“L’aria irrespirabile che prende alla gola e si respira, a fatica, da alcune ore, a Villa d’Agri è l’ulteriore prova provata che, nonostante l’Eni avesse messo le mani avanti avvertendo che l’entrata in funzione della quinta linea al Centro Oli di Viggiano potrebbe provocare fuoriuscite e comunque disfunzioni, i problemi salute-ambiente sono quotidianamente un’emergenza per gli abitanti del comprensorio petrolifero”. Lo dichiara Filippo Massaro, presidente del Csail, facendosi interprete dei disagi avvertiti oggi dai residenti di Villa d’Agri e riferendo di una situazione che più volte si è verificata a causa dell’ emissione di gas con valori di anidride solforosa che sarebbero al di sopra di valori previsti dalle norme. Anche in questa occasione – prosegue – i rilievi dell’Arpab non sono tempestivi e non ci rassicurano come non possono rassicurarci i ripetuti impegni dell’Eni a tenere sotto osservazione e sotto controllo l’attività del Centro Oli. E’ di questo che le comunità della valle vorrebbero si parlasse – continua Massaro – con il Premier Renzi nella nuova interlocuzione istituzionale promossa dal Governatore Pittella che punta ad un patto. Il patto con il Governo deve essere principalmente un patto con condizioni rafforzate, trasparenti e verificabili di tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente e delle attività produttive, in primo luogo agricole, che insistono sul territorio. Abbiamo inoltre accolto con apprensione la denuncia venuta dalla conferenza stampa di Forza Italia sulle carenze di accreditamento scientifico e di altro genere del Registro Tumori regionale esistente sul quale avevamo posto aspettative per una conoscenza esatta del fenomeno, delle cause che lo provocano. Non è da oggi che il Csail ha lanciato l’allarme sull’incremento delle patologie tumorali nei comuni a ridosso del Centro Oli mentre la struttura di medicina ambientale programmata nell’ospedale di Villa d’Agri è ancora sulla carta della normativa che l’istituisce.
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