta Dante” il regista e attore Ulderico Pesce ha interpretato un monologo scritto appositamente per la manifestazione dal titolo ‘Ulisse mancato. Il viaggio di Omero, Dante e Carlo Levi a Matera.
“Il monologo parte dal mito di Ulisse, diventato famoso per uno dei più importanti atti di furbizia della storia dell’uomo, l’ideazione del cavallo di Troia, molto probabilmente realizzato anche da un guerriero lucano – ha raccontato l’attore, raggiunto al telefono durante le prove dello spettacolo -. Dante ne esalta il coraggio messo al servizio della conoscenza, ma allo stesso tempo ne condanna l’astuzia che, se non supportata dalla guida divina, comporta una gioia effimera. Ulisse a Matera, perché oggi la Capitale Europea della Cultura per il 2019 rischia di essere tradita dai tanti Ulisse che non si preoccupano delle reali esigenze territoriali. Infine il riferimento a Carlo Levi, l’autore del libro che ha rappresentato il riscatto del Sud e che con la sua descrizione dei Sassi di Matera come coni rovesciati, nei quali più disperatamente si scende, più è tangibile il simbolo della sofferenza umana, come accade nell’Inferno dantesco, costituisce la chiave di volta per comprendere come la bellezza si trovi in quanto di più tragico e più umano possa esserci. Matera: città disperata e bellissima.”
Aurelia Scialpi, una dei 400 cantori che partecipano alla lettura diffusa della Divina Commedia è la vincitrice del pannello raffigurante il Conte Ugolino, che l’artista fiorentino ha realizzato dal vivo durante la conferenza spettacolo ‘Il Cannibalismo del Conte Ugolino’ tenuta il 13 settembre scorso dal Prof M.A.Balducci.
Laa stampa omaggio realizzata per “Matera inCanta Dante” dal maestro Marco Rindori sarà distribuita ai 400 cantori in occasione della lettura che si terrà venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 ottobre.
Michele Capolupo
Questi gli appuntamenti previsti per la lettura della Divina Commedia
venerdì 2 ottobre : h. 19,00 – 23,30 l’Inferno (causa pioggia presso l’ex ospedale San Rocco e non più presso gli ipogei);
sabato 3 ottobre : h. 16,00 – 20,30 Piazza Pascoli , il Purgatorio (in caso di pioggia presso Palazzo Lanfranchi)
domenica 4 ottobre : h. 9,00 – 13,00 Piazza San Pietro Caveoso, il Paradiso (in caso di pioggia pressso l’ex ospedale San Rocco.
I veri protagonisti dell’evento sono le persone comuni, leggeranno con loro e in mezzo a loro personalità che rappresentano la lucanità: tra questi gli attori Antonio Andrisani, AnnaRita del Piano, Nando Irene, il cabarettista Dino Paradiso, lo scrittore Raffaele Nigro, il giornalista e presidente del Club Unesco del Vulture Rocco Brancati, gli chef televisivi Federico Valicenti e Francesco Abbondanza, ma anche il Presidente del Gruppo S&D al Parlamento Europeo Gianni Pittella, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, il sottosegretario al Ministero della Salute Vito De Filippo, il Senatore Tito di Maggio, tre ex sindaci della città, Angelo Minieri, Emilio Nicola Buccico e Salvatore Adduce e l‘attuale, Raffaello De Ruggieri che chiuderà con gli ultimi versi del Paradiso. Non mancherà ovviamente il poeta Davide Rondoni, impegnato nella direzione artistica e scientifica dell’intero progetto. E’ in corso di realizzazione l’album dei video con personaggi che stanno leggendo alcune terzine della divina commedia, tra questi il maestro Fernando Arrabal, Vittorio Sgarbi, la pallavolista Consuelo Mangifesta.
