La prima domenica di ogni mese tutti i musei, le aree archeologiche e i luoghi della cultura statali sono aperti gratuitamente dalle ore 9 alle ore 20. Un appuntamento molto apprezzato anche in Basilicata che ha l’obiettivo di avvicinare ancora di più le comunità alle nostre istituzioni.
In occasione della prima domenica di ottobre il Polo museale regionale della Basilicata presenta un nuovo allestimento nelle sale dell’arte contemporanea del Museo nazionale di Palazzo Lanfranchi a Matera, anche in previsione della giornata nazionale del contemporaneo, che si terrà sabato 10 ottobre.
Si tratta di una nuova esposizione delle opere dell’artista lucano Luigi Guerricchio [Matera, 1932 – 1966] la cui famiglia ha dato in comodato al museo 150 opere e la ricca biblioteca, proveniente dallo studio dell’artista in Via Ridola.
Le opere di Guerricchio esposte sono espressione della lunga e feconda attività del pittore materano, fortemente ispirata dalle immagini e dai paesaggi a lui familiari: i Sassi di Matera in primo luogo, ma anche la campagna e le case, il lavoro e le feste della gente del Sud.
Nella prima sala sono esposti i disegni realizzati tra il 1954 e il 1960, nella seconda una selezione di opere rappresentative dell’attività svolta negli anni Settanta e nella terza sala sono allestiti i dipinti dell’artista materano ispirati al paesaggio, accostati alle fotografie di Mario Cresci. Si è cercato di raccontare, in un originale dialogo a distanza attraverso le opere, la comune ricerca dei due artisti, che hanno condiviso milieu culturale, tensioni sociali, attenzione al contesto, esprimendoli con linguaggi differenti.
Nel suo percorso creativo, caratterizzato da un andamento circolare in cui il tempo e lo spazio sono sottoposti ad una continua verifica, la fotografia è un atto di conoscenza che consente nuove forme di dialogo e narrazione.
Mario Cresci [Chiavari, 1942] – fotografo, grafico e designer, che avvia un analitico lavoro di indagine antropologica e sociale in Basilicata, dove vive e lavora a partire dalla fine degli anni Sessanta – è presente in questo particolare allestimento con alcune fotografie che rendono evidenti i legami tra le persone e il territorio.
Questo nuovo allestimento consente di mostrare la ricchezza del patrimonio d’arte contemporanea del Museo di Palazzo Lanfranchi: un museo vivo, sempre in continuo movimento. Un museo inclusivo, aperto a tutti, e non una istituzione chiusa e frequentata solo dagli addetti ai lavori. Un luogo di sperimentazione e innovazione, attento a intercettare e promuove le diverse espressioni della creatività artistica [musica, cinema, danza, teatro, arte contemporanea, fotografia così come è avvenuto di recente con lo spettacolo di inaugurazione del Festival della Città delle 100, la mostra fotografica di Mariano Sellitti “Ludovicu”, la mostra di Mario Carbone “I Sassi di Matera. Viaggio in Lucania con Carlo Levi” [quest’ultima ancora in corso nella Sala Levi], i concerti delle Giornate Europee del Patrimonio del mese scorso.