La missiva del Nunzio Apostolico è stata recapitata nei giorni scorsi con l’obbligo di comunicarla il 5 ottobre 2015. E l’Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina ha annunciato la notizia al clero e ai giornalisti intorno a mezzogiorno nella sala degli Stemmi della sede Arcivescovile di piazza Duomo. Ligorio, 67 anni da compiere il prossimo 13 ottobre, si è insediato nella Diocesi di Matera-Irsina il 24 aprile 2004. Dopo undici anni e mezzo Ligorio viene trasferito nella Diocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Vetere, per coprire il posto lasciato vacante da Monsignor Agostino Superbo, che ha lasciato per raggiunti limiti di età.
“Lascio una comunità in crescita dal punto di vista spirituale – ha ricordato Ligorio – e ringrazio tutti per questi undici anni e mezzo vissuti qui. Non mi ha mai sfiorato l’idea di lasciare questa diocesi nè tanto meno la Basilicata ma devo naturlamente accettare quello che mi ha chiesto il Nunzio Apostolico. Mi avete donato tanto e sono qui per ringraziare sopratutto i sacerdoti giovani per aver aperto un varco a tanti giovani. Le vocazioni sono la testimonianza che in questa Chiesa si prega. Ho riscontrato anche una bella testimonianza di presbiterio e di una chiesa incarnata sul territorio, sensibile in ogni campo e settore. Ricordo in particolare la Visita Pastorale in tutte le parrocchie, nelle associazioni e in tutti gli enti pubblici di questa città. Dispiace che non sia stato ancora comunicato il mio successore e con questa sono tre le Diocesi prive di una guida pastorale (le altre due sono Acerenza e Tursi – ndr) ma sono fiero di poter chiudere la mia esperienza in una città come Matera designata capitale europea della cultura per il 2019, una città che ha l’espressione più alta di Civitas Mariae. Non sappiamo se questo è un momento in cui possiamo festeggiare o meditare ma sono felice anche perchè a breve questa città potrà usufruire nuovamente della Cattedrale, non solo come struttura ma sopratutto come Chiesa Madre di tutta la comunità e la diocesi di Matera-Irsina.
Michele Capolupo
Nomina mons. Ligorio, nota del presidente Regione Basilicata Marcello Pittella: “Scelta saggia e giusta”.
“Va nel segno della continuità territoriale e ne valorizza le doti di profondo conoscitore delle sensibilità e peculiarità della comunità lucana”. “E’ con gioia e gratitudine che ho appreso la notizia della nomina a nuovo arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo di Monsignor Salvatore Ligorio. Una scelta saggia e giusta, quella di Papa Francesco che lo ha voluto alla guida di una arcidiocesi così importante, dopo aver guidato per oltre undici anni quella di Matera-Irsina. Una scelta che va nel segno della continuità territoriale e che valorizza le sue doti di profondo conoscitore delle sensibilità e peculiarità della comunità lucana. Ho avuto modo più volte di incontrare e colloquiare con Monsignor Ligorio e sempre ne ho apprezzato lo spessore intellettuale e il suo spirito di carità, in particolare verso gli ultimi, i più bisognosi di ascolto, conforto e cura. A Monsignor Agostino Superbo che lascia la guida della Diocesi dopo quattordici anni vanno i miei saluti in uno con un forte ringraziamento per quanto egli ha fatto al servizio della comunità di Basilicata anche nella veste di Presidente della Conferenza Episcopale. E sono sicuro che, al pari del suo successore, in futuro, non ci farà mancare il suo affetto paterno e soprattutto non ci lesinerà i suoi preziosi consigli per il conseguimento del bene comune”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
Tortorelli (CCIAA): “Mons. Salvatore Ligorio, un impegno costante verso imprese e lavoro”.
Sempre vicino ai problemi del mondo del lavoro e con un impegno costante per offrire spunti e sostegno agli imprenditori in difficoltà, ai giovani in cerca di lavoro e alle istituzioni per trovare insieme soluzioni, in grado di attivare percorsi virtuosi di ripresa e di speranza per le famiglie e le aziende. Così il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli, ha commentato la notizia della nomina dell’Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, mons. Salvatore Ligorio, alla guida dell’Arcidiocesi di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo. “E’ con tanta gratitudine e con un pizzico di rammarico –ha detto il presidente, Angelo Tortorelli- che la Casa degli imprenditori saluta l’annuncio del nuovo incarico che monsignor Salvatore Ligorio ricoprirà a Potenza. Un incarico e un ruolo importanti nei quali, ne sono certo, saprà mettere in luce nel rapporto con la comunità locale. Lo abbiamo avuto accanto a noi non solo nei momenti di difficoltà, ma anche per il sostegno alle imprese. Nelle diverse situazioni di indigenza che, purtroppo, interessano anche il nostro tessuto sociale. Impegno, speranza, solidarietà e preghiera sono i valori che monsignor Salvatore Ligorio ha diffuso, con la presenza e con l’esempio, in oltre 11 anni di presenza attiva a Matera che ha arricchito anche il mondo delle imprese di questa provincia. Gli auguriamo buon lavoro e una nuova esperienza ricca di soddisfazioni’’.
