Il presidente dell’Associazione materana Genitori H24, Lucianna Stigliani, in una nota spiega i motivi per i quali l’associazione non ha aderito agli eventi del Miott promossi dall’Amministratore Comunale di Matera.
“Un evento composito e articolato in tre appuntamenti che darà a oltre 20 associazioni culturali cittadine spazi di libera espressione, valorizzando il patrimonio culturale intangibile di Matera e offrendo a cittadini e turisti di ogni età la possibilità di vivere il “Piano” della città secondo itinerari artistici.
Un itinerario che, a piazza Mulino, diverrà – a ottobre – piena integrazione. Scelta con la consulenza di un’associazione nazionale per i diritti dei diversamente abili, piazza Mulino sarà destinata alle esibizioni delle scuole di ballo cittadine che condivideranno lo spazio con l’associazione Genitori H24 che presenta il tango in carrozzina e le esibizioni di altri ballerini diversamente abili.”
Ho voluto riportare una parte dell’ articolo che nei giorni precedenti è uscito subito dopo la conferenza stampa dell Miott. Solo alcuni giorni antecedenti alla prima data , leggo per la prima volta che noi come associazione prenderemo parte alla ex notte bianca e attuale MIOTT . Prima della conferenza stampa nulla si è potuto sapere, nulla! Ma forse è meglio ricordare come tutto ciò è iniziato .
Il 24 luglio 2015 durante una conferenza stampa, ove invitavamo la politica locale e tutta la cittadinanza all’inaugurazione dell’ altalena per carrozzelle che abbiamo donato alla nostra città, alla domanda di un giornalista in merito sulle prossime iniziative in programma, rispondiamo di voler riproporre un nostro progetto in piazza, ma ahimè per il momento non realizzabile poiché la richiesta dell’occupazione del suolo pubblico della stessa, archiviata nel mese di giugno, non si sapeva che fine avesse fatto
Infatti per questo motivo, riferiamo al giornalista e ai presenti che l’evento si sarebbe realizzato presso la chiesa dell’ Immacolata, per il 12 settembre. Alcuni consiglieri durante la conferenza ci invitarono a spostare la data poiché era la stessa per la ex notte bianca, così sotto, “spinta” del giornalista nasce l’idea di inserirci come associazione di volontariato sulla disabilità. Nei giorni successivi veniamo contattati per mail ed invitati ad illustrare per iscritto il nostro progetto, dove i protagonisti erano i nostri ragazzi con abilità diverse e normodotati, come attori e cantanti.
Eravamo entusiasti di tutto ciò, per noi era bellissimo, per noi! Iniziamo ad attivarci contattando tutti coloro che avevano collaborato con noi precedentemente. Tra il mese di luglio e metà agosto, non solo ci organizziamo a rinnovare l’evento stesso, ma soprattutto a preparare anche psicologicamente i nostri ragazzi a questa nuova esperienza ma abbiamo ottenuto soltanto il silenzio. Così decido di programmare, attraverso il nostro addetto stampa, un incontro con uno degli organizzatori, l’otteniamo e nell’interloquire vengo a conoscenza non solo della piazza a noi destinata, ma anche una divisione della stessa con due scuole di ballo conosciutissime nella nostra città. Noi dovevamo essere il filo conduttore tra due scuole di ballo, latino americano e karaibici e le nostre abilità diverse, bellissimo. La nostra conversazione si conclude con una promessa, da parte di un collaboratore dello staff , di organizzare una riunione con le scuole di ballo e noi aspettiamo. I giorni passano, le mail non arrivano, come non arrivano le chiamate sul cellulare, aspettiamo e continuiamo ad organizzarci.
Grazie ad un nostro associato Bruno Rosano, riusciamo a contattare il nostro “ospite d’onore” Daniel Adomako, colui che ha vinto Italia’s got Talent nel 2013, in quale ci da la sua massima disponibilità ,occupandoci anche di organizzare l’eventuale sosta per alcuni giorni nella nostra città. Noi siamo pronti, ma il silenzio rimane, nessuno ci contatta, siamo ai primi di settembre . Provo a contattare qualcuno della consulta, i quali ci rassicurano che a giorni avremmo avuto notizie, intanto il tempo passa e nessuno si fa sentire.
La cosa mi lascia perplessa, cercando di giustificare il loro comportamento dovuto alle molteplici difficoltà che hanno riscontrato nell’organizzare il tutto, e aspetto. Ma un sabato mattina nellla nostra posta elettronica viene indirizzata una mail con la quale veniamo convocati per il lunedì ad una riunione al 6 ° piano del Comune, figuriamoci abbiamo tutto il tempo per organizzarci se la mail arriva il sabato e la riunione e il lunedì. Purtroppo non siamo riusciti ad essere presenti a quella riunione e abbiamo appreso della nostra presenza attraverso un articolo uscito il giorno dopo.Ecco il silenzio è cessato, ora sappiamo cosa dobbiamo fare, un giro di tango in carrozzella e un ballo con disabili. Ma le nostre poesie di un ragazzo autistico di Roma? Le canzoni cantate dai sordi? L’interpretazione della “livella “ di Totò ? e tanto altro del nostro progetto dov’è? Ma soprattutto quando dobbiamo esibirci il 3 o 31 ottobre? Il silenzio si è rifatto ancora una volta vivo ,nessuno ci ha contattato nè telefonicamente nè attraverso posta elettronica!
Abbiamo percepito in questo modo che forse era necessario contattarci tempestivamente ,non per rispetto di chi ha voluto rendere la nostra città Capitale della Cultura verso la disabilità ,ma per chi la disabilità la vive sulla propria pelle.E per portare anche un solo ballo in carrozzina si ha necessità di tempo per organizzarlo,ma soprattutto abilità nel farlo e nel chiederlo. Oggi abbiamo intuito la data della nostra partecipazione, non è neanche il 3 ottobre, ma il 31 per la notte di halloween.
Vi chiediamo scusa, se in questi mesi abbiamo cercato di rompere questo silenzio,e vi chiediamo scusa se a causa del pochissimo tempo non siamo in grado di organizzarci per la notte di Halloween,ma i nostri ragazzi non riuscirebbero a concentrarsi e per il freddo e per la caratteristica stessa notte di halloween che per tradizione riserva eventi eccezionali che potrebbero condizionare l’armonia e la serenità dei nostri ragazzi, d’altronde per prepararli ci vuole abilità e un minimo di tatto verso la disabilità. Ci sono state, dunque, circostanze che hanno affievolito il nostro entusiasmo e alimentato il nostro silenzio e la nostra non partecipazione al Miott.
Associazione Genitori H Ventiquattro, presidente Lucianna Stigliani
Sono veramente dispiaciuto per la decisione dall’ Associazione Genitori H24. Sono ancora più dispiaciuto per la delusione di coloro che avrebbero voluto esprimere e dedicare la loro prestazione ad un pubblico, una città che è amministrata da dilettanti. Io da cittadino matera no, sento il dovere di chiedere scusa alla vostra organizzazione, in particolare ai diversamente abili. Questa è una ulteriore dimostrazione di come si improvvisa una manifestazione, anzi, un “EVENTO”. Comunque, avete preso una saggia decisione è nello stesso tempo avete fatto emergere ancora di più l’approssimazione con cui questa Amministrazione “pensa” di governare questa città.
Nino silecchia