La seconda Commissione consiliare (Bilancio e programmazione) riunitasi con la presidenza del consigliere Rosa (Lb-Fdi) ha espresso parere favorevole a maggioranza in merito al disegno di legge su:“Disposizioni varie in materia di veicoli ultraventennali e di provvidenze economiche di cui alle leggi regionali n.22 /1986, n.26/1989 e n.30/1981 e s.m.i.” Consenso da parte dei consiglieri Rosa, Bradascio, Miranda Castelgrande, Polese, Pietrantuono, Galante. Astenuto il consigliere Perrino.
Il presidente Rosa, in precedenza, aveva sottolineato “l’urgenza di esaminare il disegno di legge per far venir meno la materia del contendere dinanzi alla Corte Costituzionale per effetto del ricorso promosso dal Governo centrale in ordine alprecedente provvedimento legislativo riguardante l’esenzione del bollo per i veicoli ultraventennali e, soprattutto, per assicurare, nel contempo, la copertura finanziaria della norma che prevede l’erogazione di contributi in favore di pazienti talassemici e nefropatici. Tale copertura, infatti, era venuta meno con i mancati introiti derivanti dalla predetta esenzione. Il provvedimento votato oggi in seconda Commissione abolisce l’esenzione del bollo e ripristina la copertura finanziaria per le provvidenze succitate”. Considerata la necessità di procedere speditamente, la seconda Commissione si è pronunciata, in deroga alle procedure ordinarie, prima dell’esame del provvedimento in quarta Commissione consiliare (Politica sociale).
La seconda Commissione, in virtù delle sue funzioni di attività di controllo, verifica e monitoraggio, ha inteso porre l’attenzione sullo stato di attuazione delle politiche regionali per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti con riferimento alle competenze attribuite alle due Province.Auditi il dirigente dell’Ufficio Ambiente della Provincia di Potenza, Antonio Santoro e il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, accompagnato dal capo gabinetto, Carmine Lisanti.
Santoroha sottolineato che: “Il Piano rifiuti risale al 2002 per cui è di gran lunga superato e si è in attesa della nuova pianificazione regionale. Ciascun piano provinciale prevedeva il trattamento dei rifiuti con il sistema di gestione integrata e l’uso delle discariche. Dal 2005, anno che ha anche visto l’adozione dell’Aia, si parla di ciclo integrato dei rifiuti. Attraverso la realizzazione delle piattaforme di Venosa, Sant’Arcangelo e Atella (tre piattaforme in dieci anni) ci si è allineati agli obblighi normativi nazionali ed europei. Nelle piattaforme viene fatta una prima vagliatura con la quale viene separata la frazione secca dalla parte umida dei rifiuti. La piattaforma di Venosa con un conferimento di 50 tonnellate al giorno, avendo quasi esaurito la sua capacità potrà rimanere in vita ancora per pochi mesi. L’inceneritore Fenice – ha proseguito Santoro – attualmente fermo per problemi all’impianto radiometrico relativo all’analisi ex ante, vale a dire l’analisi dei rifiuti in ingresso, rifiuti tossici e nucleari, è autorizzato per il trattamento di 30.000 tonnellate di rifiuti al giorno. Atella è il ramo principale per i rifiuti di Potenza e del cosiddetto bacino di centro con 100 tonnellate/giorno. La soluzione al problema ormai atavico dei rifiuti non può che venire dalla raccolta differenziata. Nell’ambito della provincia di Potenza – ha fatto rilevare Santoro – la raccolta differenziata è praticamente ferma al palo, essendosi stabilizzata intorno al 30 per cento. Per quanto concerne il compostaggio – ha proseguito Santoro – vi è stata una intesa, nel 2009, tra Regione e Province che stabiliva il conferimento di 13.000 T/g a Venosa e 8.000 a Sant’Arcangelo”.
De Giacomo ha ricordato “di essere in carica da otto mesi vissuti in piena emergenza rifiuti, emergenza dovuta ad una pianificazione precedente non fatta a dovere e non rispondente ai crismi dell’efficacia e dell’efficienza. Nel 2012 – ha continuato – la Provincia di Matera ha adottato una rimodulazione della pianificazione della gestione dei rifiuti ma, in effetti, la situazione che si vive è quella di un totale stallo in attesa,si spera a novembre, della fine dei lavori dell’impianto di Colobraro che dovrebbe portare sollievo ad una situazione a dir poco difficile. La struttura di Tricarico, dal canto suo, è in affanno ed è in netto ritardo rispetto alle esigenze. In sintesi – ha detto De Girolamo – i rifiuti della provincia di Matera ammontano a 160 tonnellate al giorno. 40 di queste vengono dirottate verso l’impianto di Sant’Arcangelo e altre e 40/50 verso Fenice. Il resto è destinato a Pisticci. Matera città, fatto importante – ha sottolineato – si sta attrezzando con l’ammodernamento e l’ampliamento delle strutture esistenti, il che comporterà uno sgravio pari a 50/60 tonnellate al giorno, vale a dire 1/3 del complessivo. Per quanto concerne la raccolta differenziata – ha precisato De Girolamo – la situazione è anch’essa critica, siamo ad una media molto bassa, del 20/25 per cento, a cui contribuisce notevolmente il Comune capoluogo”.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Gianni Rosa (Lb-Fdi), i consiglieri Luigi Bradascio (Pp), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Francesco Pietrantuono (Psi), Carmine Miranda Castelgrande e Mario Polese (Pd), Giovanni Perrino (M5s), Paolo Galante (Ri), Michele Napoli (Pdl-Fi).