Con le attuali condizioni il sistema regionale dei rifiuti volge verso il superamento dell’emergenza, ma nell’immediato futuro occorre mettere in campo tutte le azioni possibili per aumentare, innanzitutto, la raccolta differenziata e per rendere efficienti gli impianti di vagliatura e trattamento.
E’ quanto è emerso dall’ultima riunione dell’osservatorio sui rifiuti svoltosi oggi in Regione, a Potenza, e presieduto dall’assessore regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer.
Per quel che riguarda la provincia di Matera, il comune capoluogo ha reso noto di aver rianimato l’impianto di vagliatura per la selezione dei rifiuti, nel borgo La Martella, e di aver allestito un sistema di biostabilizzazione naturale dei rifiuti. Pisticci è tornata alla normalità. Mentre a Colobraro dovrà finalmente entrare in funzione il nuovo impianto entro il prossimo mese di novembre. Seguirà, a stretto giro Tricarico.
Per quel che riguarda la provincia di Potenza, l’impianto di Fenice a breve non potrà più accogliere rifiuti e la Regione Basilicata ha ribadito la necessità di non gravare più su Santarcangelo.
Nel corso della riunione, il sindaco di Potenza, Dario De Luca, ha reso noto che nell’area del sito di trasferenza dei rifiuti presso l’impianto dell’ex inceneritore di Vallone Calabrese sono emersi dati di superamento delle soglie di contaminazione.
“E’ una vicenda che arriva da lontano”, ha detto il sindaco di Potenza. E ha aggiunto: “Siamo fortemente impegnati in una verifica puntuale della situazione per comprendere le attività che bisogna realizzare così come previsto dalla legge”.
L’assessore Berlinguer si è impegnato a richiedere subito all’Arpab un aggiornamento e un approfondimento dei dati riscontrati. “Insieme a Comune e Provincia, la Regione Basilicata si adopererà con il massimo impegno per avere un quadro chiaro della situazione in tempi rapidi e certi”.
Più in generale, in ordine al sistema regionale dei rifiuti, Berlinguer ha ribadito “l’importanza del ruolo che i comuni capoluogo debbono svolgere, anzitutto dando il buon esempio sul piano della raccolta differenziata. Una Regione che, con Matera Capitale europea della cultura per il 2019, vuole svolgere un ruolo di attrattore turistico internazionale non può avere una media di raccolta differenziata tra le più basse d’Italia”.
pat
Ma l’impianto di Matera non era in fase di rinnovo dell’AIA con un progetto successivamente “rigettato” dalla Giunta che aveva quindi deliberato la chiusura della discarica ? Sembra che tutto sia magicamente risolto. Qui c’è qualcosa che non va , la cosa (e non solo la monnezza) mi puzza!