Il 18 settembre l’agenzia federale degli Stati Uniti l’Environmental protection agency (Epa), che vigila sul rispetto delle leggi e degli standard ambientali, ha annunciato che la casa automobilistica tedesca Volkswagen ha falsificato i dati sulle emissioni inquinanti di alcuni modelli con motore diesel che montavano al proprio interno un software capace di rilevare in che momento la macchina è sottoposta ai test sulle emissioni, in modo da tenere attivo il sistema di limitazione dei gas tossici solo in quel lasso di tempo.
I modelli coinvolti, per un totale di 11 milioni di veicoli, montano motori diesel Euro 5 e sono:
Volkswagen: Jetta, Beatle, Sharan, Touran, Golf VI (2008-2012), Passat VII (2010 – 2014) e Tiguan (2007-2015).
Seat invece equipaggiava con l’EA 189 Leon, Altea e Alhambra,
Skoda lo montava su Yeti, Octavia e Superb;
Audi con i modelli A3, A4, A5, A6, TT, Q3 e Q5.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha in questi giorni avviato un’indagine per capire il numero dei veicoli circolanti in Italia che montano questo software, mentre la Commissione europea si è detta pronta a convocare una riunione con tutte le autorità nazionali responsabili della vigilanza sui gas di
scarico dei veicoli. L’UE ha infatti la competenza sulla individuazione dei limiti delle emissioni dei veicoli mentre è di competenza delle autorità nazionali il monitoraggio dei veicoli.
Su questo specifico aspetto – ha affermato Marina Festa, Segretaria Provinciale dell’Adiconsum di Matera – ribadiamo che tra il fare il controllo delle emissioni nel chiuso di un laboratorio e farle in strada comporta un notevole cambiamento.
Al fine, quindi, di evitare che in futuro possano verificarsi casi analoghi, chiediamo che siano le Authority nazionali, ognuna per le proprie competenze, a verificare a campione, quanto dichiarato nelle etichette dei vari beni di consumo (emissioni per i veicoli a motore, efficienza energetica per gli elettrodomestici, ecc.).
Tale indirizzo è stato adottato dalla Commissione Europea che ha deciso che a partire dal 1 gennaio 2016 saranno effettuati su strada i test per misurare le emissioni.
L’Adiconsum di Matera insieme all’Adiconsum Nazionale sta monitorando la vicenda e sulla base delle prossime mosse che farà la casa tedesca, informerà gli automobilisti sul comportamento che si intenderà assumere a tutela dell’interesse alla trasparenza e alla correttezza nei confronti dei consumatori che, in questo caso, Volkswagen ha dimenticato di assolvere e sarà la casa costruttrice a contattare i proprietari dei veicoli per effettuare una modifica al software incriminato e al motore .
Per ciò che concerne i cittadini possono rivolgersi, presso la sede dell’Adiconsum di Matera, Via Ettore Maiorana 31, e-mail adibasilicata@alice.it, per avere informazioni riguardo la propria auto ricadente tra quelle segnalate, come montanti il software alterato, e per una possibile class-action.
Matera 02/10/2015