Falotico (Cisl) su trasferimento Monsignor Ligorio a Potenza: “Ligorio darà continuità all’opera pastorale di Superbo sui grandi temi sociali”
“Vorrei rivolgere un caloroso benvenuto al nuovo arcivescovo di Potenza, Marsico Nuovo e Muro Lucano, Mons. Salvatore Ligorio, e un sentito ringraziamento a Mons. Agostino Superbo per l’opera pastorale condotta in questi difficili anni di crisi e l’attenzione verso le tematiche del mondo del lavoro e della povertà”. È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, che parla di “avvicendamento che dà continuità al magistero della Chiesa e alla sua concreta declinazione sociale in un territorio che vive spinte economiche e sociali contraddittorie”.
“Dentro la crisi verticale delle grandi istituzioni del ‘900 – continua Falotico – la Chiesa, anche sulla scorta della coraggiosa spinta riformatrice impressa con decisione da Papa Francesco, si conferma come un insostituibile punto di riferimento e approdo sicuro per tante famiglie in difficoltà. Sono certo che Mons. Ligorio, che già conosciamo per il suo profondo impegno pastorale nella diocesi di Matera-Irsina e che abbiamo avuto l’onore di ospitare in un recente convegno nella Città dei Sassi, saprà continuare, rafforzandola, l’opera intrapresa da Mons. Superbo, in particolare a difesa dei ceti sociali più deboli, dei disoccupati e dei poveri, dentro la plurisecolare ma sempre attuale tradizione della dottrina sociale della Chiesa”.
Trasferimento Monsignor Ligorio, nota Tancredi (Ugl):”Auguri al nuovo Vescovo di Potenza”.
Giovanni Tancredi, Segretario regionale dell’Ugl Basilicata ha voluto indirizzare un messaggio di saluto e di augurio al nuovo arcivescovo di Potenza, Marsico Nuovo e Muro Lucano, Mons. Salvatore Ligorio. “Formulo a S.E. – scrive Tancredi nel messaggio – i più fervidi auguri per l’importante e delicato Ministero che Le è stato conferito. Il Suo impegno nella nostra terra possa essere fecondo e ricco di quei frutti spirituali di cui il nostro tempo ha tanto bisogno. Un grazie va rivolto a Monsignor Agostino Superbo – conclude Tancredi – che in questi anni di gestione parrocchiale nel capoluogo, ha svolto con straordinaria passione il ruolo di Pastore, nella luminosa scia lasciata dalla Chiesa oggi diretta dal Sommo Pontefice, Papa Francesco ”.
Trasferimento di Monsignor Ligorio, nota dell’ufficio stampa dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina
Il Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina mons. Pierdomenico Di Candia alle ore 11 del 5 ottobre ha convocato presso l’Episcopio di Matera il clero diocesano per comunicazioni riguardanti l’Anno della Misericordia. Alle ore 12,00 il Vicario Generale ha comunicato che il Santo Padre ha accettato le dimissioni di mons. Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, per raggiunti limiti di età. Mons. Salvatore Ligorio, attuale arcivescovo di Matera-Irsina, è stato nominato nuovo arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, metropolita di Basilicata. Egli resta Amministratore apostolico dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina fino alla data di ingresso alla nuova Diocesi che sarà stabilita dai due presuli. Mons. Salvatore Ligorio è nato a Grottaglie il 13/10/48 ed è stato ordinato presbitero il 13/7/72. Prima della sua nomina vescovile a Tricarico, avvenuta l’11/2/98, mons. Ligorio è stato Rettore del Seminario Minore interdiocesano di Taranto e Parroco della parrocchia Madonna delle Grazie a Grottaglie. Il 24/4/04 ha iniziato il suo ministero episcopale a Matera dopo essere stato per alcuni mesi Amministratore apostolico di Matera-Irsina.
Dopo circa 11 anni di permanenza, mons. Ligorio lascia a Matera un ricordo indelebile nei cuori di tutto il clero e dell’intera comunità diocesana nella certezza, espressa in Conferenza stampa, anche di aver ricevuto tanto. I presbiteri diocesani, nell’augurare a mons. Ligorio ogni bene nel servizio al quale è stato chiamato nella nuova sede episcopale, lo hanno ringraziato per il dialogo che ha saputo stabilire con tutti, l’amore che ha saputo donare e la dedizione assoluta con cui ha guidato la Chiesa di Matera-Irsina.
