“La tariffa più conveniente per una camera di albergo non sarà più esclusiva dei grandi portali online. La Camera dei Deputati, ieri, con un emendamento al ddl concorrenza, ha abolito la parity rateconsentendo agli hotel di praticare prezzi più bassirispetto agli intermediari online.E’ una decisione che dà ragione al mercato e al buon senso e si completa il percorso iniziato dall’ Antitrust ma timidamente lasciato metà”. A dirlo é il presidente di Federalberghi-Confcommercio, Michele Tropiano.
“Il Parity rate – spiega – sembra un aspetto molto tecnico, ma nella sostanza aiuta gli albergatori a poter proporre anche offerte più basse che prima non erano in grado di fare, con tutto il beneficio per la clientela. I colossi del web, infatti, vietavano alle strutture iscritte la possibilità di poter offrire prezzi più bassi sul sito dei singoli alberghi. Per avere un’idea: per una camera d’albergo venduta su un portale a 100 euro il cliente paga 100 e l’albergo riceve 80. Se l’albergo potesse mettere in vendita la stessa camera sul proprio sito a 90 euro, il cliente pagherebbe 90 e l’albergo incasserebbe 90: entrambi guadagnerebbero 10 euro”.
Quanto alla stagione estiva che si è appena conclusa in tema di bilanci Tropiano afferma che “è presto per cantare vittoria ma registriamo un significativo cambio di tendenza che ci fa pensare che anche per il turismo lo spettro della recessione possa essere considerato alle nostre spalle”. “Le indagini commissionate da Federalberghi sulla stagione estiva hanno evidenziato due dati confortanti: mentre prosegue ad un ritmo del +2,5% l’ incremento della clientela estera diretta in Italia – a conferma dell’ottimo rapporto qualità-prezzo del nostro sistema ricettivo – si registrano dati significativi anche sul versante della domanda turistica interna, che fa registrare un aumento dell’ 8,6% di nostri connazionali in vacanza nel periodo estivo da giugno a settembre di quest’ anno, rispetto allo stesso periodo del 2014.
Indubbiamente dietro ogni successo ci sono elementi non riproducibili ma ci piace pensare che il nostro settore stia gradualmente riprendendo la propria competitività e concorrenzialita’”.