La lettura diffusa della Divina Commedia costituisce la prima iniziativa del comitato promotore club UNESCO Matera in collaborazione con il Circolo La Scaletta, la Società Dante Alighieri, il Comune di Matera e la Regione Basilicata. Giungeranno a Matera per l’evento Enrique Irazoqui, l’attore che interpretò Gesù nel film ‘Il Vangelo secondo Matteo’ di Pier Paolo Pasolini, e Davide Rondoni, poeta di fama internazionale, nonché coordinatore scientifico e letterario dell’iniziativa.
Nell’anniversario dei 750 anni dalla sua nascita, il Sommo Poeta, riconosciuto come parte integrante del patrimonio culturale mondiale, rivivra’ tra i coni rovesciati, nel saliscendi perpetuo degli antichi rioni Sassi grazie a 400 cantori dilettanti e professionisti, che, dopo la preparazione col regista Franco Palmieri e il Professore Antonio Montemurro, realizzeranno l’intento primario di Dante : portare l’opera per le strade. Tale fine si coniuga con quello del Comitato che vuole costruire una cultura partecipata, sostenibile e trasformativa, portando a vessillo i principi cardine dell’Unesco : costruire la pace attraverso le arti, la cultura e la conoscenza.
La fotogallery della presentazione ufficiale di Matera inCanta Dante (foto www.SassiLive.it)
“Apri la mente a quel ch’io ti paleso
e fermalvi entro; ché non fa scïenza,
sanza lo ritenere, avere inteso”.
(Paradiso, canto V)
Matera inCanta Dante è un sogno, una visione che sta
per prendere vita attraverso il respiro unico di una comunità
intera, con il cuore in una delle città più antiche
del mondo ma l’anima in confini sempre più ampi, che
sanno di Europa, di Mondo, a testimoniare che la cultura
è crescita, partecipazione, costruzione di pace nel
cuore degli uomini.
Un percorso di riappropriazione popolare, com’era
negli intenti di Dante, che porta a questa meravigliosa
lettura corale con consapevolezza e avvicinamento
all’opera attraverso la mostra di Marco Rindori, la rappresentazione
della vicenda del conte Ugolino a cura
del prof. A. M. Balducci nel percorso di studi internazionale
del “Divine Comedy Project”, la lectio magistralis
del poeta Davide Rondoni, il monologo scritto e
interpretato da Ulderico Pesce “Ulisse mancato. Il viaggio
di Omero, Dante e Carlo Levi a Matera”.
Dante Alighieri ha l’enorme merito di aver creato la
lingua italiana e, forse, mai come in questo periodo l’identità
di un popolo si riflette nel suo modo di comunicare
e di vivere attraverso regole dettate dal linguaggio
comune (un tempo si sarebbe detto volgare). Dante a
Matera idealmente riunisce e livella un Paese, lo rende
uguale e produttivo in ogni sua parte, ne aumenta il
valore oggettivo attraverso la soggettività delle persone
che esprimono a loro volta una cultura, espressione di
diversità di costume, ma narrata proprio attraverso una
lingua comune.
Non può che essere Matera il luogo della rinascita di
Dante: per i suoi luoghi, le sue voragini e i suoi picchi,
l’orrido e il meraviglioso. E una storia che in sessant’anni
l’ha condotta dall’“Inferno” della “vergogna
nazionale”, come venne definita, al “Paradiso” di
simbolo della cultura europea, quasi il vessillo di una
piccola città del Sud che dimostra che il riscatto di un
intero Mezzogiorno è possibile attraverso l’orgoglio di
appartenenza, la consapevolezza della propria storia, la
determinazione a continuare ad essere fucina di arti, di
ideali, di futuro.
che Matera inCanti Dante …
Beh la cultura vuole un pó di ordine !!!
Rindori rondoni rondino palmieri !!! Ma un po’ di ordine non guasterebbe …. Ed inoltre i ruoli non sembrano capirsi tanto !!!! Poi chi sarebbero le eccellenze Lucane ?? Leggo ai primo posti : Antonio Andrisani ( uno che è sempre stato contro Matera 2019 anzi tirava solo i piedi ) Nando Irene ( chi è ) e Dino Paradiso !!! Questi sarebbero i Lucani eccellenti ???? Mah ……sciat’avinn!!