Anche i rappresentanti della stampa hanno espresso ammirazione per l’operato di mons. Ligorio evidenziando la sua capacità di dialogare con la gente e le istituzioni dell’intero territorio diocesano.
Matera, 5 ottobre 2015
L’Arcivescovo Salvatore Ligorio ha inviato una lettera ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose e ai fedeli laici dell’Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo. Di seguito la nota integrale.
Matera, 5 ottobre 2015
Carissimi,
accolgo nella fede la chiamata di papa Francesco a svolgere il ministero episcopale tra voi, nell’Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo
Per portarvi con grande affetto il mio primo saluto e per esprimere la gioia e la trepidazione che ho nel cuore, in questo giorno per me molto particolare, faccio riferimento alle parole dell’apostolo Paolo: “Fateci posto nei vostri cuori” (2 Cor 7,2)
Certo di venire a servire con le forze che ho, senza nascondere i limiti, vi dico: “Fatemi posto nel vostro cuore. Nel mio già ci siete”.
La Provvidenza ha voluto, attraverso la volontà del papa Francesco che mi chiama a guidare la vostra Chiesa, che le nostre strade si incontrassero nell’esaltante prospettiva di costruire insieme la Chiesa del Signore.
In questo momento, il mio affettuoso pensiero carico di riconoscenza va a Papa Francesco, per la fiducia che mi ha voluto dimostrare chiamandomi a questo nuovo incarico.
Invio un fraterno saluto a S.E. Mons. Agostino Superbo che mi ha preceduto alla guida di questa Arcidiocesi. Un abbraccio paterno a tutti voi fratelli e sorelle che condividete con Cristo la povertà e la sofferenza nel corpo e nello spirito.
Saluto tutte le Istituzioni civili e militari con le quali certamente avremo occasione di collaborare, nella distinzione dei rispettivi ruoli, nella realizzazione del bene comune.
Nell’attesa di incontrare ognuno, saluto i giovani, le famiglie con le loro gioie e le loro fatiche e gli anziani ai quali assicuro la mia preghiera ed una benedizione particolare; esprimo vicinanza paterna ai fratelli carcerati nei quali il Signore ci invita a scoprire la Sua presenza.
Il mio ministero tra voi inizierà in coincidenza con i primi giorni dell’Anno Santo della Misericordia, un Anno nel quale, secondo le parole del Santo Padre, la Chiesa deve «ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre».
È questo l’entusiasmante “programma pastorale” che attende anche la nostra Chiesa di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, consapevoli che «questo non è il tempo per la distrazione, ma al contrario per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenziale». L’Anno santo ci aiuterà di sicuro a sentire «forte in noi la gioia di essere stati ritrovati da Gesù, che come Buon Pastore è venuto a cercarci perché ci eravamo smarriti, … a percepire il calore del suo amore quando ci carica sulle sue spalle per riportarci alla casa del Padre, … ad essere toccati dal Signore Gesù e trasformati dalla sua misericordia, per diventare noi pure testimoni di misericordia … perché questo è il tempo della misericordia. È il tempo favorevole per curare le ferite, per non stancarci di incontrare quanti sono in attesa di vedere e toccare con mano i segni della vicinanza di Dio, per offrire a tutti, a tutti, la via del perdono e della riconciliazione» (Dall’omelia del Santo Padre Francesco, Sabato, 11 aprile 2015).
Invito fin da questo momento tutti, ma soprattutto i presbiteri, miei “fedeli collaboratori” (Fil 4,3), a vivere la misericordia come impegno centrale della nostra Chiesa e stile di vita nell’esercizio del ministero sacerdotale.
Affido il mio impegno a guidare la nostra Arcidiocesi al sostegno materno di Maria che spero di venerare presto nei nostri Santuari e alla intercessione dei nostri santi patroni.
Vi benedico tutti di vero cuore.
Lettera di Salvatore Ligorio ha inviato una lettera ai sacerdoti, ai diaconi, ai consacrati/e, alle famiglie, ai fedeli laici, alle autorità e a tutti i cittadini dell’amata Arcidiocesi di Matera-Irsina. Di seguito la nota integrale.
Carissimi,
il Santo Padre, nella sua benevolenza, ha voluto chiamarmi ad un nuovo servizio nella Chiesa di Dio come Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo. Ringrazio papa Francesco per questo atto di fiducia verso la mia persona affidandomi un incarico di particolare rilevanza e delicatezza nella principale Diocesi dell’amata Basilicata. A lui va tutta la mia riconoscenza.
