Presso la sede di Confapi Matera una delegazione di imprenditori guidata dal vice presidente dell’Associazione, Massimo De Salvo, e dal direttore Franco Stella, ha incontrato stamani l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Michele Vita, in carica dallo scorso mese di luglio.
Al centro dei colloqui soprattutto i nuovi programmi di investimenti della SpA e i pagamenti alle imprese creditrici per lavori e manutenzioni che, dopo mesi e mesi di stallo, finalmente stanno ritrovando continuità.
Le imprese di Confapi Matera hanno chiesto di inserire nei bandi di gara la clausola del pagamento diretto ai subappaltatori – peraltro prevista dalla riforma del codice appalti – e, per quanto riguarda in particolare le manutenzioni, hanno auspicato il ricorso a procedure di gara che tengano conto del patrimonio di aziende lucane, in possesso di adeguate qualificazioni e professionalità, ma spesso soccombente di fronte alla concorrenza di imprese di fuori regione che non sempre onorano i propri debiti.
Altra questione posta all’amministratore unico di AL è stata quella del conferimento con autobotti delle acque reflue civili negli impianti di depurazione, conferimento che incontra notevoli ostacoli a causa del fermo dell’impianto di Matera e dei continui blocchi imposti a quello di Pisticci San Basilio, con conseguente danno sia all’ambiente che alle imprese del settore.
L’ing. Vita ha annunciato iniziative per risolvere la criticità finanziaria in cui versa Acquedotto Lucano, la cui morsa peraltro è stata già allentata, preannunciando cospicui investimenti nel settore energetico, cioè per l’ammodernamento degli impianti di sollevamento e, soprattutto, dei 170 impianti di depurazione gestiti dalla Società.
Altrettanti sforzi AL compirà per eliminare le sub dipendenze dalla Puglia, attraverso un programma di efficientamento della rete idrica per ridurre i costi energetici e le perdite di rete.
La Basilicata, con un miliardo di metri cubi all’anno, al netto delle stagioni siccitose che si verificano ogni 6-7 anni, è la regione che produce più acqua rispetto alle regioni limitrofe. L’acqua, prima ricchezza della Basilicata.