Nell’accingermi ad assumere questo nuovo incarico, che ho accolto non senza trepidazione e qualche timore, con la speranza di poter corrispondere alle aspettative, il mio pensiero più affettuoso va però ora, in primo luogo, a tutti voi cari sacerdoti, diaconi, consacrati e consacrate, fedeli tutti, autorità e cittadini dell’amata Arcidiocesi di Matera- Irsina.
In questi undici anni di ministero non so se sono riuscito ad esprimere tutto il bene che ho voluto a questa Chiesa e a ciascuno di voi, ma certamente posso attestare di aver ricevuto da voi tantissimo in stima, affetto e soprattutto in testimonianza di generosa sequela del Signore Gesù, di amore alla Chiesa e di carità verso il prossimo.
Sono stato sempre edificato dalla fede genuina, dalla forte speranza e dalla carità sincera che ho trovato in tutti e in particolare tra i più semplici e umili. Il cammino pastorale, percorso insieme, i tanti incontri nelle parrocchie, con le aggregazioni laicali, nella società civile ed anche nelle case, soprattutto in occasione della Visita Pastorale, rimarranno indelebili nel mio cuore e nella mia mente.
Ringrazio voi carissimi sacerdoti per la grande disponibilità a collaborare e per i tanti momenti condivisi assieme, a partire dalla Messa Crismale, gli incontri mensili del clero, i percorsi formativi con i preti giovani, il lavoro nelle Zone, le numerose ordinazioni, e i tanti colloqui personali che mi hanno edificato, anche quando si trattava di affrontare problemi e difficoltà. Del pari, porterò sempre con me un vivo ricordo della visita pastorale canonica.
Un grazie sincero e grato a voi diaconi permanenti ed ai candidati a questo ministero e alle vostre famiglie; abbiamo aperto per la Diocesi una nuova esperienza, auguro che possiate servire sempre meglio la Chiesa diocesana.
Non potrò dimenticare la speciale grazia che il Signore ha fatto a questa Chiesa con i numerosi seminaristi che si formano nel Seminario Regionale.
Ho cercato di essere presente sia nella vita delle comunità parrocchiali, che nei luoghi quotidiani del vivere umano, come le fabbriche, le scuole, gli ospedali, le Istituzioni, la nostra Casa per anziani “Mons. Brancaccio” e la Casa Circondariale.
Mi scuso se a volte posso aver deluso le aspettative di qualcuno. Ho cercato di servire il bene comune nella fedeltà al Vangelo e al Magistero della Chiesa. Non mi sono sottratto al dialogo e al confronto e ho sempre nutrito rispetto anche verso chi considero come frequentatore del “Cortile dei Gentili”.
Spero che i progetti pastorali, maturati in occasione dei Convegni diocesani, soprattutto verso la famiglia, con i relativi cammini che cercano di tradurre e di incarnare gli orientamenti pastorali della C.E.I. per il decennio, “Educare alla vita buona del vangelo”, restino come contributo prezioso per la crescita pastorale di una Chiesa che cammina sotto lo sguardo benevolo della sua Patrona la Madonna della Bruna. A lei abbiamo da poco rinnovato l’affidamento di Matera “Civitas Mariae”, nel 60° della ricorrenza.
In questi anni, purtroppo, abbiamo assistito all’aggravarsi della crisi economica, ma si è anche accresciuto l’impegno solidaristico della comunità ecclesiale, in modo speciale con i progetti della Caritas Diocesana e delle Caritas parrocchiali, con la Mensa “Don Giovanni Mele” e delle tante realtà caritative presenti in diocesi e nelle parrocchie.
Porterò sempre con me anche il ricordo dell’impegno corale profuso per la riapertura della Cattedrale, gioiello di fede e arte, e del restauro della Concattedrale di Irsina, assieme alla costante attenzione per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici. Potrei citare tante altre cose che abbiamo insieme realizzato, frutto della partecipazione di tanti e della benevolenza divina.
Non posso non esprimere, in questa circostanza, un vivo ringraziamento ai media locali, sempre attenti e corretti nei confronti della Chiesa locale e del suo Pastore.
Sentimenti di vivissima gratitudine desidero esprimere in fine, ai più stretti collaboratori, che ho sentito sempre vicini e disponibili, pronti a condividere gli impegni e le responsabilità pastorali.
Ho cercato con i miei limiti di farmi “tutto a tutti” (1Cor 9,22), esortando e incoraggiando tutti a vivere con coerenza una vita cristiana gioiosa e generosa, pur nelle inevitabili difficoltà.
Vi assicuro che vi porto tutti nel cuore, e spero di poter anch’io rimanere un po’ nel vostro; confido sul vostro ricordo nella preghiera.
Vi benedico con paterno affetto.
+ Salvatore Ligorio Arcivescovo
La fotogallery dell’incontro con Salvatore Ligorio (foto www.SassiLive.it)
E mo?